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Happening pro Referendum del 12 e 13 giugno
Perché la democrazia si costruisce tutti insieme
Udine - Piazza XX Settembre - Venerdì 27 maggio
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Appuntamento
in Piazza XX Settembre: ore 18.00
Inizio dell’evento: ore 19.00
Sarà come un
gioco, che non ha un limite di partecipanti, ma anzi: più si è, meglio
è!
Le
regole del gioco
(uno di noi farà da regista,
dando indicazioni per i tempi e per i cambi)
Parte 1:
Nucleare
- Il Vortice: una persona
siede al centro della piazza con una campana tibetana e inizia a
suonarla circolarmente. Gli altri, disposti ai lati della piazza, si
avvicinano al centro uno alla volta e iniziano a girare intorno
al suonatore di campana. Finché ci sarà un GONG! E tutti ci si ferma.
Un respiro e tutti a terra allo stesso momento. Importante: tutti a
pancia in su!
- I sopravvissuti: una
persona si alza e cammina tra i distesi, finché ne sceglie uno, lo
prende per un braccio e lo solleva. Si sale in controbilanciamento,
così che quando la persona distesa sale, chi l’ha sollevata scende. In
questo modo abbiamo sempre una sola persona in piedi che cammina tra i
distesi.
- Frozen: tutti camminano,
poi uno decide di fermarsi dritto in piedi (congelato, frozen). Chi gli
è vicino (2, 3 persone) gli si posiziona dietro in piedi; chi è più
lontano si mette in posizioni di protezione e vi rimane (tableau).
Quando si è creata questa sorta di fermo immagine, chi è dietro alla
persona “frozen” la prende dalle spalle e la tira giù a terra
accompagnandola.
- Nucleo: chiunque voglia,
in qualsiasi momento della fase Frozen, può chiamare “Nucleo! “Questo
segnale indica che ci si avvicina tutti al centro e ci si muove
sfiorandosi, senza contatto fisico. Chiunque voglia, poi, torna a
chiamare “Frozen!” E questa è l’indicazione che si ritorna al punto 3.
- Cerchio: tutti in un
cerchio stretto; quando tra due persone avviene un incontro di sguardi,
quelle persone si scambiano di posto, attraversando il centro del
cerchio nella maniera che preferiscono (camminando, correndo,
danzando,…). Ad ogni scambio di posto, il cerchio si allarga di un
passo, fino a diventare larghissimo e a quel punto inizia invece a
restringersi, con la stessa modalità (un passo ad ogni scambio di
posizione). E così via per un po’ di volte, finché, una volta arrivati
al cerchio stretto, ci si scioglie tutti insieme a terra.
Da qui, si
riprende la sequenza a partire dal punto 2, I sopravvissuti.
Parte
2: Acqua (con il telo elastico di lycra)
- Da goccia a mare: 4 persone con il
telo di lycra arrotolato a pergamena, lo tengono ai 4 lati e, danzando
con questo, si avviano al centro della piazza. Via via srotolano sempre
più il telo. Uno alla volta, gli altri prendono il telo ai lati, finché
tutti lo tengono su tutti i lati. Danza tutti assieme tenendo e tirando
il telo.
- Sott’acqua: chiunque voglia, quando
vuole, stacca la presa e, passando sotto al telo teso, ne raggiunge il
lato opposto (ogni volta tutti quanti si risistemano di posto, affinché
non resti un buco nel posto lasciato vuoto dalla persona passata sotto
al telo). Chi passa sotto al telo lo fa piano, spingendo da sotto
contro la superficie del telo stesso, così da creare sagome che
emergono.
- Galleggiare: i più leggeri si
stendono sopra al telo, mentre gli altri lo tengono teso e muovono la
persona che vi è di stesa sopra.
- Tra le onde: a turno, 2 – 3 persone
entrano dentro al telo tenuto teso da tutti gli altri e giocano,
danzano a contatto con le superfici tese del telo stesso. A turno si fa
cambio con altre persone.
- Bruco: tutti prendono un lembo del
telo con la mano destra, si girano verso destra e prendono l’altro
lembo del telo con la sinistra. In fila si cammina in cerchio,
alzandosi e abbassandosi a turno, in modo da creare, visto da fuori,
l’effetto di un bruco che cammina.
- Tutti dentro: al segnale, tutti
portano con la mano destra un lembo del telo alla caviglia e si portano
in piedi. In questo modo tutto il telo è teso sul retro del corpo. Da
qui si gioca a sbucare con la testa fuori dal telo, poi a riimmergersi.
Si gioca!
In questa maniera termina il
gioco, con un segnale del regista che dà il tempo per arrivare a
conclusione e uscire dal telo di lycra.
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