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"Abbiate il coraggio di restare soli"
La lettera di Mimmo Lucano
19 ottobre 2018
"Abbiateil coraggio di restare soli"
La lettera di Mimmo Lucano
19 ottobre 2018
È inutile dirvi che avrei voluto essere presente in mezzo a voi nonsolo per i saluti formali ma per qualcosa di più, per parlare senzanecessità e obblighi di dover scrivere, per avvertire quella sensazionedi spontaneità, per sentire l’emozione che le parole produconodall’anima, infine per ringraziarvi uno a uno, a tutti, per unabbraccio collettivo forte, con tutto l’affetto di cui gli esseri umanisono capaci.
A voi tutti che siete un popolo in viaggio verso un sogno di umanità,verso un immaginario luogo di giustizia, mettendo da parte ognuno ipropri impegni quotidiani e sfidare anche l’inclemenza del tempo. Vidico grazie. Il cielo attraversato da tante nuvole scure, gli stessicolori, la stessa onda nera che attraversa i cieli d’Europa, che nonfanno più intravedere gli orizzonti indescrivibili di vette e diabissi, di terre, di dolori e di croci, di crudeltà di nuove barbariefasciste. Qui, in quell’orizzonte, i popoli ci sono. E con le lorosofferenze, lotte e conquiste.
Tra le piccole grandi cose del quotidiano, i fatti si intersecano congli avvenimenti politici, i cruciali problemi di sempre alle rinnovateminacce di espulsione, agli attentati, alla morte e alla repressione.Oggi, in questo luogo di frontiera, in questo piccolo paese del Suditaliano, terra di sofferenza, speranza e resistenza, vivremo un giornoche sarà destinato a passare alla storia. La storia siamo noi. Con lenostre scelte, le nostre convinzioni, i nostri errori, i nostri ideali,le nostre speranze di giustizia che nessuno potrà mai sopprimere.
Verrà un giorno in cui ci sarà più rispetto dei diritti umani, più paceche guerre, più uguaglianza, più libertà che barbarie. Dove non cisaranno più persone che viaggiano in business class ed altre ammassatecome merci umane provenienti da porti coloniali con le mani aggrappatealle onde nei mari dell’odio. Sulla mia situazione personale e sullemie vicende giudiziarie non ho tanto da aggiungere rispetto a ciò che èstato ampiamente raccontato. Non ho rancori né rivendicazioni contronessuno. Vorrei però a dire a tutto il mondo che non ho niente di cuivergognarmi, niente da nascondere.
Rifarei sempre le stesse cose, che hanno dato un senso alla mia vita.Non dimenticherò questo travolgente fiume di solidarietà. Vi porteròper tanto tempo nel cuore. Non dobbiamo tirarci indietro, se siamouniti e restiamo umani, potremo accarezzare il sogno dell’utopiasociale. Vi auguro di avere il coraggio di restare soli e l’ardimentodi restare insieme, sotto gli stessi ideali.
Di poter essere disubbidienti ogni qual volta si ricevono ordini cheumiliano la nostra coscienza.
Di meritare che ci chiamino ribelli, come quelli che si rifiutano didimenticare nei tempi delle amnesie obbligatorie.
Di essere così ostinati da continuare a credere, anche contro ognievidenza, che vale la pena di essere uomini e donne.
Di continuare a camminare nonostante le cadute, i tradimenti e lesconfitte, perché la storia continua, anche dopo di noi, e quando leidice addio, sta dicendo un arrivederci.
Ci dobbiamo augurare di mantenere viva la certezza che è possibileessere contemporanei di tutti coloro che vivono animati dalla volontàdi giustizia e di bellezza, ovunque siamo e ovunque viviamo, perché lecartine dell’anima e del tempo non hanno frontiere.
Mimmo Lucano
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