Gli ordigni nucleari sono illegali

Entra in vigore il Trattato di proibizione

25 Ottobre 2020
Gliordigni nucleari sono illegali
Entra in vigore il Trattato diproibizione
25 Ottobre 2020


Raggiunte negli ultimi giorni le 50 ratifiche grazie ad Honduras,Giamaica e Nauru: il Trattato rende illegale per i paesi che lo firmanopermettere qualsiasi violazione nella loro giurisdizione e rafforza laposizione internazionale contro le armi nucleari perché si tratta delprimo strumento legale che le vieta esplicitamente.

Il TPNW entrerà in vigore il 22 gennaio 2021 e impedirà specificamentel'uso, lo sviluppo, i test, la produzione, la fabbricazione,l'acquisizione, il possesso, l'immagazzinamento, il trasferimento, laricezione, la minaccia di usare, lo stazionamento, l'installazione o ildispiegamento di armi nucleari.
Proprio in occasione della 75ª Giornata delle Nazioni Unite, che segnal’inizio della Settimana Internazionale per il Disarmo, una importantee storica notizia ha rallegrato la comunità internazionale per ilcontrollo degli armamenti e per la pace. Con il deposito della ratificadell’Honduras si sono infatti raggiunte 50 adesione al Trattato diProibizione delle armi nucleari (TPNW) che così entrerà in vigore tra90 giorni, il 22 gennaio 2021. Una tappa cruciale per la normainternazionale che ha l’obiettivo di mettere le armi nucleari fuorilegge fortemente voluta dalla società civile internazionale a seguitodi una forte “iniziativa umanitaria” (sostenuta da molti Paesi edorganizzazioni, tra cui la Croce Rossa Internazionale) e ottenuta conil voto alle Nazioni Unite del luglio 2017.
Oggi dunque si concretizza un nuovo passo verso la totale eliminazionedalla faccia della terra delle armi più distruttive mai costruitedall’umanità: con la cinquantesima ratifica e la conseguente l’entratain vigore il il Trattato TPNW diventa infatti la prima leggeinternazionale vincolante, per chi ha firmato e ratificato, controquesti sistemi d’arma. La Rete Italiana Pace e Disarmo e Senzatomica(membri italiani della International Campaign to Abolish NuclearWeapons) si rallegrano e gioiscono per il risultato ottenuto anchegrazie allo sforzo della società civile italiana e internazionale e siimpegneranno fin da subito affinché il numero degli Stati aderenti alTrattato possa aumentare, a partire dall’Italia.
Siamo emozionati e felici non soloper il risultato ottenuto - commenta Lisa Clark, co-presidentedell’International Peace Bureau e coordinatrice delle iniziative didisarmo nucleare per la Rete Italiana Pace e Disarmo - ma anche che la cinquantesima ratificaarrivi proprio nell’anniversario della firma dello Statuto dell ONU, 75anni fa. La campagna globale che ha portato all'approvazione del TPNW èstata portata avanti nello spirito di quello Statuto, con il desideriodi restituire democraticità alla suprema istituzione mondiale”.
“Parafrasando Beatrice Fihn (direttrice esecutiva di ICAN, la Campagnaper il Trattato che ha ricevuto il premio Nobel per la Pace nel 2017)si può certamente dire che il nostro lavoro non è finito - aggiungeDaniele Santi, presidente di Senzatomica - La nostra campagna siimpegnerà ancora di più al fianco di ICAN e di RIPD per far crescereulteriormente la rete di solidarietà di azioni che, con i giovani inprima linea, incoraggi l’Italia a stare dalla parte giusta dellastoria. A tal fine è in cantiere una versione aggiornata della nostramostra che speriamo possa essere inaugurata nel 2021”.
Gli sforzi di Rete Italiana Pace e Disarmo, Senzatomica e di tutta lasocietà civile italiana per il disarmo nucleare si concentreranno inparticolare sul rafforzamento della mobilitazione “Italia, ripensaci”che già dal 2017 punta a far cambiare idea a Governo e politicaitaliani finora rimasti al fuori, per scelta, da questo percorso didisarmo nucleare. Riteniamo che l’Italia dovrebbe liberarsi dallepressioni ed indicazioni provenienti dalla Nato e dagli Stati Uniti,che mirano a tenerla sotto il loro ombrello nucleare. Va ricordatoinfatti che nel nostro Paese sono presenti circa 50 testate nuclearistatunitensi (nelle basi di Ghedi ed Aviano) e che la motivazioneevocata contro la partecipazione al percorso del TPWN risiederebbe inun fantomatico indebolimento e non coerenza col Trattato di NonProliferazione nucleare firmato anche dall’Italia decenni fa. Alcontrario questo nuovo Trattato voluto dalla società civileinternazionale rafforza i principi di disarmo già presenti nel TNP(Articolo VI) e mai completamente realizzati. Pensiamo che sia chiarocome l’indebolimento dei percorsi di disarmo nucleare non provengacerto da una norma che mette questi ordigni fuori legge, ma siaminacciato soprattutto dall’ammodernamento degli arsenali nucleari chetutte le potenze stanno mettendo in atto e che coinvolgerà anche lebombe presenti in Italia.
Una situazione rigettata dalla maggioranza della popolazione italianache, come mostra una serie di recenti sondaggi, ha confermato unevidente e continuato rifiuto delle armi nucleari: nell’ultima indaginedi metà 2019 ben il 70% dei cittadini italiani si è detto favorevoleall’adesione al Trattato TPNW (con solo il 16% contrario) mentre il 60%ritiene che si dovrebbero eliminare dal nostro territorio le testatenucleari statunitensi (solamente il 21% concorda con il mantenerle inItalia). Facciamo appello dunque a tutte le forze politiche e a tutti icittadini e cittadine che hanno a cuore il futuro dell’umanità:l’Italia cambi la propria posizione e contribuisca a rendere obsolete einaccettabili le armi nucleari, riconvertendo le ingenti somme che ognianno vengono spese per costruirle e mantenerle ad usi più utili perl’umanità come il contrasto al cambiamento climatico, alla pandemia,alla povertà.
Alcune note e informazioni sul Trattato TPNW e sulla sua entrata invigore.

