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Evento
Ancora due assassini in Colombia
La solidarietà del nostro presidente
21 marzo 2024
Paolo Iannaccone
Dopo la morte di Pierluigi, da qualche mese abbiamo ripreso fervidi contatti con la
Comisión Intereclesial de Justicia y Paz della Colombia
e prevediamo anche di promuovere - come già avvenuto in passato - un progetto finalizzato alla cooperazione allo sviluppo di quella Terra.
Nell'odierna videochiamata abbiamo appreso con tristezza che l'altro ieri, in Colombia, sono stati uccisi una donna trentenne e un ragazzo quindicenne appartenenti alla Comunità di Pace di San José de Apartadó, territorio attenzionato e supportato dalla Comisiòn. Questo assassinio si colloca in un momento complesso di ricerca di non facile superamento dei conflitti, che da decenni affliggono il Paese, e di ricostruzione del tessuto sociale.
Questo assassinio, così come altri avvenuti in questi stessi giorni nel Cauca, aggravano ulteriormente la situazione.
Ci siamo sentiti di esprimere, con il seguente messaggio del nostro presidente, la solidarietà e il desiderio di proseguire con sempre maggior decisione nel cammino relazionale e, per quanto possibile, di supporto fraterno.
____________________________
Caro Santiago,
questa mattina ci avete informato che solo due giorni fa, il 19 marzo,
Nayeli Sepúlveda
ed
Edison David
sono stati barbaramente assassinati. Ci ha addolorato venire a conoscenza di questo che è solo l’ultimo dei gravissimi attacchi subìti dalla Comunità di Pace del villaggio “La Esperanza” nel Chocò.
Quel che fa male al cuore è il disprezzo della vita e del futuro a tal punto da arrivare all’assassinio di due fratelli parte viva di una Comunità che, per “vocazione” e per scelta, non senza fatica e sacrifici, sta edificando ponti di pace.
Fanno male al cuore anche le continue minacce e le calunnie per screditare la resistenza pacifica che la Comunità sta portando avanti da quasi trent’anni per proteggere la terra anche dai grandi progetti estrattivi che non rispettano né l’ambiente e nemmeno i diritti delle comunità indigene e afro discendenti, espropriandone il territorio e alimentando l’ingiustizia.
In virtù della solida amicizia che da anni ci lega a voi e che con i medesimi comuni sentimenti desideriamo portare avanti, sapendo inoltre che siete in procinto di raggiungere la Comunità, a nome di tutto il Centro “Balducci”, mi sento di esprimere la nostra più affettuosa vicinanza alla famiglia colpita direttamente dal barbaro assassinio e alla famiglia allargata, che è tutta la Comunità, per il grave e complesso momento di sofferenza e di tensione che sta vivendo.
Il nostro pensiero va anche a
Javier Giraldo sj
, strenuo difensore dei diritti umani in Colombia e vicino alla Comunità colpita, che noi abbiamo avuto modo di conoscere qui al “Balducci” grazie all’amicizia che lo legava a
Pierluigi Di Piazza
.
Con voi auspichiamo che le istituzioni siano in grado di fare veramente giustizia e si lascino guidare, nelle loro scelte gravi e difficili, dalla luce del vero bene dell’uomo, nella prospettiva del bene comune.
Desideriamo restare al vostro fianco nell’opera di pacificazione che –ne siamo sicuri – avrà il sopravvento sulla cultura di morte seminata a piene mani da chi esercita il potere in maniera indiscriminata e senza rispetto dei più elementari diritti umani. Vogliamo cooperare con voi –sarà questo il nostro impegno dei prossimi mesi – per contribuire a un mondo più fraterno, giusto e solidale.
Vi raggiungiamo da fratelli con un abbraccio di pace.
Paolo,
presidente del Centro "Balducci"
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