Incentrato sul fenomeno
dell’estorsione, l’Evento Speciale dell'Imola Film Festival 2011 viene
organizzato in collaborazione con “Il Gruppo dello Zuccherificio” di
Mezzano (Ra).
Condotta dallo scrittore e giornalista
Vincenzo
Vasile, la tavola rotonda ospiterà alcuni fra i protagonisti
dell’ antiracket in Italia, i quali incontreranno le realtà regionali
impegnate attivamente su questa tematica, in un confronto serrato alla
ricerca delle nuove strade da percorrere:
Tano Grasso - Fondatore,
Presidente dal 1997 al 1999 e oggi Presidente Onorario della FAI
(Federazione delle associazioni antiracket e antiusura italiane)
Enrico Colajanni - Fondatore e
Presidente di Libero Futuro, l’Associazione Antiracket di Palermo
Maria Teresa Morano -
Presidente Nazionale FAI (Federazione delle associazioni antiracket e
antiusura italiane)
Daniele Marannano -
Responsabile di Addio Pizzo, Palermo
Armando Caputo - Presidente
dell’Associazione Antiracket di Lamezia Terme
Anticipa la tavola rotonda il primo capitolo di una ricerca sul mondo
dell’estorsione, presentato in prima visione assoluta all' IFF 2011.
Il documentario "
L'ANTIRACKET"
affronta il tema complesso dell’antiracket nell’impegno quotidiano di
Tano Grasso, presidente onorario FAI, che per oltre vent’anni ha
lottato e studiato le strategie per sconfiggere il racket, e di tutti i
protagonisti che al suo fianco hanno costruito l’associazionismo in
Italia.
L’ANTIRACKET , di Maria
Martinelli e Vincenzo Vasile
Viaggio nel mondo dell’estorsione
Italia 2011 50’ documentario
5 novembre ore 15.30 - Teatro
dell’Osservanza - Imola
“Il documentario sull’antiracket prende vita nel novembre 2009 da un
idea di Vincenzo Vasile e Maria Martinelli. Inizialmente si concentra
sul lavoro di Tano Grasso, ideatore dell’associazionismo Antiracket in
Italia e per molti anni Presidente nazionale della FAI – Federazione
delle Associazioni Antiracket e Antiusura Italiane. In seguito, nel suo
sviluppo, il progetto incontra le realtà delle associazioni di Lamezia
Terme in Calabria e di Libero Futuro e Addio Pizzo a Palermo. Esso
racconta gli inizi dell’associazionismo negli anni 90’ fino
all’attività dei giorni nostri. Racconta della battaglia compiuta ogni
giorno contro l’estorsione, e di come si possa pensare a un futuro
possibile senza mafia. Molti i protagonisti, a partire da quanti
contribuiscono a fondare nel 1991, a Capo d'Orlando (Me) l'ACIO,
'Associazione Commercianti Imprenditori Orlandini', la prima
associazione antiracket italiana: Enzo Mammana, attuale presidente
ACIO; Don Totino Licata, anch'egli tra i fondatori dell'ACIO; Damiano
Rosario, imprenditore e fondatore dell'ACIO, fino agli industriali di
oggi che stanno denunciando e che si stanno ribellando dal giogo del
pizzo. Fra essi:
Silvana Fucito, imprenditrice e vice presidente nazionale della FAI;
Giovanni Zara, responsabile dell'ufficio legale campano della FAI,
Armando Caputo, presidente dell’Associazione Antiracket di Lamezia
Terme, Maria Teresa Morano, presidente nazionale della FAI; Enrico
Colajanni presidente di Libero Futuro a Palermo, Giuseppe Todaro,
imprenditore che ha denunciato a Palermo; Rocco Mangiardi, commerciante
che ha denunciato a Lamezia Terme; Daniele Marannano, responsabile
palermitano di Addio Pizzo e tanti altri in un susseguirsi di impegno
civile e lavoro quotidiano, come il collettivo di volontari di Addio
Pizzo e la neo-nata Associazione di Liberi Professionisti di Palermo.
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