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ACCOGLIENZA: SERRACCHIANI, DIAMO RISPOSTE AL TERRITORIO
La nota stampa della Regione FVG
Udine, 29 gennaio 2016
IMMIGRAZIONE
Rete DASI FVG
ACCOGLIENZA:SERRACCHIANI, DIAMO RISPOSTE AL TERRITORIO
La nota stampa della Regione FVG
Udine, 29 gennaio 2016
A conclusione dell'incontro che c'è stato tra le associazioni, le varierealtà del Friuli Venezia Giulia impegnate per l'accoglienza e lapresidente Debora Serracchiani, l'assessore regionale alla SolidarietàGianni Torrenti, la Regione ha emesso una nota stampa.
L'incontro delle associazioni èconfermato per lunedì 1 febbraio alle ore 20.00 al Centro Balducci.
Udine, 29 gennaio - Un confrontoper individuare soluzioni condivise e affrontare, attraverso proposteconcrete, la complessità della situazione dei richiedenti asilo eprofughi in Friuli Venezia Giulia.
E' stato questo il motivodell'incontro odierno, nella sede della Regione a Udine, fra lapresidente
Debora Serracchiani
, l'assessore regionale alla Solidarietà
Gianni Torrenti
e le associazioni della rete di accoglienza del FriuliVenezia Giulia che hanno evidenziato le problematiche che insistono sulterritorio ma anche le proposte.
"
Alcune di esse
- ha riferito lapresidente -
sono accoglibili e condivisibili
", quale, ad esempio, ilrafforzamento del servizio immigrazione della Regione sul quale siintende includere anche il tema dei minori volto a fare in modo che lastruttura rappresenti un punto di riferimento per i Comuni nellaprogrammazione e nella gestione dei programmi di accoglienza, che"
accompagni
" le amministrazioni che si sono rese disponibili a gestirei programmi di accoglienza per i richiedenti asilo e i titolari diprotezione internazionale.
"
Un incontro utile nel quale - ha detto amargine la presidente - è stato trattato un tema complesso qual èquello dei flussi migratori; l'amministrazione regionale ancheattraverso i tanti volontari sta cercando di dare le risposte e questonon avviene su tutto il territorio nazionale. Abbiamo un numero dipresenze importanti, superiore alle quote iniziali, che abbiamoaffrontato anche in modo strutturale con un ottimo coordinamento con ildipartimento immigrazione nazionale
".
Sugli Enti locali
Serracchiani
hasottolineato il coinvolgimento di 60 comuni, ognuno dei quali si èimpegnato in un progetto "
ma dobbiamo fare di più, motivo per cuiagiamo sugli ambiti socio assistenziali e chiediamo ai singoli comunidi partecipare ai prossimi bandi Spar perché ci sono le condizioni perpoter dare una riposta al tema dei flussi migratori senza metter indifficoltà le nostre comunità
".
Torrenti
ha poi proposto l'allargamentodel tavolo di protezione internazionale esistente alle realtàassociative che si occupano di programmi di accoglienza.
Un altro temaaffrontato ha riguardato la necessità di aumentare le strutture diprima accoglienza che per
Torrenti
e
Serracchiani
deve tradursi inpiccoli centri più diffusi sul territorio. Un approccio, quellosostenuto dal governo regionale, volto ad evitare di ricorrere a grandistrutture, spesso isolate geograficamente e ghettizzanti nella lorologica di gestione, condiviso dalle associazioni.
Torrenti
ha ribadito,inoltre, la necessità di implementare i progetti di integrazione chesono ancora pochi rispetto alle esigenze ma ha sottolineato chel'integrazione sarà una delle priorità delle azioni dell'area delvolontariato "
finanziando progetti che provengono da quella direzione
"e che, analogamente sui bandi cultura è prevista una premialità sullamulticulturalità e sull'integrazione "
perché serve una cultura diffusadiversa
". Ha ricordato poi come non sia possibile investire dellerisorse regionali per ristrutturare degli edifici per la primaaccoglienza "
perché non è nelle competenze della Regione ma delloStato
", ma i finanziamenti ci sono ed "
è positivo lo stanziamento delGoverno di circa 50 milioni di euro per ristrutturare edifici pubbliciper la prima accoglienza
" ha affermato.
Fra i molti contributi, quellodi
don Pierluigi Di Piazza
presidente del Centro di accoglienza"Ernesto Balducci" che ha evidenziato come l'accoglienza dei rifugiatinon vada inquadrata quale emergenza, ma come cambiamento strutturale chepuò apportare benefici economici e sociali al territorio.
Analogamente
Gianfranco Schiavone
presidente del Consorzio italiano di solidarietà(Ics) ha sottolineato la necessità di un maggior coinvolgimento deglienti locali.
Vedi anche