15^ VIA CRUCIS

Pordenone - Base USAF di Aviano

Pordenone-Aviano - Domenica 27 marzo 2011
Anche quest’anno 2011 proponiamo laVia Crucis, il cammino di pace da Pordenone alla base USAF di Aviario.E’ la 15a volta, ad esprimere continuità nell’ideale e nell’impegno perla giustizia e la pace.
La Via Crucis si ispira alla passione, uccisione e risurrezione di Gesùdi Nazaret e intende attualizzare nella storia di oggi il messaggiostraordinario della sua fede, della sua fedeltà al Padre, alle donne eagli uomini di allora, di oggi, di ogni tempo.
Il cammino della Via Crucis per noi esprime la passione per Dio e perl’umanità, per i nomi, i volti, le storie delle persone, delle comunitàe dei popoli con attenzione particolare ai crocifissi perché deboli,colpiti, ai margini: perché impoveriti, vittime delle oppressioni,delle guerre, dei diversi terrorismi, della paura, delle varie forme diespropriazione.
Camminiamo quindi insieme a Gesù di Nazaret e a tante persone ecomunità dalla città di Pordenone dove la gente vive, lavora, siincontra in tutte le situazioni positive e problematiche, fino davantialla base militare USAF di Aviano che, anche se in questo periodo nonevidenzia una sua attività, accoglie, custodisce, prepara gli ordignidi morte, pure anche altre testate atomiche oltre a quelle giapresenti, definite dalla Gaudium et spes del Concilio Vaticano il“delitto contro Dio e contro l’umanità”.
Riflettendo e pregando di fronte a questa gigantesca struttura militarecon gli investimenti spaventosi che ha esigito ed esige, intendiamoriaffermare che non è quella la strada da seguire per il futurodell’umanità, bensi l'alternativa della non violenza attiva di Gesù diNazaret, di Francesco di Assisi, di Gandhi, di Luther King, SimoneWeil, Ed:tn Stein. Etty Hillesum, del Vescovo Romero, di don Mazzolari,don Milani, padre Turoldo, padre Balducci, don Tonino Bello, don Diana,don Puqlisi, suor Dorothy Stang, il vescovo profeta dei Chiapas SamuelRuiz, da poco salutato da migliaia dei suoi indias al termine del suocammino di giustizia e di pace; e tante alrre persone e comunità, AldoCapitini, Alexander Langer, Danilo Dolci.

In questa 15a Via Crucis di domenica 27 marzo 2011 proponiamo a noistessi e a chi vorrà partecipare un cammino di liberazione delCrocifisso e quindi della Via Crucis dall'uso strumentale a cui sonosottoposti nella società, nella politica e nella Chiesa.

  • Avvertiamo l‘urgenza che il Crocifisso possa riproporre con forzae chiarezza la sua vita e il suo insegnamento di totale disponibilità auna Chiesa in cui troppo spesso prevalgono paura, sottomissione,silenzio, tatticismo, prudenza, rapporti vantaggiosi con il potereeconomico, politico, militare. Colui che ha donato la vita per laliberazione dell’umanità dovrebbe immettere continuamente profezia ecoraggio nella denuncia e nella proposta, coerenza di vita insieme allepersone deboli, povere, affaticate, marginali.
  • Avvertiamo l’urgenza di liberare il Crocifisso dall’usostrumentale che ne fa il potere politico concepito e attuato comeassoluto, indiscutibile, inattaccabile. ingiudicabile. La declamazioneretorica dei valori cristiani da parte di questo potere è solo unaipocrita e strumentale copertura che umilia il Crocifisso proprioperché Lui ci insegna che il potere è servizio.
  • Avvertiamo l’urgenza di liberare il Crocifisso dall’usostrumentale che si attua quando -ed è quasi sempre- si tace sullafabbricazione e la vendita delle armi, in crescente aumento; sullalegittimazione nella guerra e sula sua presentazione con aggettivi enomi che non ne cambiano la brutale realtà; necessaria, giusta,umanitaria, portatrice di libertà e di pace, eliminazione delterrorismo. E ancora quando nelle celebrazioni dei funerali religiosi einsieme di Stato dei soldati morti un guerra non si assume il dolorecome proposito di pace, seguendo così il Vangelo del Crocifisso, ma sicontinua a riproporre la necessità della guerra esaltando il sacrificiodella vita. E si dimenticano i tanti civili uccisi, a cominciare daibambini e dalle donne, chiamati cinicamente effetti collaterali. Beaticoloro che scelgono la nonviolenza attiva e sono ogni giorno artigianidella pace.
  •  Avvertiamo l’urgenza di liberare il Crocifisso dall’usostrumentale per rafforzare identità chiuse, difensive e aggressive neiconfronti dell’altro diverso, dello straniero. Il simbolo di Colui cheha dato la vita per gli altri viene utilizzato come arma d rifiutodell’accoglienza, di contrasto, di lontananza. Nella nostra RegioneFriuli Venezia Giulia e stata clamorosa la pretesa, poi attuata, dicollocare il Crocifisso nell’aula del Consiglio Regionale da parte dicoloro che nelle parole esprimono e nelle decisioni attuano il razzismoistituzionale. Il CIE di Gradisca d’Isonzo è segno drammatico di unastrada da non percorrere; quella su cui siamo incamminati e spazio èluogo di accoglienza, di affermazione dei diritti umani uguali pertutti, di convivenza fra e diversità.
  • Avventiamo l’urgenza di liberare il Crocifisso dall’usovergognoso che si attua quando ci si dichiara cristiani, quindi ci siriferisce pubblicamente a Lui e poi non ci si sdegna, anzi si accettanocon indifferenza e "tolleranza” comportamenti che dissolvono ogniriferimento etico e che diffondono la mentalità che con il denaro sipossono comprare tutti e tutto. E’ doveroso affermare la dignità delledonne e degli uomini, preoccupazione per il bene comune.

Ci impegniamo quindi, chiedendocoerenza a noi stessi, a liberare il Crocifisso perché possa continuarea parlarci, ad essere luce e forza per il nostro cammino quotidiano; aridiventare continuamente provocazione, sostegno e conforto percostruire insieme una umanità di giustizia, di pace, di accoglienza, disalvaguardia dell‘ambiente vitale.
E’ urgente la conversione a Gesù Crocifisso e Risorto. Vivente oltre lamorte, concentrarci con profondità, costanza, fedeltà maggiori alla suapersona, alla sua sensibilità, alle sue parole, ai suoi gesti, a quantoha vissuto e trasmesso; a come ha guardato alle persone, alleistituzioni, alla politica, alla religione; al suo progetto del Regno;alla sua continua e inscindibile passione per Dio e per l’umanità; perrendere attuale il suo progetto nella società, nel mondo, nella Chiesa.
Questo ci proponiamo di vivere anche nella Via Crucis di pacePordenone-base USAF di Aviano.

Informazioni: Tel. 0434/578140 -0432/560699 - 335-5423423



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