Immigrazione - “18 anni in…Comune", più opportunità a seconde generazioni di diventare italiani

dal sito Anci.it - Associazione nazionale Comuni italiani

Iniziativa promossa con Save the Children e Rete G2 - Seconde Generazioni

“Con questa iniziativa vogliamo dare un’opportunità in più alle secondegenerazioni che al compimento del diciottesimo anno di età possono, giànell’attuale sistema normativo, diventare a tutti gli effetti cittadiniitaliani”. Lo afferma il presidente dell’Anci Graziano Delrio presentandola campagna “18 anni … in Comune!”, promossa dall’Associazione con Savethe Children e Rete G2 - Seconde Generazioni, per sollecitare ilmaggior numero di Sindaci ad informare tempestivamente i minori nati inItalia da genitori stranieri sulle modalità di acquisizione dellacittadinanza al compimento della maggiore età.
Il sindacodi Reggio Emilia ha sottolineato che la campagna sposata dall’Ancinasce “dalle positive iniziative già avviate dal mio Comune come da diversialtri Comuni italiani’’. “Cerchiamo di dare ascolto ai ragazzi che alcompimento dei 18 anni di età hanno dimenticato di presentare ladomanda di cittadinanza e si sono poi trovati alle prese con una vera epropria ‘odissea’ burocratica per diventare italiani”, ha spiegatoDelrio.
“Comeassociazione siamo favorevoli ad una diversa fruizione dei diritti dicittadinanza per le seconde generazioni, come avviene in molti Paesieuropei”, ha aggiunto accennando alle due proposte di legge appoggiatedall’Anci per la riforma della legge sulla cittadinanza e sul dirittodi voto agli immigrati. Per questo “crediamo che l’acquisto dellacittadinanza, e con essa della completa titolarità di diritti e doveri,costituisca un passaggio chiave nel percorso verso la pienaintegrazione”, ha concluso il presidente Anci.
Argomentazioni analoghe sono arrivatedal sindaco di Padova Flavio Zanonato, che, oltre adessere vicepresidente Anci, ricopre la delega all’immigrazione e allasicurezza urbana.
‘’I ragazzinati da genitori stranieri che vivono la loro infanzia e adolescenza inItalia, contribuiranno in maniera significativa a definire il livello ela qualità futuri del capitale umano della nostra comunità nazionale’’,ha detto il sindaco di Padova. “Intanto però questi ragazzi, quandocompiono 18 anni, vivono una sorta di paradosso: sono cresciuti in unacomunità che non li riconosce di diritto e hanno nel frattempo perso icontatti con la loro comunità di provenienza”, ha osservato il delegatoAnci. Tutto questo per Zanonato crea una situazione “potenzialmenteingiusta e dalle forti implicazioni sociali”. Per questo serve unacampagna informativa che aiuti le amministrazioni locali a capire che“con i ragazzi nati in Italia conviene avere un rapporto costruttivoche favorisca la vera integrazione, non solo di fatto, ma anche didiritto”, ha detto il vicepresidente ANCI.
Secondo SaveThe Children sono circa 15.000 i ragazzi e le ragazze tra i 17 e i 18anni, nati in Italia e di origine straniera, che secondo l’attualenormativa, possono diventare italiani se, oltre a essere statiregistrati all’anagrafe, hanno risieduto legalmente in Italia fino allamaggiore età e senza interruzioni. Ma per farlo devono presentare unarichiesta al Comune di residenza entro il diciannovesimo anno di età.Tuttavia gran parte di loro non è a conoscenza del fatto che per faredomanda hanno solo un anno di tempo a partire dalla maggiore età.
Da qui la necessità di una campagna informativache si rivolge ai giovani di origine straniera prossimi allamaggiore età, per informarli, attraverso una lettera inviata daisindaci, della possibilità di esercitare il loro diritto a diventarecittadini. Inoltre grazie alla guida online "18 anni....in Comune!",realizzata da ANCI, Save the Children e Rete G2 – Seconde Generazioni escaricabile sul sito dell’ANCI, i ragazzi e le ragazze potrannoaccedere alle informazioni relative al significato della cittadinanza ealle modalità per acquisirla, rivolgendosi direttamente al loro Comunedi residenza. Gli interventi di RaffaelaMilanoEzequielIurcovichPaula Baudet Vivanco.


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