Questa domenica nella Comunità cristiana si vive l'inizio dell'Avvento, il tempo precedente il Natale, la preparazione alla sua celebrazione. La pandemia con il numero impressionante di ammalati e morti sull’intera Pianeta rimette tutto e profondamente in discussione.
Il tempo precedente il Natale è stato sempre caratterizzato dall’attesa per la nascita di Gesù di Nazaret a Betlemme: in realtà per una verifica della fede in Lui nella nostra vita e nella storia di oggi e nello stesso tempo dell’autenticità delle nostre attese: più o meno rispondenti alla sua venuta e al suo messaggio o contrarie per indifferenza e chiusura.
Anno dopo anno si è cercato di considerare come le attese variano a seconda delle persone, delle loro condizioni storiche, sociali ed esistenziali; che quelle segnate da individualismo, egocentrismo ed egoismo, sono da cambiare radicalmente per metterle in sintonia con le attese vitali per tutti: cibo, acqua, istruzione, salute, casa, lavoro, discreta sicurezza senza più violenze, armi, guerre, discriminazioni, esclusioni. Senza peraltro mai dimenticare che la terra, l'acqua, l'aria, le piante, tutte le espressioni di vita dell'universo attendono anch'esse attenzione, custodia, cura.
Il Vangelo (Marco 13,33 – 37) di oggi sollecita a guardare al futuro partendo da questo doloroso presente e ci esorta in modo vibrante: "Fate attenzione, rimanete svegli, perché non sapete quando sarà il momento decisivo” Il momento decisivo non sarà la modalità di celebrare il Natale ma è già quotidianamente su come prevenire il più possibile la diffusione del virus rispettando in modo scrupoloso tutte le regole con la doverosa responsabilità per la salute nostra e insieme degli altri. Anche la fede esige questo impegno ed è veramente incredibile come qualcuno possa utilizzarla per il negazionismo. Il momento decisivo quotidiano è come organizzare nel modo più adeguato la risposta sanitaria. L'attesa più diretta e profonda è quella di incontrare sempre umanità, responsabilità e competenza; e ancora quella di una unità di intenti molto maggiore perché si tratta della salute e del bene di tutti ugualmente coinvolti. Certamente l'attesa del vaccino con misure di politica nazionale e internazionale che lo garantiscono ugualmente a tutti come gli altri rimedi da scoprire contro il COVID. L'attenzione e il restare svegli riguarda sempre la nostra interiorità umana da coltivare, da esprimere con la sapienza del cuore, la vigilanza della coscienza e l’autenticità esistenziale
LA DOMENICA SOLO UNA CELEBRAZIONE: ALLE 9.30 in sala Petris.
SONO STATI SOSPESI GLI INCONTRI DI CATECHISMO.