Punti chiave di questo risultatostorico
  • Anche gli Stati che si sono rifiutati di aderire al TPNW sarannocoinvolti dalla sua entrata in vigore.
  • I precedenti trattati di disarmo hanno portato a un cambiamentodi comportamento anche nei Paesi che si sono rifiutati di aderire.
  • C'è una nuova realtà nel disarmo internazionale, ed è un mondodove le armi nucleari sono vietate.
  • Decenni di attivismo hanno raggiunto quello che molti dicevanofosse impossibile: le armi nucleari sono vietate. La democrazia hatrionfato, la stragrande maggioranza delle persone nel mondo sostieneil TPNW.
  • Ora aderiranno altri Stati, come è successo con l'entrata invigore di ogni altro Trattato di questo tipo

Cosa cambierà
Ci sono diversi modi in cui tutti gli Stati saranno interessati neimesi ed eventualmente negli anni successivi all'entrata in vigore, nonsolo quelli che hanno ratificato il Trattato. L'attivismo è la chiaveper far progredire questi impatti.

Cosa diventa illegale esattamente?
Il Trattato TPNW proibisce specificamente l'uso, lo sviluppo, i test,la produzione, la produzione, la fabbricazione, l'acquisizione, ilpossesso, il possesso, l'immagazzinamento, il trasferimento, laricezione, la minaccia di usare, lo stazionamento, l'installazione o ildispiegamento di armi nucleari. Il Trattato rende illegale per i paesiche lo firmano permettere qualsiasi violazione nella loro giurisdizioneo assistere, incoraggiare o indurre qualcuno ad impegnarsi in una diqueste attività. Il Trattato rafforza la norma contro le armi nuclearicome primo strumento legale per vietarle.
Per ulteriori informazioni sulle implicazioni legali, leggere il documento informativodi ICAN.

