In corteo verso il CIE di Gradisca

Perché non riapra mai più

Gradisca d'Isonzo, sabato 16 novembre, ore 14:30
16Novembre - In corteo verso il CIE di Gradisca perché non riapra mai più
Appello della Rete FVG contro i CIEper un corteo il 16 Novembre a Gradisca d’Isonzo
Piazza di Gradisca d'Isonzo, sabato 16 novembre 2013, ore 14:30


Una fortezza come il CIE è intollerabile.
Dieci anni di denunce, inchieste, attivismo, interrogazioni, rapportidi ogni tipo hanno reso evidente, se potevano esserci dubbi, che sitratta di un luogo di tortura e ingiustizia oltre ogni immaginazione.

Un luogo di totale assenza di diritti che non è possibile tollerare inalcun modo.

Ora il CIE di Gradisca subisce una battuta di arresto, grazieall’ennesima rivolta dei migranti che ne hanno messo in ginocchio lacapacità operativa bruciandolo e distruggendolo dall’interno.
Il CIE è ingestibile ora – o, meglio, lo sono i migranti che siribellano alla privazione della libertà – e Prefettura e Viminale hannooptato per svuotarlo, spostando o espellendo i migranti rimasti.

È un segno importante, la vittoria dei conflitti materiali contro laBossi-Fini, la clandestinità e i suoi apparati praticati in primo luogoda coloro che ne sono vittime.
Chi sta fuori del CIE ma dentro un’idea di mondo aperto e globale, dovei diritti e la libertà degli esseri umani non possono dipendere dallacasualità della nascita, non può e non vuole essere da meno.
Non è chiaro se il CIE, come pare probabile, subirà in realtà unriammodernamento e una (impossibile) “umanizzazione”: questa ipotesinon deve avere il minimo spazio e deve invece affermarsi senza alcunariserva la decisione per cui il CIE non riapra mai più.
Come per tutti i CIE e la Bossi-Fini c’è una sola opzione possibile:chiusura e cancellazione.

È il momento in cui le posizioni espresse da tutte le istituzionilocali, dalla Regione al Comune di Gradisca, devono divenire realtàconcreta.

A Trieste, nel 1998 fu chiuso il primo CPT in seguito a unamobilitazione ampia, determinata e radicale.

Il 16 Novembre, troviamocitutti alle ore 14.30 in piazza aGradisca per partire in corteo verso il CIE e chiuderedefinitivamente anche questo, perché non c’è alternativa possibile.

Rete FVG contro i CIE




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