Illegittima l'ordinanza "antibivacco" del Comune di Trieste

Il Tar FVG accoglie il ricorso dell'ASGI

La sentenza del 9 dicembre 2016
Illegittimal'ordinanza "antibivacco" del Comune di Trieste
Il Tar FVG accoglie il ricorsodell'ASGI
La sentenza del 9 dicembre 2016


Il Tar ha accolto il ricorso evidenziando la “carenza di potere delSindaco di emanare ordinanze finalizzate ad ovviare alle situazioni discadimento della qualità urbana” con la conseguenza che le sanzionicomminate perdono efficacia. Soddisfazione dell’ ASGI che ha promossol’azione con i suoi avvocati  presenti sul territorio.

Le ordinanze utilizzatedall’amministrazione possono essere usate solo quando vi è la necessitàdi intervenire urgentemente con misure eccezionali e imprevedibili dicarattere “provvisorio”, non fronteggiabili con gli “ordinari” mezziprevisti dall’ordinamento giuridico” afferma Dora Zappia,avvocato e referente regionale ASGI che, assieme agli avvocati Stefania Bearzi, Caterina Bove e Alessandra Fantin,  ha difeso uncittadino contro l’ordinanza del comunedi Trieste cd “anti-bivacco”  davanti al TribunaleAmministrativo Regionale (TAR) per il Friuli Venezia Giulia.

ASGI ha promosso l’azione con i suoi avvocati soci presenti sulterritorio sostenendo nel ricorso che le ordinanze utilizzatedall’amministrazione possono essere usate solo quando vi è la necessitàdi intervenire urgentemente con misure eccezionali e imprevedibili dicarattere “provvisorio”, non fronteggiabili con gli “ordinari” mezziprevisti dall’ordinamento giuridico

La difesa ha inoltre sostenuto che non si possono adottare ordinanzeche vanno a colpire soggetti in stato di bisogno e di totale indigenza.Soggetti che invece di essere tutelati con politiche di prevenzione etutela dei soggetti deboli, rischiano di essere ulteriormentesanzionati, in ragione della povertà che li costringe a sostare perstrada.

Lo stesso Ministero dell’Interno ha evidenziato come nell’istruttoriaprecedente all’emanazione dell’ordinanza aveva indicato alcunecriticità che non sono state recepite dall’Amministrazione Comunale.
“Auspichiamo che il Comune di Trieste abbandoni la produzione diordinanze illegittime che producono disagio sociale e rallentano ilcorretto funzionamento della pubblica amministrazione, con dispendio dirisorse pubbliche e sovraccarico di spese a carico del contribuente erafforzi invece la sua doverosa azione di prevenzione verso le fascepiù povere della popolazione.” conclude l’avv. Zappia.

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