Lettera ad una professoressa

Incontro di riflessione sulla scuola

Udine, mercoledì 8 novembre, ore 16:45
Letteraad una professoressa
Incontro di riflessione sulla scuola
Liceo Scientifico Marinelli, Via Leonardo da Vinci, 4, Udine
Mercoledì 8 novembre 2017, ore 16:45

A 50 anni dalla pubblicazione della Lettera ad una professoressa di donLorenzo Milani, il CIDI - Centro di Iniziativa Democratica degliInsegnanti - e l'MCE - Movimento di Cooperazione Educativa invitano adun incontro di riflessione.

introduce: Antonella Bruzzo (presidente CidiCarnia)                      

Intervengono:
don Pierluigi Di Piazza (CentroBalducci)
Giancarlo Cavinato (presidenteMCE)
Maria Piani (dirigentescolastica)                           

lettura dal testo (e nonsolo) a cura di:
Marisa Bellorini (associazioneculturale Rasmus)
Giusy Cozzutti (associazioneTeatro al Quadrato)

CIDI ed MCE già soggetti qualificatiper l’aggiornamento e la formazione del personale della scuola(Protocollo n. 1217 del 5.07.2005), sono stati confermati secondo ladirettiva 170/2016  

Alcunecitazioni tratte da "Lettera a una professoressa"

La scuola: un ospedale che cura isani e respinge i malati.
Se si perde loro (gli ultimi) lascuola non è più scuola. E’ un ospedale che cura i sani e respinge imalati.

La scuola ha un problema solo. Iragazzi che perde. La vostra “scuola  dell’obbligo” ne perde perstrada 462.000 l’anno. A questo punto gli unici incompetenti di scuolasiete voi (insegnanti) che li perdete e non tornate a cercarli.
Non c’è nulla che sia ingiusto quantofar parti uguali fra disuguali.

Voi dite d’aver bocciato i cretini egli svogliati.
Allora sostenete che Dio fa nascere icretini e gli svogliati nelle case dei poveri. E’ più facile che idispettosi siate voi”

La lotta di classe quando la fanno isignori è signorile. Non scandalizza né preti né i professori cheleggono l’Espresso.”

Conoscere i ragazzi dei poveri eamare la politica è tutt’uno. Non si può amare creature segnate daleggi ingiuste e non volere leggi migliori.
Il fine giusto è dedicarsi alprossimo. E in questo secolo come vuole amare se non con la politica ocon la scuola? Siamo sovrani. Non è più tempo delle elemosine, ma dellescelte.

Così abbiamo capito cos’è un’operad’arte. E’ voler male a qualcuno o a qualcosa. Ripensarci sopra alungo. Farsi aiutare dagli amici in un paziente lavoro di squadra. Pianpiano viene fuori quello che di vero c’è sotto l’odio. Nasce l’operad’arte: una mano tesa al nemico perchè cambi.
La differenza tra il mio figliolo eil vostro non è nella quantità, né nella qualità del tesoro racchiusodentro la mente e il cuore, ma qualcosa che è dentro la soglia stessa:la Parola

Se la vita è un dono di Dio non vabuttata via e buttarla via è peccato. Se un’azione è inutile, è unbuttar via un bel dono di Dio. E’ un peccato gravissimo, io lo chiamobestemmia del tempo. E mi pare un cosa orribile perché il tempo è poco,quando è passato non torna.

In allegato la locandina in pdf


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