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Evento
L'ho salvato anch'io
Passeggiata sul lago di Cavazzo e dei tre Comuni
Cavazzo domenica 30 giugno, ore 14:30
AMBIENTE
L'ho salvatoanch'io
Passeggiata sul lago di Cavazzo e deitre Comuni
Cavazzo, domenica 30 giugno, ore 14:30
Il lago di Cavazzo o dei Tre Comuni, il più grande della nostraregione, ti chiede di partecipare, affifinchè anche tu possa dire “sì,io c’ero. L’ho salvato anch’io!!!”... per amarlo, per salvarlo, perrinaturizzarlo, per valorizzarlo.
Punto di raccolta
: riva OVESTdel lago
Percorso
: lungo la riva ESTsino al centro visite dell’orto botanico(In caso di cattivo tempo l’incontro si svolgerà al coperto. Ilpercorso … sotto l’ombrello!)
Per adesioni e info
:
fadadini@libero.it
cell. 348 7841155 - 335 6371500 - 349 4012776
PER:
Il ritiro defi nitivo del progetto Edipower di pompaggio
Una legge regionale speciale per il LAGO DEL FRIULI, che ne hadiritto per le malefatte subite (centrale idroelettrica, eleodotto,autostrada), per la rinaturalizzazione e valorizzazione sua e del suocomprensorio, partendo dall’eliminazione dello scarico della centralenel suo bacino, e convogliandolo in condotta al canale di scarico neltorrente Leale, chiamando Enel, Edipower, Siot, Autostrade, chearricchendosi hanno danneggiato, il lago e la sua valle, a contribuirefinanziariamente.
Un’altra passeggiata sul lago, il
L
A
G
O
del Friuli.
Perchè?
Perché nella vicenda lago-Edipower - (Consorzio Ledra Tagliamento) sonosorti nuovi scenari che danno più forza alle richieste:
del ritiro definitivo dell’infausto progetto Edipower dipompaggio enon di soli 3 anni come annunciato da Edipower in un equivococomunicato,
di una legge regionale speciale mirata alla completarinaturalizzazione e valorizzazione del lago
Nuovi scenari che rendono possibilepassare dalla mera “difesa” del lago all’offensiva per rinaturalizzarloe valorizzarlo.
Nuovi scenari che rafforzano la rivendicazione dei “diritti” dellepopolazioni del lago, che non accettano “compensazioni” a fronte dellasua defi nitiva distruzione, che lo vedrebbe trasformarsi in paludeentro 110 anni a causa dell’apporto di fango dalla centrale, comerisulta sia dalla perizia dell’ing. Garzon che dallo studio dell’ing.Franzil.
Coloro che hanno espresso parere favorevole al progetto Edipower dipompaggio dovrebbero avere la dignità di revocare le frettolose edimprudenti deliberazioni.
Già, i diritti. I diritti sorgono da fatti e circostanze. Tali fatti ecircostanze, che la fanno largamente creditrice, sono per la Val delLago le rovinose maxi opere imposte e subite, che si chiamano centraledi Somplago, scarico della stessa nel lago, oleodotto con annessastazione di pompaggio, autostrada.
I“diritti” vanno esercitati. Nel caso della Val del Lago esercitarlisignifi ca: abbandono defi nitivo del progetto di pompaggio, leggeregionale speciale per il lago e la sua valle, dire agli azionisti diEdipower lombardi, piemontesi,liguri,emiliani, trentini e sudtirolesidi fare il pompaggio nei loro laghi, ben più grandi, non nel nostro,dire alla nostra Regione di prendere esempio dalla vicina Austria, dovei laghi sono ben curati e fattore preminente dell’industria turistica.
Quello di Cavazzo o dei Tre Comuni è il Lago del Friuli, della nostraregione.
E’ un lago da amare
perché persecoli ha nutrito la gente del posto,che ha combattuto la fame e la carestia con il suo pesce; perchétutt’ora offre una facile e non dispendiosa accessibilità a un serenosvago per tutti; perché è il simbolo di una comunità che lega assiemela montagna con la pianura.
E’ un lago da difendere e da proteggere
perché anche se ormai ferito, è ancora vivo e non può essereconsiderato come uno sterile serbatoio da usare a piacimento perprodurre energia funzionale ad interessi altrui, che ne segnerebbe lamorte.
E’ un lago da rinaturizzare evalorizzare
perché è il più grande lagonaturale della nostra regione, è una risorsa ambientale che inrelazione alle importanti presenze storiche, culturali e naturalilimitrofe, quali sono Venzone, Gemona, la fortezza di Osoppo, la Casadelle Farfalle, il pianoro del monte San Simeone, il forte del MonteFesta, la pieve di Cesclans, la zona del leccio, la riserva dellaghetto di Cornino, il Palâr, il pianoro di Monte Prat, le balzemontuose tra il lago e il fi ume Arzino ecc., vanno a formare ilpatrimonio di una comunità, che appartiene a tutti, e un patrimoniocollettivo non può essere sacrifi cato in cambio di alcunacompensazione.
E’ un lago che ti chiede una cosasemplice, affi nché anche tu possa dire: “Sì, io c’ero. L’ho salvatoanch’io!”
Fai una passeggiata sulle sue rive. Osservalo, chinati sulla superficie dell’acqua, specchiati per riconoscerlo come tuo.
Comprendi la sua complessità.
Così avrai lasciato un piccolo segno, la tua impronta, e lanciato ungrande messaggio affi nché il lago sia consegnato in salute allegenerazioni future.
Perché nella vicenda lago-Edipower - (Consorzio Ledra Tagliamento) sonosorti nuovi scenari che danno più forza alle richieste:
del ritiro defi nitivo dell’infausto progetto Edipower dipompaggio enon di soli 3 anni come annunciato da Edipower in un equivococomunicato,
di una legge regionale speciale mirata alla completarinaturalizzazione e valorizzazione del lago.
A cura di: Comitato difesa e sviluppo del lago - Alesso. ComitatoTulela Acque del Bacino Montano del Tagliamento, via d’Avanzo, 9 -33028 Tolmezzo (UD)
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