Il potere come concentrato dei poteri intrecciati, si senteassoluto, padrone della vita e della morte delle persone, non piùpersone, ma numeri, strumenti da usare, di cui servirsi, da eliminare...
Il potere religioso spesso ha garantito e garantisce anche gli altripoteri, perché quando si presume di essere coperti dal nome di Dio parenon ci sia più freno né inibizione; pare proprio trionfino la violenzapiù spietata e l’impunità più garantita. Quanti sono oggi i bambini, igiovani, le donne, uomini spogliati della loro dignità dal potereeconomico, politico, militare; da quello dei mezzi di informazione, daquello religioso...
La gran parte dell'umanità.
I bambini affamati, morenti, uccisi, uno ogni cinque secondi, sonospogliati della vita stessa dal potere del capitalismo selvaggio dellemultinazionali senza scrupolo, rivestite dall'eleganza raffinata deimanager, in azione dopo aver pianificato successi per la finanza emorte per le persone e distruzione per la Madre Terra con eserciti egruppi paramilitari pronti ad intervenire, sgomberare, uccidere...
I bambini spogliati da ogni riferimento affettivo a decine dimilioni sulle strade del mondo, a cominciare dalle megalopoli... Igiovani spogliati della speranza di un futuro umano che pulsa dentro diloro, che è sensibilità, sogni, disponibilità; spogliati dellapossibilità di mettere in atto, in pratica positiva le conoscenze e lecompetenze apprese con dedizione e impegno.
Le donne spogliate della loro dignità dentro alle case, quandosubiscono maltrattamenti e violenze, fino alla morte, da parte di unpotere maschilista che si sente padrone dei loro corpi, della lorovita, della loro morte...; Spogliate della loro dignità a migliaia,ridotte in schiavitù nella tratta degli esseri umani; tratta cioèmercato, utilizzo, ricatto, violenza, monetizzazione...
Le donne e gli uomini spogliati, ridotti alla disperazione e ancheal suicidio. Il potere di una finanza speculativa spoglia delladignità, inquina pericolosamente la speranza. Il potere spoglia glioperai, donne e uomini della salute e pone un conflitto incredibile fradiritto al lavoro e diritto alla salute. Il potere non previene comeeticamente dovrebbe, perché non gli importa della vita delle persone..Ilva di Taranto insegna.
Il potere spoglia della loro umanità ricca di una vita di dedizionee di lavoro, gli anziani, che diventano una nuova occasione diguadagno, nell'abbandono.
Il potere spoglia di dignità e diritti gli immigranti richiudendolinei CIE, in una condizione peggiore delle carceri, non elaborando equindi non attuando una legislazione adeguata, espressione dei dirittiumani e di attuazione degli stessi.
Il potere delle mafie e di tutte le organizzazioni criminali decide,ricatta, investe, diffonde e pretende una mentalità mafiosa, uccide.Ieri a Firenze, Libera guidata dall'amico don Luigi Ciotti, ha riunito150mila persone per ricordare tutte le vittime delle mafie, dicendoneil nome, uno ad uno; rilanciando l’impegno per la giustizia e lalegalità contro la corruzione e l’illegalità; pretendendo leggi che inmodo chiaro favoriscano questa lotta non violenta, perché dove non c'ègiustizia non c'è libertà, democrazia, attenzione alle persone e allecomunità.
Il potere di leggi disumane, non tendenti alla rieducazione deicarcerati, li spoglia della loro dignità, dei loro diritti umani, incarceri sovraffollate, senza prospettive, disumane.
Il potere religioso ha lo specifico terribile di attuare i suoipropositi in nome di Dio, sentendosi per questo giustificato,garantito, gratificato.
Visivamente, il potere religioso si riveste dei vestiti del potere espoglia le persone delle attese di attenzione, accoglienza, vicinanza,misericordia; di condivisione autentica delle loro condizioni di vita.
E questo è così vero che appena il vescovo di Roma, e per questopapa, Francesco si spoglia di qualche segno del potere sacro, separatodall'umanità, tante persone subito avvertono vicinanza, non piùspoliazione, ma corrispondenza alle loro attese. E quando il Paparacconta il perché della scelta del nome Francesco: per la sua povertà,per la nonviolenza e la pace, per la relazione di custodia di tutto ilcreato; e quando, per rispetto alla diversità di giornalisti presentibenedice in silenzio, le persone non si sentono più spogliate delleloro attese profonde, ma invece rivestite di attenzione e comprensione.
