In questa domenica seguente al Natale nella tradizione della Chiesa si pone attenzione alla famiglia, con l'invito a guardare con attenzione e profondità alla famiglia di Nazareth considerata la "Santa Famiglia", quindi modello a cui ispirarsi. La situazione attuale della famiglia nella nostra società chiede analisi e riflessioni profonde per cercare perlomeno di percepire, se non proprio di capire, i cambiamenti evidenti e diffusi che riguardano milioni di persone: donne, uomini, figli. Noi tutte e noi tutti come figli, fratelli, padri, madri, nonni abbiamo vissuto e viviamo l'esperienza della famiglia, con le storie diverse di ciascuna e ciascuno, con un riconoscimento profondo dell'amore vissuto, ricevuto e dato come dimensione fondamentale, portante.
Il nucleo affettivo è appunto la dimensione costitutiva della famiglia: l'amore fra un uomo e una donna; la procreazione di uno o più figli; o la loro adozione; l'accoglienza e il sostegno reciproci nella continuità, la comunicazione esistenziale di dimensioni e insegnamenti profondi, necessari.
Se nel passato potevano esserci anche condizionamenti nel proseguire esperienze familiari sofferte, soprattutto da parte delle donne, in questa ultima fase storica è visibile la molteplicità delle interruzioni del progetto di famiglia originaria; la formazione di un'altra famiglia; la compresenza di figli nati da genitori diversi; tutte queste situazioni pongono alcuni interrogativi seri che, evitando da una parte il facile moralismo e dall'altra il superficiale permissivismo, cercano di indagare sulle motivazioni culturali, sociali, etiche, comportamentali, sollecitando ad un impegno maggiore, necessario per educarci in continuità all'affettività, all'amore, alla sessualità; alla scelta di formare una famiglia con maggiore consapevolezza.
Una decina di giorni fa l'Annuario 2012 dell'Istituto di statistica Italiano ha diffuso questi dati: nel nostro Paese sono in diminuzione i matrimoni: nel 2011 9mila in meno rispetto al 2010; sono in aumento le separazioni, un 2,6% in più nel 2011 rispetto all'anno precedente; sono in leggera diminuzione i divorzi dello 0,5%.
Sono in aumento al Nord i matrimoni civili, tanto da aver superato quelli religiosi: si tratta del 51,7%; e questo, nonostante maggioranze politiche aggressive che rivendicano con forza l'identità cattolica. Nel centro del Paese ci si orienta sullo stesso percorso: 50,1% sono i matrimoni religiosi che nel sud sono scelti dalla stragrande maggioranza indicata nel 76,3%.
L'età media del primo matrimonio è di 33,4 anni per gli uomini; di 30,4. È in atto, in realtà, una lenta ma evidente modifica dello stesso modo di formare una famiglia. È importante tenere in considerazione il forte aumento dei matrimoni misti, uno dei due coniugi straniero; ed egualmente le nascite fuori dal matrimonio, ma dentro la convivenza. È doloroso, considerando la famiglia, constatare l'impressionante diffusione della violenza nella famiglie di cui sono vittime bambini/e e donne e protagonisti uomini che hanno uno stretto rapporto con le vittime.
In questa situazione così complessa e variegata, quali le indicazioni che possono provenire dalla famiglia di Nazareth Maria, giovane donna accetta di diventare madre in modo insolito, affrontando i pregiudizi e le possibili violenze nei suoi confronti, ad esempio la lapidazione; riflette, prega, si affida, entra con coraggio in una condizione delicata. Giuseppe la rispetta, non la manda via, continua ad amarla anche se quel figlio non è direttamente suo. La coppia è rifiutata e il bambino nasce in una stalla; sono costretti a fuggire, profughi, lontani in Egitto per sottrarsi alla violenza di Erode; tornano Nazareth e vivono la quotidianità di una famiglia semplice: lavoro, amore reciproco, preghiera, attenzione agli altri, accoglienza, condivisione. Vivono con il bambino la tradizione della presentazione al tempio e poi, quando ha raggiunto i 12 anni, il pellegrinaggio a Gerusalemme di cui ci racconta il Vangelo di oggi (Luca 2,41-52), presentandoci la difficoltà di due genitori nel rapporto con il figlio adolescente.
Disponibilità e profondità interiori; riflessione e preghiera, rispetto e disponibilità reciproci; semplicità, sobrietà, condivisione: questi i tratti profondi della famiglia di Nazareth, significativi per ogni nucleo affettivo.