Ho cercato tra le pagine di migliaia di libri a cui avevo accesso, tra le pieghe degli abiti che portano al cuore l’odore di casa. La lettura è più importante del pane, è il pane che sazia la mia anima e la mia mente. Desidero capire l’uomo, attraverso il suo cammino sulla strada della storia che mi ha preceduto.
Fawad e Raufi nasce nel 1991 a Kabul, in Afghanistan, dove compie i suoi studi universitari e inizia la propria carriera come insegnante di storia e letteratura alle scuole superiori.
Parallelamente, coltiva in privato la passione per la scrittura, scoperta già a sedici anni, che costituisce per lui una lente fondamentale per osservare il mondo, componendo scritti in prosa e in poesia che però non pubblica.
Nel 2015 lascia l’Afghanistan devastato da decenni di guerra e attentati e ormai invivibile, intraprendendo un rischioso viaggio via terra attraverso il continente asiatico per raggiungere l’Europa. Il viaggio dura diversi mesi, durante i quali Fawad sperimenta anche la permanenza in carcere in Bulgaria. Giunge poi in Germania e, nel 2016, in Italia, dove si ferma a Pordenone, in Friuli.
L’esperienza del terribile viaggio compiuto e della migrazione stessa, hanno segnato profondamente l’animo di Fawad, portandolo a scrivere il suo primo libro che verrà pubblicato, proprio in Italia.
“Dall’Hindu Kush alle Alpi” - Viaggio di un giovane afghano verso la libertà - edito nel maggio 2018 da ZeL Edizioni, l’autore consegna al pubblico la sua testimonianza diretta del percorso migratorio lungo la rotta balcanica euro-asiatica e dei motivi che lo hanno costretto a partire dall’Afghanistan.
Un viaggio doloroso con momenti di solidarietà, esperienza di conoscenza, di verità di libertà e di fratellanza. Un messaggio di speranza per una presa di coscienza dei “valori fondamentali per ogni essere umano” e che non si arrende mai alla sofferenza. Attualmente Fawad e Raufi lavora come mediatore culturale a Pordenone e continua a scrivere in prosa e in poesia. Come afferma lui stesso, scrive per tutti e scrivere è la sua vita.
"Dedicato a tutti i giovani di questa Terra. Non sprecate la vita, difendete con tutte le vostre forze quello che di puro e grande vi è stato trasmesso, proteggete la pace e la libertà, sempre e anche oltre i confini. La guerra distrugge tutto, non solo le case, le cose, le persone, un popolo, ma anche gli ideali, i valori, la speranza e l'amore. Ogni uomo ha diritto a una vita migliore."
Introduzione di Pierluigi di Piazza
Giuseppe Ragogna, già vicedirettore del Messaggero Veneto, dialogherà con l’autore Fawad e Raufi