LA CORRUZIONE

Le cifre della tassa occulta che impoverisce e inquina il paese

I dati Eurobarometer 2011 presentati da Libera
DAL SITO DI LIBERA

La corruzione nel nostro Paese è un cancro le cui metastasi si sonoallargate in modo generalizzato. Invasivo. Silenzioso. Difficile dadebellare. Che uccide moralmente e fisicamente. Una Tangentopoliinfinita, che cambia aspetto e si rigenera anno dopo anno. Che nonscava soltanto voragini nei bilanci pubblici ma genera un pericolosodeficit di democrazia e devasta l'ambiente in cui viviamo. Lacorruzione è a livelli mastodontici e può crescere ancora, se non sicontrasta in modo netto, senza mediazioni, con volontà politicaconcreta , al di là delle parole. Ma se il costo diretto dellacorruzione, stimato all'incirca in 60 miliardi di euro, è un fardellopesante per i disastrati bilanci dello Stato, ancora più allarmantisono i danni politici, sociali e ambientali: la delegittimazione delleistituzioni e della classe politica, il segnale di degrado del tessutomorale della classe dirigente, l'affermarsi di meccanismi di selezioneche premiano corrotti e corruttori nelle carriere economiche,politiche, burocratiche, il dilagare dell'ecomafia, attraverso fenomenicome i traffici di rifiuti e il ciclo illegale del cemento, che sialimentano quasi sempre anche grazie alla connivenza della cosiddetta"zona grigia", fatta di colletti bianchi, tecnici compiacenti, politicicorrotti.

La corruzione ci ruba il futuro, in tutti i sensi. Una mega tassaocculta che impoverisce il paese sul piano economico, politico,culturale e ambientale. Un male che comporta rischi per la credibilitàdella nostra economia, per la tenuta della nostra immagine all'estero,per gli investimenti nel nostro Paese. E che crea disuguaglianze,massacra le politiche sociali, avvelena l'ambiente, tiene in ostaggiola democrazia.

La corruzione costa ma non tutti pagano allo stesso modo. A farne lespese sono le fasce deboli, i poveri, gli umili, le cooperative socialiche chiudono, gli enti che sono costretti a tagliare sull'assistenza,sulle mense scolastiche e non ce la fanno ad andare avanti. Un cancroche mina quotidianamente il rapporto di fiducia tra cittadini edistituzioni, alimentando un clima diffuso di sospetto. Quando ilpagamento delle tangenti diventa prassi comune per ottenere licenze epermessi, e la risorsa pubblica è risucchiata nei soliti giri dipotere, ciò che viene sacrificato sull'altare dei furbetti di turno èsoprattutto la credibilità dello Stato. Con un doppio rischio: da unalto un'illegalità sdoganata in virtù della sua diffusione, in un climadi generale rassegnazione; dall'altro gli appesantimenti burocratici,la ridondanza di controlli, leggi e leggine che diventano una sorta dipersecuzione dello Stato sui cittadini onesti, messo in atto neltentativo di colpire chi viola le regole.

Quale speranza, quale spinta può avere un Paese, se i suoi abitantisono convinti che solo nelle ruberie si nasconda la chiave del successoe che la legalità sia un inutile "fardello"? Quella che emerge oggi, indefinitiva, non è tanto una corruzione liquida o gelatinosa, comel'hanno definita commentatori e inquirenti per contrapporla a quelladel passato, strutturata intorno all'obolo coatto versato dalle impreseai partiti. È infatti una corruzione ancora "solidamente" regolata,dove però a seconda dei contesti il ruolo di garante del rispetto delle"regole del gioco" è ricoperto da attori diversi: l'alto dirigenteoppure il faccendiere ben introdotto, il "boss dell'ente pubblico" ol'imprenditore dai contatti trasversali, il capofamiglia mafioso o illeader politico a capo di costose macchine clientelari. Collocandosi alcentro delle nuove reti di corruzione, questi soggetti riescono adassicurare che tutto fili liscio, favoriscono l'assorbimento deidissidi interni e creano le condizioni per l'impermeabilità del sistemadella corruzione ad intrusioni esterne.
La "nuova" corruzione presenta poi un altro elemento chiave dicontinuità rispetto a quella svelata all'inizio degli anni Novanta. Èancora una corruzione sistemica, nella quale le condotte, gli stili, lemovenze degli attori coinvolti appaiono incardinati entro copioniprefissati, seguono regole codificate. Appaiono tuttora in vigore -proprio come nelle storie svelate da Mani pulite - norme dicomportamento che facilitano l'identificazione di partner affidabili,emarginano o castigano onesti e dissenzienti, socializzano i nuovientrati, scongiurano pericolose controversie, abbattono i rischi. Comemostrano le conversazioni tra i soggetti coinvolti nelle inchieste, chipartecipa al gioco della corruzione sistemica sa bene a qualiinterlocutori rivolgersi e la loro attendibilità, quali codicilinguistici utilizzare, le percentuali da pagare, i parametri dispartizione delle tangenti o i criteri di rotazione seguiti da impreseo partiti cartellizzati.

Per combattere e vincere questo cancro invasivo bisogna partire dainumeri. Oscuri, inquietanti, drammatici.

Don Ciotti ''Severinoce l'ha messa tutta, in gioco la democrazia'' - Il video su YOUTUBE

Il dossier"Corruzione, le cifre della tassa occulta che impoverisce e inquina ilpaese (pdf zippato - 683,75 kb)




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