Il gioco d’azzardo, microcosmo del macrocosmo finanziario

Emergenza “Disperazione”

a cura di Daniela Russo, medico delle dipendenze
Nel nostro cervello esiste un meccanismo che regola il comportamentoumano finalizzandolo allo scopo di ottenere gratificazione.
E’ grazie ad esso che facciamofigli e li alleviamo, che ogni giorno ci nutriamo, che affrontiamo iltraffico e tolleriamo otto ore di ufficio per ottenere uno stipendio,che studiamo esame dopo esame per un titolo di studio, che sudiamo e cialleniamo per una gara sportiva o pratichiamo un hobby…che amiamo esiamo amati.
E’ un meccanismo delicato,che  tende ad andare sotto stress e ad ammalarsi di una malattiache gli esperti chiamano “addiction” o compulsione.
E’ a causa di questapatologia che il cibo diventa droga fino a sformare i nostri corpi, cheil lavoro ed il denaro diventano lo scopo e non un mezzo, che l’amorediventa ossessione, che le cosiddette droghe divengono il centrodell’esistenza risucchiandola come un buco nero.
….Che l’avere sostituisce l’essere.
In tutte le correnti spiritualiviene posto l’accento sulla necessità di staccarsi dai beni materiali ele pratiche ascetiche richiedono privazioni e digiuni.
Meno di un secolo fa, la praticadel digiuno rituale era una prassi condivisa periodicamente da migliaiadi persone; era una forma di ginnastica mentale che allenava, attraverola rinuncia, a fortificarsi contro la tentazione e l’ingordigia, unasorta di vaccinazione collettiva contro la compulsione.
L’invito ad essere caritatevoliera un meccanismo aggiuntivo, di rinforzo ad un attitudine cheescludesse il ritiro autistico ed implosivo sui propri bisogni.
Poi il benessere e lo svilupposenza freni dell’attuale modello individualistico, oltre a modificaregli assetti sociali, per cui oggi per famiglia si intende una o duepersone di media, con tutte le conseguenze che conosciamo sullagestione dell’infanzia, della malattia e della vecchiaia, hanno fattosaltare il concetto stesso di rinuncia e con esso del limite.  
Ed ecco che un sistema che avevaretto duemila anni di evoluzione, guidando dalla culla alla tomba inostri antenati, e che continua ancora a funzionare nell’alberoevolutivo fin sotto la specie umana, oggi è completamente incapace agovernare le nostre condotte e stiamo rischiando di segare il ramostesso su cui siamo seduti come specie.
Comportamenti sfrenati sonosempre esistiti nella storia, hanno alimentato le cronache, i libri distoria e le produzioni artistiche, ma venivano sanciti come sbagliatise non folli, non erano la regola come avviene oggi.
Eserciti di pedagoghi sono oggischierati ad insegnare ai nuovi genitori che amare significa saperanche “dire di no” e che la sana frustrazione (quando non è frutto,cioè, di scatti di nervi e depressioni coniugali) irrobustisce ilcarattere.
Così è successo che sui nostricervelli, non più avvezzi alla pratica della rinuncia, si è innestatasenza ostacolo alcuno la cultura consumistica, trasformandoci dacittadini di una democrazia, dove ai doveri corrispondevano deidiritti, in un popolo di schiavi in balia dei propri bisogni, ignari dei doveri e dimentichi dei propri diritti.
E mentre le nostre vite siriempivano di cose, le ore di lavoro aumentavano, il tempo per lerelazioni umane diminuiva, e le nostre vite diventavano sempre piùtristi e vuote a vantaggio delle industrie farmaceutiche, dei bar e delle mafie che fornivano droghe.
E mentre avveniva la metamorfosi,ad un livello pìù alto, l’economia si staccava dal lavoro umano e conlo stesso meccanismo compulsivo che guidava il popolo dei consumatori,i soldi cominciavano a produrre soldi.
E’così che la Finanza, sorella evoluta dellamafia è diventata una sorta di piovra che si alimenta voracemente deldenaro proveniente dalle tasche dei risparmiatori, che compra tutto evende tutto, senza altro scopo che quello di  riprodurre edincrementare se stessa.  
Dentro la morsa dei suoitentacoli vengono stritolati uomini e popoli, svaniscono foreste,scoppiano guerre.
E più mangia e più ha  fame….e affama.  
Gli Stati vendono alla finanza iloro titoli e chiedono ai mercati (nome in codice della finanza) lacredibilità che hanno perso agli occhi degli elettori e fanno digiunarei loro sudditi per alimentare la Bestia.  
E così che nelle grandi bische diWall-Street e delle altre Borse internazionali vengono mangiati inpoche ore milioni di euro e con essi posti di lavoro e il futuro diun’intera generazione.
Le transazioni avvengono avelocità folli. Pochi millesimi di secondo fanno la differenza tra unasplendida pensione e la bancarotta.
La compulsione corre suicavi, ormai sono i computer che alimentano gli scambi “compro- vendo-compro -vendo- compro-vendo”
….gratta e vinci – tris e vinci- gioca e vinci- gioca….  
L’ultima evoluzione dellapatologia è stata quella di riprodurre a portata proletaria la malattia finanziaria: contagiarecon lo stesso virus la gente comune.
Così, in mancanza di lavoro(causa le delocalizzazioni che la fame della Bestia aveva richiesto),viene insegnato che il denaro produce denaro, che la scommessa è ilsale della vita, che chi non rischia non rosica.  
Tutte le armi psicologiche imparatenegli anni del Consumismo ora sono a disposizione della grandeindustria del Gioco d’Azzardo (la seconda per fatturato dopo quelladelle armi e con essa  le uniche industrie che non hanno ancorarisentito della Crisi) che congratta e vinci, lotterie istantanee, slot machine, giochi on line,ha invaso ogni angolo e recesso della nostra vita trasformando il mondoin una grossa bisca a cielo aperto.
………perché la Bestia ha bisogno anche degli ultimi spiccioli rimastinelle nostre tasche e soprattutto di renderci tutti simili ad essa,poiché, come tutti i sistemi totalitari, ha bisogno dell’omologazione.
Ma chi fermerà la Bestia?
Come sanno tutti coloro checurano o soffrono di dipendenza, l’unica cura per chi ha sviluppato unacompulsione è l’astinenza tout court, supportata dai farmaci, dalsostegno di amici, familiari, terapeuti e da amministatori di sostegno,nel caso dei giocatori.  Nessuno si illude più di poter fumarequalche sigaretta ogni tanto, nessuno più parla di eroina controllata.

E allora cosa significa Gioco responsabile? Cosa significa guadagnare la fiducia dei mercati?
Chi toglierà alla Finanza la suadroga: i nostri risparmi? 
Assunta Daniela Russo

A seguire la sua riflessione piùarticolata in pdf (42 kb)


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