Cambia Giro!

Corteo in bicicletta contro l'occupazione della Palestina

Udine, sabato 10 marzo, ore 11.15
CambiaGiro!
Corteo in bicicletta control'occupazione della Palestina
Sabato 10 marzo 2018
Ritrovo alle ore 11.15 a Udine in Piazza Libertà
Percorso: PiazzaLibertà, Via Mercatovecchio, Via Gemona, Piazzetta Antonini, ViaPalladio, Via Mercatovecchio, Via Paolo Sarpi, Piazza Matteotti, ViaCanciani, Piazza XX Settembre, Via Stringher, Via Nazario Sauro, ViaCavour, Piazza Libertà.

Il Giro d’Italia prevede la partenza dell’edizione 2018 da Israele, coninizio a Gerusalemme seguita da tappe da Haifa a Tel Aviv e nel Naqab(Negev).
La corsa intende “celebrare” il settantesimo anniversario dellafondazione di Israele sulle rovine della Palestina, con la puliziaetnica (Nakba), della maggioranza dei palestinesi autoctoni. Dobbiamoagire per fermare questo mascheramento, attraverso lo sport,dell’occupazione e dell’apartheid di Israele.

Unitevia noi nel dire agli organizzatori di RCS di spostare la corsa- #RelocateTheRace – e andare inbicicletta lontano dall’occupazione e
 dall’apartheiddi Israele.

Il Giro d’Italia contribuirà a legittimare il sistematico processo diannessione di Gerusalemme Est da parte di Israele. Durante laconferenza stampa di presentazione del Giro, un funzionario israelianodopo l’altro ha rivendicato Gerusalemme come capitale di Israele, cosache nessun paese nel mondo riconosce.
La municipalità di Gerusalemme è attivamente coinvolta nella gradualepulizia etnica dei Palestinesi, anche attraverso la politica didemolizioni di case ed espulsioni forzate. Nel Naqab (Negev), suddell’attuale Israele, dozzine di città beduine palestinesi si vedonorifiutati il riconoscimento e i servizi di base e sono sottoposte aripetute demolizioni, alcune per oltre 100 volte. Israele sta inoltrerevocando la cittadinanza dei beduini palestinesi senza alcun motivo,rendendoli apolidi. L’inizio della corsa in un qualsiasi luogocontrollato da Israele sarà sfruttato come legittimazione dellepolitiche di oppressione attuate da Israele nei confronti deiPalestinesi.
Il Giro d’Italia avrebbe preso in considerazione la possibilità diiniziare una corsa nel Sudafrica dell’apartheid negli anni 80?

Agiamoora per fare pressione su RCS 
perchérispetti il diritto internazionalee sposti la corsa.
Assicuriamoci che RCS e squadreciclistiche ricevano il messaggio:
non mascherate con lo sport leviolazioni dei diritti umani da parte di Israele, 
spostatel’iniziodella corsa in un altro paese!

Firmate l’appello


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