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Le riammissioni “informali” non sono possibili perché illegali
Il comunicato di ICS
Trieste, 7 dicembre 2022
Leriammissioni “informali” non sono possibili perché illegali
Il comunicato di ICS
Trieste, 7 dicembre 2022
Le annunciate riammissioni dei cittadini stranieri rintracciatinell’area confinaria tra Italia e Slovenia sono, al di là di ogniconsiderazione etica, operazioni gravemente illegittime per molteragioni giuridiche.
In primo luogo l’Accordo di riammissione tra Italia e Slovenia,risalente al lontanissimo 1996, non è mai stato ratificato con legge diautorizzazione alla ratifica ai sensi dell’art. 80 della Costituzioneitaliana, nonostante abbia una chiara natura politica e ricada pertantotra le ipotesi di cui tale procedura è obbligatoria. Per tale ragione,anche ai sensi dell’art. 46 della Convezione di Vienna sul diritto deitrattati, esso è da considerarsi nullo sul piano giuridico.
In secondo luogo nessuna riammissione può essere “informale” in quanto,in uno Stato di diritto, ogni azione di qualsiasi pubblicaamministrazione, specie se si tratta di una decisione che incide sudiritti fondamentali di una persona, deve consistere in unprovvedimento scritto, motivato e notificato all’interessato che devepoter avere il diritto, sancito dalla Costituzione e dalla Convenzioneeuropea dei diritti dell’Uomo, di contestare la decisione in sedegiudiziaria anche ad azione eseguita.
In terzo luogo nessuno straniero che chiede asilo alla frontieraitaliana o nel territorio può essere semplicemente riammesso inSlovenia come se tale domanda non fosse stata fatta, perché le normeimpongono alle autorità italiane di registrare sempre la domanda diasilo e di attivare la procedura, compresa quella – prevista dalRegolamento Dublino III – per individuare il paese competente adesaminare la domanda di asilo se si hanno fondate ragioni che non sial’Italia.
La riammissione rappresenta pertanto una chiara violazione del dirittodell’Unione Europea in materia di asilo.
Il Governo italiano dovrà quindi chiarire se intende riproporrenuovamente le gravissime illegalità che hanno caratterizzato lacondotta delle autorità italiane nel 2020, anno in cui furonoeffettuate le riammissioni dei richiedenti asilo, poi cessate conripristino della legalità a partire dal gennaio 2021.
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