Il potere ha ormai aperto da tempo il contrasto con Gesù di Nazaret:soprattutto il potere religioso, i sacerdoti del tempio, gli scribi, imaestri della legge garanti dell'ortodossia; intrecciato c'è il poterepolitico dei notabili del popolo e quello dell'impero di Roma cheoccupa la Palestina. Gesù di Nazaret non riveste nessun potere di ruoloriconosciuto: lui esprime un’autorevolezza straordinaria con la suapersona, le sue parole, i suoi gesti. Esprime un potere che èanti-potere, perché servizio; è il potere dell'amore, quello di viveretotalmente per gli altri. Questo suo potere-non potere ridonacontinuamente dignità ad ogni persona: ai bambini trascurati, alledonne sottomesse, ai malati emarginati, ai peccatori scomunicati, allagente comune del popolo considerata inferiore, disprezzata dalle classidirigenti.
Gesù nella sua persona rivela il Dio umanissimo che sta in mezzoalla gente, al popolo; il Dio che entra in conflitto con il Dio deltempio che garantisce e legittima la situazione esistente con le suediscriminazioni, disuguaglianze, emarginazioni, scomuniche. Il potereconcentrato negli intrecci dei diversi poteri, con la determinazione diquello religioso, decide di eliminare Gesù di Nazaret; il progetto è dispogliarlo della sua dignità, della sua possibilità di continuare adinsegnare e praticare l'amore incondizionato.
È una proposta rivoluzionaria quella di Gesù, allora come oggi,perché rimette in discussione noi stessi di fronte a noi stessi, inostri rapporti umani, il rapporto con Dio, con il potere, il denaro,la legge, le istituzioni, la politica, la religione. Rimette indiscussione, come conseguenza, gli assetti sociali, economici,istituzionali, politici. Il potere pretende di spogliare Gesù quando loarresta nel Getsemani, quando lo interroga e lo accusa nel processofarsa; quando lo presenta a Erode e poi a Pilato; quando il potere lofa flagellare e lo denuda per infliggergli questa terribile tortura.Quante donne e quanti uomini, sotto tutti i cieli sono stati spogliatidei vestiti, per spogliarli della loro dignità; quante le torture e leumiliazioni subite...
Il potere denuda e riveste Gesù con la tragica ironia del mantellodi porpora, dello scettro di una canna di bambù in mano, con una coronadi spine conficcata in testa. Nei campi di sterminio le personevenivano denudate e poi rivestite con la casacca di prigionieri con ilnumero su quel vestito e sull'avambraccio. Il proposito determinato èdi spogliare della dignità, spogliando dei vestiti e rimettendo ivestiti dell'umiliazione, per raggiungere in modo perverso loscopo dell'annientamento. Gesù è spogliato quando è crocifisso,spogliato come un verme, non più uomo, oggetto di violenza, di scherno,di provocazione: "se sei il figlio di Dio, scendi dalla croce... haisalvato gli altri, salva te stesso e così crederemo...".
Quando Gesù è spogliato dal potere di questo mondo rivela il poteredell'amore incondizionato, "l'onnipotenza" di Dio, che appunto non è lasomma dei poteri, ma è l'amore di farsi uomo, vittima fra le vittime,crocifisso fra i crocifissi della storia.
Il Crocifisso spogliato è il segno massimo dell'amore. Il potere puòspogliare dei vestiti, può colpire la dignità, può togliere la vita, manon spogliare dell'amore che nasce e rinasce, si propone e si riproponenelle persone, nelle comunità e nei popoli; che si fa passione per laverità e la giustizia, condivisione della vita delle personeimpoverite, colpite, crocifisse, fragili, deboli; che diventa forza edenergia per il cammino della liberazione e della vita.
Gesù ci insegna con la sua vita che nessun potere può colpire edeliminare il potere dell'amore; e al suo seguito un popolo immenso chenessuno può contare, di ogni popolo, cultura, fede religiosa e di altrecondizioni ha costruito con la forza dell'amore il senso della vita ela dedizione a contribuire ad un mondo di giustizia, di pace, disalvaguardia dell'ambiente. Pierluigi DiPiazza
Foto di Vincenzo Cesarano
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