Impatto sulle alleanze militari
Gli Stati che non sono parte di alleanze militari con gli Statifirmatari possono essere interessati dall'entrata in vigore del TPNW segli Stati firmatari sono tenuti a modificare la loro cooperazione congli Stati dotati di armi nucleari e con quelli alleati a causa dei loroobblighi derivanti dal trattato. Ad esempio, mentre i membri della NATOpossono aderire senza problemi al TPNW per essere in regola una voltaentrato in vigore questi Stati dovranno rinunciare all'uso di arminucleari per loro conto.

Impatto sulla produzione e sull’uso
Gli ultimi decenni insegnano che con l'entrata in vigore di altriTrattati di proibizione di armamenti la produzione di armi vietate tragli Stati che ne fanno parte e gli Stati che non ne fanno parte èpraticamente cessata. Ad esempio aziende statunitensi che produconomunizioni a grappolo negli Stati Uniti hanno cessato la produzione daquando è entrato in vigore, nonostante gli Stati Uniti non ne sianoparte.
Lo stesso avviene per quanto riguarda uso e trasferimento: dopol'entrata in vigore del Trattato sulle mine anti-persona i circa 34Stati che hanno esportato mine terrestri hanno cessato tutti itrasferimenti  (nonostante non abbiano aderito al Trattato). GliStati Uniti hanno modificato la loro posizione sulle mine terrestri esulle munizioni a grappolo dopo l'entrata in vigore di questi trattati.
L'entrata in vigore di precedenti divieti su specifiche armi (adesempio per quanto riguarda le mine antipersona o le munizioni agrappolo) ha portato a cambiamenti concreti ed evidente anche nellaproduzione, nelle politiche di utilizzo e nel trasferimento di questearmi anche nell’ambito di Stati non partecipanti a tali normeinternazionali. Ciò avverrà anche per il TPNW inquinato alcune aziendehanno già iniziato ad adeguarsi a questo nuovo panorama giuridico.

Cosa significa questo per gli istitutifinanziari?
Poiché l'assistenza è proibita dal Trattato, per molti Stati ciòsignificherà come in altri casi che il finanziamento o l'investimentonella produzione di armi nucleari venga considerato una violazione. Gliistituti finanziari spesso scelgono di non investire in "attività suarmi controverse”, che sono tipicamente armi proibite dal dirittointernazionale. L'entrata in vigore del TPNW colloca chiaramente learmi nucleari in questa categoria e probabilmente innescherà ulterioridisinvestimenti. Inoltre, gli Stati parte possono impartire direttivealle istituzioni finanziarie sotto la loro giurisdizione per lacessione da parte di società che producono l'arma proibita in Stati nonparte. In previsione dell'entrata in vigore del TPNW, alcuneistituzioni finanziarie, tra cui ABP, uno dei cinque maggiori fondipensione del mondo, hanno già deciso di non investire più in produttoridi armi nucleari.

Pressione internazionale
Gli Stati parte di questo Trattato TPNW avranno ora l'obbligo disollecitare altri Stati ad aderire e dovranno lavorare perl'universalizzazione del Trattato. Ciò significa che non solo icittadini, ma anche la pressione dei pari da parte di altri Governiaumenterà nel tempo, durante le visite di Stato, nelle discussionibilaterali e multilaterali, in una vasta gamma di diversi organi delleNazioni Unite e di altre organizzazioni internazionali, in altri organie incontri di Trattati, ecc. Anche a causa di questa crescentepressione politica e normativa, i Paesi che si oppongono a un Trattatoal momento della sua adozione hanno aderito a norme internazionali dopola loro entrata in vigore. Dato il grande sostegno pubblico al TPNW inmolti paesi che non vi hanno ancora aderito (79% degli australiani, 79%degli svedesi, 78% dei norvegesi, 75% dei giapponesi, 84% deifinlandesi, 70% degli italiani, 68% dei
tedeschi, 67% dei francesi, 64% dei belgi e 64,7% degli americani)anche questi Paesi potrebbero seguirne l’esempio.

C'è un percorsoverso un mondo libero dalle armi nucleari, e l'entrata in vigore delTrattato di Proibizione delle armi nucleari è la prossima importantepietra miliare di questo cammino. Tra 90 giorni le armi nuclearisaranno per sempre illegali. Che si tratti di porre fine a contratti oadottare nuove politiche, tutti hanno l'opportunità di essere dallaparte giusta della storia.

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