PASTORI
CREDIBILI
Vangelo di Giovanni 10,11-18
11'Io sono il
buon pastore. Il buon pastore è pronto a dare la vita per le sue
pecore. 12Chi fa il guardiano solo per mestiere, quando vede
venire il lupo, lascia le pecore e scappa, perché le pecore non sono
sue. Così il lupo le rapisce e le disperde. 13Questo accade perché
il guardiano non è pastore: lavora solo per denaro e non gli importa
delle pecore. 14'Io sono il buon pastore: io conosco le mie pecore ed
esse conoscono me, 15come il Padre mi conosce e io conosco il
Padre. E per queste pecore io do la vita. 16'Ho anche altre pecore, che
non sono in questo recinto. Anche di quelle devo diventare pastore.
Udranno la mia voce, e diventeranno un unico gregge con un solo
pastore. 17'Per questo il Padre mi ama, perché io offro la mia vita, e
poi la riprendo. 18Nessuno me la toglie; sono io che la offro di
mia volontà. Io ho il potere di offrirla e di riaverla: questo è il
comando che il Padre mi ha dato'.
La celebrazione dell'Eucarestia di questa domenica 25 aprile accoglie
anche la festa della Liberazione. Il Vangelo che oggi si medita
(Giovanni 10,11-18) sollecita accostamenti fra il pastore autentico che
dona la sua vita per salvare le pecore e le tante donne e i tanti
uomini che hanno dato la loro vita per la liberazione dal nazismo e
fascismo, per conquistare libertà e democrazia.
Gesù per descrivere il suo essere nel mondo si affida all'esempio di un
pastore che condivide la vita delle pecore nella conoscenza, confidenza
e fiducia reciproche. C'è una differenza evidente con chi è pastore
mercenario preoccupato solo di sé e del guadagno. Alcuni possibili
riferimenti attuali. Si avverte come sia delicato essere genitori con
accentuazione in questo tempo difficile, per una presenza e
coinvolgimento che favoriscano condivisione e confidenza, cercando di
rifuggire dall’autoritarismo e dal permissivismo, tra preoccupazioni e
soddisfazioni, con quella autorevolezza che è un'arte il cui
apprendimento non si conclude mai in modo definitivo.
Essere insegnanti è un compito che si pone sullo stesso piano di
delicatezza. Don Lorenzo Milani è sempre un riferimento illuminante:
suscitare libertà e responsabilità, autonomia di coscienza e di scelte,
protagonismo consapevole e creativo, sensibilità e pratica del servizio
agli altri indicato dalla scritta sulla parete della scuola di
Barbiana: “I care”, mi sta a cuore, mi appartiene, mi coinvolge, il
contrario del motto fascista “me ne frego”.
Si avverte con evidenza che la politica esige oggi un profondo
cambiamento: nei contenuti, nella modalità di rappresentanza, nel
metodo. Papa Francesco nell'Enciclica “Fratelli tutti” prospetta “la
migliore politica", quella che si pone al servizio del bene comune, che
mette sempre al centro la dignità delle persone e su questa costruisce
le strutture sociali alternative di cui si avverte l'urgenza per
costruire uguaglianza, pace e fratellanza. Per questo è necessaria la
presenza di persone profonde e capaci, che vivono la politica con amore
e dedizione.
Per quanto riguarda la Chiesa si può attingere allo straordinario
patrimonio di donne e uomini che hanno vissuto il loro essere pastori
con qualità profetiche, tanti fino al martirio. Né si possono
dimenticare ombre e scandali. Si può riprendere come progetto
dell'essere pastori il “Patto delle catacombe” sottoscritto da un
gruppo di vescovi nel 1965 negli ultimi giorni del Concilio Vaticano II
e poi riproposto il 16 novembre 2015 nel 50^ anniversario. Qualche
passaggio: “cercheremo di vivere come la nostra popolazione per quanto
riguarda l'abitazione, l'alimentazione i mezzi di locomozione e tutto
il resto... rinunciamo per sempre all'apparenza e alle ricchezze; né
oro né argento, né possesso di beni immobili, né mobili, non un conto
in banca personale; rifiutiamo essere chiamati oralmente e per iscritto
con nomi e titoli che significano grandezza e potere quali eminenza,
eccellenza, monsignore preferiamo il nome evangelico di “padre”.
E certo c'è la dichiarazione di un forte impegno per la giustizia
sociale, l'uguaglianza, la pace e la fratellanza. Una Chiesa profetica,
pastori coerenti e credibili.
AVVISI
Domenica 25 aprile ore
10.00
Celebrazione Eucaristica in Sala Petris
DOMENICA 25 APRILE 2021.pdf