Convegno:
Ripensare l'idroelettrico
L'energia rinnovabile o energia da
rinnovare?
Preone, Palazzo Lupieri - Sabato 8 giugno 2013 ore 8:45-18:00
In collaborazione con il
Comune di Preone
Con il sostegno di
SECAB - Società Elettrica Cooperativa Alto
But e del
Consorzio BIM
Tagliamento Tolmezzo
Le derivazioni a uso idroelettrico hanno raggiunto il limite.
I numeri di captazioni e di tratti sottesi dimostrano che, su tutto
l'arco alpino, la situazione ha raggiunto la soglia oltre la quale ogni
ulteriore prelievo è più dannoso che utile.
E' tempo di smettere con altre concessioni e con altri impianti. Il
plus di energia che si ricava è poca cosa, mentre i danni ambientali
sono cospicui e provocano ridacute che non consentono un equilibrio tra
le esigenze energetiche e quelle idrauliche e idrobiologiche.
Tutela e migliormaente dei corsi d'acqua, regolazione e controllo del
deflusso minimo vitale, individuazione di criteri per il rilascio delle
concessioni, governance pubblica dell'acqua a fini idroelettrici nel
contesto di una nuova pianificazione energetica regionale: sono questi
i temi che chiedono risposte chiare e organiche dopo anni di battaglie
e a fronte di una Pubblica Amministrazione che li ha colpevolmente
ignorati.
Bisogna sottrarre le acque delle Alpi a ogni ulteriore sfruttamento
privatistico, oggi giustificato dall'entità diei contributi pubblici
che consentono utili significativi e ritorni finanziari molto brevi. E'
necessario affermare le ragioni della sostenibilità di un comparto,
quello idroelettrico, che ha dato molto al Paese, ma che necessita oggi
di un nuovo ruolo, restituendo l'acqua ai laghi e ai fiumi, consegnando
al vantaggio comune ogni futuro prelievo energetico dell'acqua.
Legambiente FVG affronta la questione dell'idroelettrico proprio
nell'ottica dell'acqua bene comune, portatrice di ricchezza biologica,
di bellezza paesaggistica, di vantaggi per le comunità locali, avendo
presente un quadro complessivo che, nelle Alpi, manifesta uguali
situazioni di sfruttamento e aggressione con l'evidenza di una
crescente riduzione delle acque superficiali, di inaridiimento degli
alvei, di ricchezza che se ne va altrove.
Esperti, amministratori e tecnici interverranno sulle possibili vie
d'uscita, garanti di sostenibilità ambientale per la montagna friulana
e, più in generale, di tutta la Regione.
Per fare pace con l'acqua!
INFO: Segreteria Legambiente - 0432295483 -
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