Il brano del Vangelo di questa domenica (Giovanni 13, 31-35) emerge da una situazione molto profonda e insieme drammatica.
Siamo nella celebrazione della cena pasquale, in una stanza presa in prestito è preparata in breve tempo. È appena uscito Giuda che contribuirà in modo evidente all'arresto di Gesù. Lui, Gesù, si consegna nel pane e nel vino per esprimere il dono totale della sua vita per la liberazione e per la vita di tutti, per una nuova umanità di giustizia, pace e fraternità.
E dice: "Io vi do un comandamento nuovo: amatevi gli uni gli altri. Amatevi come io vi ho amato. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se vi amate gli uni gli altri."
L'amore è l'esperienza fondamentale della vita, senza amore non si può vivere in modo umano e significativo; questa sua indispensabilità lo rende esposto, fragile, equivocabile; è quindi continua l'esigenza di attenzione, premura e cura del tutto speciali.
L'amore conforma le relazioni che sono decisive nella nostra vita. Un bambino non amato oggi sarà l'adulto sofferente nell'animo di domani; le ferite subite oggi, se non guarite con l'amore, unica medicina indispensabile, diventeranno tribolazione e problematicità nelle relazioni di domani.
L'amore coinvolge completamente le persone: esprime profondità ed esige profondità; si manifesta con il linguaggio del corpo e chiede sintonia nella risposta dell'altra persona. La recente Esortazione Apostolica di papa Francesco "amoris laetitia" al riguardo si esprime in modo sorprendente del tutto positivo quando dice che la sessualità è un dono meraviglioso di Dio; per secoli è stata considerata in modo negativo come fonte di peccato, ha riempito per l'ottanta per cento i trattati di teologia morale, è diventata un'ossessione: una svolta molto significativa dunque nell'impegno educativo di tutti nella società a vivere sentimenti profondi e la sessualità con consapevolezza e responsabilità, cercando di rapportare la profondità dell'amore e la sua comunicazione fisica.
L'amore fra due persone, etero e omosessuali si estende poi con diversità di intensità e manifestazioni alle altre relazioni e agli impegni nella professione, nel volontariato, nella politica, nella Chiesa, come motivazione di fondo e come anima dell'agire.
Gesù esorta ad amarci e si propone come modello dell'amore: "come io vi ho amati".
Quali sono le caratteristiche e le qualità del suo amore? Si possono indicare: l'attenzione profonda e continua alle persone; la libertà e la disponibilità completa con il superamento di ogni condizionamento, prescrizione, tabù, discriminazione, separatezza; la verità: nessuna ambiguità, nessun sotterfugio, nessuna strumentalità; unicamente la comunicazione di fiducia, incoraggiamento, speranza; della possibilità di una vita più serena e significativa.
Il coraggio di vivere, amare, dedicarsi nonostante critiche, avversioni, maldicenze e calunnie.
In continuità l'amore nella concretezza della prossimità e insieme nell' attenzione al mistero e all'ulteriorità.