Gli occhi dell'Africa

5^ rassegna di cinema africano

Dal 3 novembre a Pordenone, Udine e Gemona

Tutte le proiezionidi Pordenone si terranno pressola Sala Grande di Cinemazero, alle ore 20.45, a ingresso libero.

APordenone la rassegna si apre con un padrinod'eccezione: il missionariocomboniano Alex Zanotelli,che sarà presente a inizio serata.

Aseguire la proiezione del film UN HOMME QUICRIE diMahamat-Saleh Haroun (Francia/Belgio/Ciad 2010, 87′), GranPremio della Giuria al Festival di Cannes 2010 e Premio del Pubblico alFestival del Cinema Africano di Milano 2011.

Il Ciad di oggi.Adam, un sessantenne che è statoun campione di nuoto, insegnante alla piscina dell’Hotel di lusso aN’Djamena,è costretto a lasciare il suo posto di lavoro al figlio Abdel quandol’albergoè acquistato da imprenditori cinesi. Soffre della situazione, che vivecome unadegradazione sociale. Il Paese è in balia della guerra civile e iribelliarmati minacciano il governo al potere che chiede alla popolazione un“sacrificio di guerra”: del denaro o l’arruolamento dei figli. Adam èassillatodal suo responsabile di zona perché adempia al suo dovere. Ma Adam nonhadenaro, ha soltanto il suo unico figlio…

Partitacome una sorta di sfida, da cinque anni questarassegna itinerante di cinema africano si profila come un incontro disguardi:gli sguardi africani sui loro Paesi e sul “nostro” mondo; gli sguardiitalianisu ciò che gli africani ci raccontano di sé, ma anche su cosa ci diconodi noi.

Sguardisempre diversi, perché sempre diverse sono lepellicole che proponiamo di anno in anno.

Questaedizione si contraddistingue per la particolareattualità delle tematiche affrontate. Lampedusa, ad esempio, filmata dachi haavuto la vita salva grazie a quest’isola.

E poiil lavoro in Africa, alle prese con laglobalizzazione e “l’intraprendenza” cinese. Ma anche in Italia, con unfilmpensato e girato a Trieste sulla condizione degli ambulanti africani,all’interno di una serata dedicata al tema dello sfruttamentolavorativo edella tratta di esseri umani. Si racconteranno le attività di contrastoalfenomeno, portate avanti dalla RegioneFriuliVenezia Giulia insieme alle Caritas di Udine e Pordenone ealComitato per i diritti civili delle prostitute.

Oancora la primavera araba, con una prima cronaca intempo reale della rivoluzione.

Diverse prospettiveche si incrociano, dunque, perfavorire l’incontro e il confronto tra le culture. Emblematico iltitolo delfilm triestino, titolo che richiama, neanche a farlo apposta, il sensodell’iniziativa: guardando “con gli occhi dell’altro” la prospettivacambia, siimpara a conoscersi, a sospendere i pregiudizi e a convivere.

Il programma completo sul sito di CINEMAZERO

Sotto il depliant in pdf (393 kb)

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