Aeham Ahmad

Il pianista di Yarmouk in concerto

Udine, venerdì 3 febbraio, ore 21.00
AehamAhmad
Il pianista di Yarmouk in concerto
Udine, Teatro Palamostre
venerdì 3 febbraio 2017, ore 21.00

Nella periferia della capitale siriana Ahmad suonava ogni giorno unpianoforte montato su un carretto, circondato da bambini che loaccompagnavano con il canto. Una forma di resistenza alla guerra, ilsollievo della musica contro il mortifero frastuono del conflittomilitare. Nell'agosto 2016 è uscito "Music for hope" il suo primo albumcomposto da 18 tracce che raccontano il dramma della guerra in Siriaattraverso una musica "classica" dalla stile pienamente occidentale,armonicamente congiunta con i versi e la melodia del canto arabo.
Come racconta Ahmad: "Music for hopeè dedicato al mio popolo, che vuole vivere libero ma non ha alcuna voce".

Biglietti:
12,00 € + 2,00 diritti di prevendita
disponibili nei punti vendita Vivaticket
online: http://bit.ly/AhmadUdine

Classe 1989, Ahmad è stato il primo artista a ricevere il PremioBeethoven, nel 2015, per il suo impegno in favore dei diritti umani.Nell’agosto 2016 è uscito “Music for hope”, il suo primo album compostoda 18 tracce che raccontano il dramma della guerra in Siria attraversouna musica “classica”, dallo stile pienamente occidentale,armonicamente congiunta con i versi e la melodia del canto arabo. Unincontro sorprendente che si traduce in un universo musicale inedito eaffascinante.
Come racconta Ahmad:“Music for hope è dedicato al mio popolo, che vuolevivere libero ma non ha alcuna voce”.
Le immagini di Aeham Ahmad al pianoforte, tra le macerie deibombardamenti alla periferia della capitale siriana, hanno commosso ilmondo intero. Lì Ahmad suonava ogni giorno un pianoforte montato su uncarretto, circondato da bambini che lo accompagnavano con il canto. Unaforma di resistenza alla guerra, il sollievo della musica contro ilmortifero frastuono del conflitto militare. Il giorno in cui imiliziani dell’Isis gli hanno bruciato il pianoforte – perché la musicaoccidentale è considerata peccato mortale – e ucciso uno dei bambiniche stavano intorno al piano, Ahmad ha deciso di lasciare il suo paesee fuggire verso l’Europa attraverso la rotta balcanica, insieme amigliaia di altri migranti. Fino all’arrivo in Germania, doveacquisisce lo status di rifugiato, inizia a suonare nei teatri,incontra Angela Merkel, pubblica il suo primo album e vince il premioBeethoven. Attualmente sta lavorando al suo secondo album e alla suaautobiografia, entrambe in uscita nel 2017.
Una storia unica e, probabilmente, al tempo stesso, simile a quella ditanti esseri umani in fuga dalla guerra, costretti a lasciare leproprie radici alla ricerca non di un futuro migliore ma di un futuro ebasta. Ahmad quel futuro lo ha trovato. E lo ha trovato in Europa,culla di quella musica classica che ha scoperto da piccolo a Damasco eche, tutto sommato, gli ha salvato la vita.

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