IL 26 NOVEMBRE IN PIAZZA PER L’ACQUA. I BENI COMUNI E LA DEMOCRAZIA

per il rispetto dell'esito referendario, per un'uscita alternativa dalla crisi

Roma sabato 26 novembre 2011
IL 26 NOVEMBRE INPIAZZA PER L’ACQUA. I BENI COMUNI E LA DEMOCRAZIA

PER IL RISPETTO DELL'ESITOREFERENDARIO, PER UN'USCITA ALTERNATIVA DALLA CRISI


Il 12 e 13 giugno scorsi la maggioranza assoluta del popoloitaliano ha votato per l’uscita dell’acqua dalle logiche dimercato, per la sua affermazione come bene comune e diritto umanouniversale e per una gestione pubblica e partecipativa del servizioidrico.

Un voto netto e chiaro, con il quale 27 milioni di donnee uomini, per la prima volta dopo decenni, hanno ripreso fiducia nellapartecipazione attiva alla vita politica del nostro paese e hannoindicato un’inversione di rotta rispetto all’idea del mercato comeunico regolatore sociale.

Ad oggi nulla di quanto deciso ha trovato alcuna attuazione:la legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acquacontinua a giacere nei cassetti delle commissioni parlamentari, glienti locali - ad eccezione del Comune di Napoli - proseguono lagestione dei servizi idrici attraverso S.p.A. e nessun gestore ha toltoi profitti dalla tariffa.

Non solo. Con l’alibi della crisi e dei diktat dellaBanca Centrale Europea, il Governo ha rilanciato, attraverso l’art. 4della manovra estiva, una nuova stagione di privatizzazioni dei servizipubblici locali, addirittura riproponendo il famigerato”Decreto Ronchi”abrogato dal referendum.
Governo e Confindustria, poteri finanziari e lobbies territoriali,resisi conto che il popolo ha votato contro di loro, hannosemplicemente deciso di abolire il popolo, producendo una nuova egigantesca espropriazione di democrazia.

IL RISULTATO REFERENDARIO DEVEESSERE RISPETTATO
E TROVARE IMMEDIATA APPLICAZIONE


Per questo, il movimento per l’acqua si prepara a lanciare lacampagna nazionale “Obbedienza civile”, ovvero una campagnache, obbedendo al mandato del popolo italiano, produrrà in tutti iterritori e con tutti i cittadini percorsi auto organizzati ecollettivi di riduzione delle tariffe dell’acqua, secondo quantostabilito dal voto referendario.

Quello che avviene per l’acqua è solo il paradigma di unoscenario più ampio dentro il quale si colloca la crisi globale. Unsistema insostenibile è giunto al capolinea. I poteri forti invece diprenderne atto invertendo la rotta, ne hanno deciso la prosecuzione,attraverso la continua restrizione del ruolo del pubblico a colpi dinecessità imposte dalla riduzione del debito e dai patti di stabilità,la consegna dei beni comuni al mercato, tra cui la conoscenza e lacultura, lo smantellamento dei diritti del lavoro anche attraversol'art. 8 della manovra estiva, la precarizzazione dell’intera società ela conseguente riduzione degli spazi di democrazia.

Indietro non si torna. Dalla crisi non si esce se noncambiando sistema, per vedere garantiti: il benessere sociale, latutela dei beni comuni e dell’ambiente, la fine della precarietà dellavoro e della vita delle persone, un futuro dignitoso e cooperativoper le nuove generazioni.

Un altro modello di società è necessario per l’intero pianeta.Insieme proveremo a costruirlo anche nei prossimi appuntamentiinternazionali, come la conferenza sui cambiamenti climatici di Durbandi fine novembre e a Marsiglia nel Forum Alternativo Mondialedell'acqua a Marzo 2012.

Siamo vicini ai popoli che subiscono violenze, ingiustizie evengono privati del diritto all’acqua come in Palestina, dicui ricorre il 26 novembre la Giornata internazionale di solidarietàproclamata dall’Assemblea della Nazioni Unite.

Per tutti questi motivi il popolodell’acqua tornerà in piazza il prossimo 26 novembre
e invita tutte e tutti a costruire una grande e partecipatamanifestazione nazionale.


Vogliamo che sia il luogo di tutte e di tutti, da quil’invito a costruirlo insieme, come sempre è stata l’esperienza delmovimento per l’acqua. Un movimento che ha sempre praticato laradicalità nei contenuti e la massima inclusione, con modalitàcondivise, allegre, pacifiche e determinate nelle forme dimobilitazione, considerando le une inseparabili dalle altre.
Per questo, nel prepararci a costruire l’appuntamento con la massimainclusione possibile, altrettanto francamente dichiariamoindesiderabile la presenza di chi non intenda rispettare il modo diesprimersi di questa ricchissima esperienza.

Vogliamo costruire una giornata in cui siano le donne e gli uominidi questo paese a riprendersi la piazza e la democrazia, invitando adessere presenti tutte e tutti quelli che condividono questi contenuti ele nostre forme di mobilitazione, portando le energie migliori di unasocietà in movimento, che, tra la Borsa e la Vita, ha scelto la Vita.

E un futuro diverso per tutte e tutti.

Promuove: Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

Aderiscono (in via di aggiornamento): Alternativ@Mente, AssociazioneAltramente, Coordinamento Lavoratori Autoconvocati, Italia NostraCastelli Romani, Osservatorio Europa,

Sostengono(in via di aggiornamento): Comunisti Sinistra Popolare, Laboratoriopolitico-culturale Alternativa


Perinfo e adesioni scrivere a segreteria@acquabenecomune.org

Perscaricare l'appello allamanifestazione nazionale in pdf

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