La sera di quello stesso giorno, il primo della settimana, i discepoli se ne stavano con le porte chiuse per paura dei capi ebrei. Gesù venne, si fermò in piedi in mezzo a loro e li salutò dicendo: 'La pace sia con voi'. Poi mostrò ai discepoli le mani e il fianco, ed essi si rallegrarono di vedere il Signore. Gesù disse di nuovo: 'La pace sia con voi. Come il Padre ha mandato me, così io mando voi'. Poi soffiò su di loro e disse: 'Ricevete lo Spirito Santo. A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi non li perdonerete, non saranno perdonati'.
Padre Davide Turoldo un giorno lasciò scritto su un foglio ad un amico prete molto impegnato e coinvolto: “Lo Spirito è il vento che non lascia dormire la polvere”.
Lo Spirito è fonte di spinta, di movimento, di iniziativa, verso una esistenza autentica e significativa.
La polvere richiama staticità, conformismo, trascuratezza, mancanza di iniziativa e azione.
In questa domenica si celebra la Pentecoste; dal racconto delle Scritture (Atti degli Apostoli 2,1-13 Vangelo di Giovanni 20,19-23) riviviamo la memoria dell’esperienza dello Spirito nella prima comunità cristiana per porci in sintonia con la presenza di esperienze simili nella situazione storica attuale, nella società e nella Chiesa.
Le situazioni contrarie allo Spirito sono riconoscibili nella presunzione di Adamo ed Eva di diventare come Dio; nella superiorità di Caino che nella logica della competizione e dell’avversione uccide il fratello Abele; nella logica di onnipotenza e dominio che un gruppo di potere pretenda di esercitare sugli abitanti di Babele, provocando divisione, incomprensione, individualismo e incomunicabilità.
L’alternativa è l’esperienza della Pentecoste: lo Spirito di Dio anima la diversità ad esprimersi per il progetto di una umanità di fraternità, giustizia e pace. Le persone, anche se parlano lingue diverse, si comprendono quando sono animate da questo stesso progetto perché il linguaggio universale è quello dell’amore dichiarato ma soprattutto praticato per il bene comune. Le diversità culturali, linguistiche, religiose diventano un arricchimento nella costruzione dell’uomo planetario. Lo Spirito di Dio quindi di per sé abbatte le divisioni, le discriminazioni, le contrapposizioni, i muri, i fili spinati; ci sospinge continuatamente verso ciò che è giusto e vero a cominciare sempre dalla dignità di ogni persona in qualsiasi situazione e condizione si trovi.
Lo Spirito, come il vento, soffia come e quando vuole, non ha forma, né canali preferenziali, tanto meno in qualche modo marchiati.
Lo Spirito prende la forma di ciò che noi facciamo e così dà forma di ciò che noi siamo e vorremmo diventare.
Si esprime nelle diversità delle culture, delle lingue, delle spiritualità; in ogni forma di libertà, intraprendenza, creatività; nei progetti di vicinanza e di cura, di solidarietà e cooperazione; di giustizia e di pace; di arte, di poesia e di musica.
La Chiesa non può essere quella dello Spirito quando pretende di possederlo in esclusiva, si trincera in formule dottrinali e liturgiche già definite; lo Spirito suggerisce teologie e liturgie diverse espressione dell’unica fede in Dio Padre, Figlio e Spirito Santo.
AVVISI
Ripresa delle celebrazioni dell’Eucarestia: giorni feriali martedì e giovedì alle ore 8.00 nella sala Petris del centro Balducci
DOMENICA
Unica celebrazione alle ore 10.00 nella sala Petris del Centro Balducci e alle volte all'aperto.
Invitiamo caldamente tutte le persone che assisteranno alle celebrazioni ad indossare la mascherina, a non sostare in atrio o nel giardino prima e dopo per non creare assembramenti, a disinfettarsi le mani all'ingresso e a mantenere sempre la distanza di 1 metro e mezzo.
La sala Petris potrà contenere solo 83 persone, raggiunto il numero complessivo non si potrà più entrare.