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Approvato all'ONU il Trattato di messa al bando delle armi nucleari
Una nuova era per il disarmo nucleare
6 luglio 2017
PACE
Approvatoal'ONU il Trattato di messa al bando delle armi nucleari
Una nuova era per il disarmo nucleare
6 luglio 2017
Con 122 voti favorevoli, 1 contrario e 1 astensione, la Conferenzadelle Nazioni Unite per negoziare uno strumento legalmente vincolanteper la messa al bando delle armi nucleari ha detto SÍ! Inizia ora ilpercorso di ratifica ed entrata in vigore.
Nonostante l’assenza dell’Italia, Senzatomica e Rete Italiana per ilDisarmo sono ottimiste: “Ora che il Trattato è stato adottato, ciimpegneremo affinché il Governo lo ratifichi, manifestando così ilvolere della maggior parte della popolazione italiana”.
Con uno storico voto nell'ambito della Conferenza indettadall’Assemblea Generale con la risoluzione 71/258 del 26 dicembre 2016,le Nazioni Unite hanno adottato il Trattato di messa al bando dellearmi nucleari.
Si tratta di uno strumento internazionale legalmente vincolante, cheentrerà in vigore dopo la ratifica da parte di almeno 50 Paesi. TaleTrattato, per la prima volta nella storia, dichiara fuori legge le armipiù distruttive che esistano, le uniche armi di distruzione di massanon ancora messe al bando. Si tratta di ordigni la cui inumanità èstata più volte sottolineata nel corso dei negoziati e la volontà dibandirle emerge chiaramente dall'Articolo 1 del Trattato, che vieta daun lato di sviluppare, testare, produrre, acquisire, possedere ma anchetrasferire o ricevere il trasferimento, consentire la dislocazione diarmi nucleari e altri dispositivi esplosivi nucleari, dall’altro diincoraggiare, indurre, assistere o ricevere assistenza per unaqualsiasi delle suddette attività. Inoltre, non solo è fattoesplicito divieto dell’impiego delle testate, ma anche la “minacciad’uso” è proibita, raccogliendo così molte delle istanze della societàcivile internazionale e degli Stati pionieri della cosiddettaIniziativa Umanitaria che ha portato al voto odierno di New York.
Dopo lo sforzo di quasi un decennio da parte della InternationalCampaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN, di cui fanno parte ancheSenzatomica e Rete Disarmo), e a 72 anni dalla loro invenzione, si puòaffermare che oggi prende avvio la fine dell'era nucleare. “Questostorico Trattato è stato adottato in una forma che riflette pienamentele voci della società civile e segna una tappa fondamentalenell’impegno per liberare l’umanità e il nostro pianeta dalla minacciacostituita dalle armi nucleari” afferma Daniele Santi, SegretarioGenerale di Senzatomica. “Adesso che abbiamo questo meravigliosostrumento continueremo a impegnarci come rappresentati della societàcivile affinché tutti gli Stati, a partire dall’Italia, ratifichino ilTrattato, convinti che un cambiamento rivoluzionario nella coscienzadei singoli, diffondendosi in tutto il mondo, costituisca l’unica forzasufficientemente profonda e radicale in grado di porre fine all’eranucleare”.
Oggi la comunità internazionale in maniera schiacciante (122 voti afavore, 1 astensione e il solo voto contrario dei Paesi Bassi, chehanno richiesto il voto dopo che la Presidente della Conferenza ElayneWhyte aveva chiesto adozione per consenso) ha ripudiato l'uso dellearmi nucleari e affermato che esse sono totalmente inaccettabili.
“È giunto il tempo per i leader di tutto il mondo di allineare le loroazioni ai valori e parole che esprimono, firmando e ratificando questoTrattato come primo passo verso la totale eliminazione delle arminucleari”, commenta Sole Becagli di Senzatomica. “La società civile ditutto il mondo ha lavorato duramente in questi anni, e in particolarein queste settimane di negoziati che abbiamo seguito da vicino. Siamoonorati di aver dato il nostro contributo, in particolare fianco afianco con i sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki, gli hibakusha, checi hanno sempre accompagnato e sostenuto”.
Ai negoziati, svoltisi in due sessioni per un totale di quattrosettimane complessive, hanno partecipato delegazioni di circa 140 Paesie della società civile di tutto il mondo. Il testo di Trattato adottatoè una chiara indicazione che la maggioranza degli Stati del mondo nonaccetta più l'esistenza delle armi nucleari, e non le considera unlegittimo strumento bellico. Il documento, inoltre, garantisce unaspecifica assistenza agli Stati ed agli individui colpiti dall’uso diarmi nucleari o dalla sperimentazione atomica, sancisce la necessità dibonifica ambientale (articolo 6) e impegna gli Stati Parte a farsipromotori del bando presso gli altri Paesi, in modo che il Trattatoraggiunga l’universalità (articolo 12).
Le continue e aspre obiezioni, oltre che chiare pressioni e tentatividi boicottaggio, da parte degli Stati nucleari e dei loro alleati(compresi quelli come l'Italia che ospitano ordigni nucleari di altrisul proprio territorio) dimostrano chiaramente come questo Trattatoabbia il potenziale di impattare positivamente e significativamente ilpercorso del disarmo nucleare totale. “Per tutti questi motivi siamoconvinti che questo Trattato porterà a risultati concreti e duraturi”ha dichiarato Beatrice Fihn, direttore esecutivo della CampagnaInternazionale ICAN.
“Non possiamo condividere la scelta dell'Italia di non partecipare aquesto percorso, e di non essere presente al voto” commenta FrancescoVignarca di Rete Disarmo. “Se davvero l'intenzione del nostro Governo èquella di ottenere concretamente il disarmo nucleare, non possono piùbastare gli accordi precedenti che ormai da troppo tempo si trovano infase di stallo. Non siamo riusciti a convincere l'Italia a essere qui,ma per noi oggi inizia il lavoro vero nei confronti di opinionepubblica e politica: chiedere il coraggio di aderire al Trattato e dimettersi dal lato giusto della storia”. L'Italia non può continuare afavorire nei fatti una situazione di insicurezza e pericolo nucleare:lo chiede il mondo, lo chiedono le vittime dell'atomica, lo vogliono leragioni della pace e della vera sicurezza.
In allegato anche il testo del Trattato in italiano, liberamentetradotto da Senzatomica e Rete Italiana per il Disarmo.
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