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del Centro
VIDEO: Storia del
Centro di accoglienza Balducci (interviste ai volontari e a Don Di
Piazza)
Nel febbraio 1988 tre Ghanesi sono
stati accolti nell'appartamento reso disponibile nella casa
parrocchiale, dalla ristrutturazione della stessa con un contributo
regionale erogato attingendo ai fondi della ricostruzione dopo il
terremoto del 1976. La scelta é stata guidata dall'insegnamento del
Vangelo sull'uso del denaro, delle case, delle strutture: non in modo
individualista e chiuso, bensì aperto, comunitario, solidale.
Questa prima accoglienza è stata l'inizio dell'attenzione agli
stranieri, a un fenomeno che si sarebbe intensificato e ampliato, e
della concreta, cescente disponibilità all'accoglienza.
Nel settembre 1992 è stata inaugurata una nuova struttura di
accoglienza (di proprietà della parrocchia), realizzata con grande
solidarietà da tutta la nostra Regione, per altre 12-15 persone.
E' stata fondata una Associazione con statuto e organismi propri,
legalmente riconosciuta, successivamente trasformata in ONLUS.
L'Associazione per la "gestione" del Centro e quindi il Centro stesso
sono stati dedicati a
padre Ernesto
Balducci, morto il 25 aprile 1992, per riprenderne intuizioni,
elaborazioni, prospettive.
Negli anni successivi sono cresciuti e si sono incrementati in sintonia
con l'accoglienza concreta delle persone, l'impegno e l'esperienza
culturale con la presenza, specie nel convegno di settembre, di donne e
uomini provenienti da diversi luoghi del Pianeta, con le cui comunità
si è stabilita una relazione che, in alcune situazioni permane
nel tempo. Il Centro poco a poco ha esteso la rete di relazioni con
persone, gruppi, comunità scuole del territorio, raggruppate per
momenti di studio e di dialogo o presenti in visita al Centro, anche
per l'incontro cogli ospiti.
Proprio al passaggio del secolo si è deciso di comprare un grande
edificio dismesso e ristrutturarlo. Con diversi contributi (Regione,
Associazione degli Industriali di Udine, Fondazione Migrantes della
Chiesa Italiana, Fondazione Crup, e sempre tanta solidarietà ), la
ristrutturazione dell'edificio è stata realizzata e inaugurata il 28
giugno del 2003, ampliando la possibilità di accoglienza ad una
cinquantina di persone.
Da quella data a oggi l'accoglienza è continuata, con modalità diverse:
da quella diretta a quella in convenzione (ad esempio con il Comune di
Udine per 15 posti). Un gruppo di persone volontarie (con modalità e
tempi diversi, da 40 a 50) è coinvolta nei diversi aspetti della vita
del Centro.
Il 21 dicembre 2007 è stato inaugurato il nuovo grande edificio che
comprende la residenza delle suore, tre uffici, la biblioteca, la
cucina, il deposito per alimenti e vestiti e la grande sala
polifunzionale (350 - 400 posti) dedicata a
mons. Luigi Petris, prete carnico
per tanti anni con gli emigranti italiani in Germania e poi Direttore
generale della Fondazione Migrantes. Nella sala siamo entrati la prima
volta l'11 dicembre 2007 con il
Dalai
Lama. La costruzione di questi edifici è stata possibile con i
contributi della Regione, della Fondazione Migrantes, della Fondazione
Crup, della Fondazione Nicopeja e della solidarietà da parte di
tante persone.
Una persona è stata assunta a tempo pieno, nel marzo 2008, per la
segreteria. Dal novembre 2008 due sorelle e da novembre 2009 una terza
sorella, tutte appartenente all'ordine della Sacra Famiglia, vivono in
continuità l'esperienza del Centro.
LE
DIMENSIONI FONDAMENTALI E PORTANTI DEL CENTRO
Zugliano, agosto
2009
don Pierluigi Di Piazza