LETTERA DA MADRE TERRA

L'intervento di don Albino

Pordenone-Aviano 2 aprile 2017
LETTERADA MADRE TERRA
L'intervento di don Albino
Pordenone-Aviano 2 aprile 2017

Pubblichiamo l'intervento di don Albino Bizzotto, fondatoredell'associazione "Beati i costruttori di pace", alla Via Crucis Pordenone-Aviano del 2aprile scorso.

LETTERA DA MADRE TERRA

Care figliole e cari figlioli,
faccio molta fatica a riconoscervi tali e a chiamarvi con questo nome.Il mio non è un appello, è un grido, non per me, ma soprattutto pervoi.
Che ne è della vita vostra e di tutti gli altri esseri viventi?
Da secoli ormai come società avete preferito come fine principale dellavostra attività la crescita della ricchezza e non la vita.
Io per troppi di voi non sono la placenta della vita, né larigeneratrice degli elementi vitali per tutti gli esseri; sonoprincipalmente la grande miniera da sfruttare per le risorse e lagrande discarica per tutti i rifiuti.
Con lo straordinario sviluppo della tecnologia dalla metà dal secoloscorso avete impresso una “rapidizzazione” senza precedenti allosfruttamento senza limiti delle  risorse, all’aumento dellatemperatura, al cambiamento climatico, all’inquinamento dell’aria edell’acqua, all’avvelenamento dei terreni con i prodotti chimici, allaacidificazione degli oceani, al consumo e degrado del suolo fertile ecoltivabile, alla riduzione della fascia di ozono stratosferico, alla perdita della biodiversità con l’estinzione massiccia di specie,alla grande pressione di disequilibrio tra ecosistemi terrestri.
Sono nata 4.5 miliardi di anni fa. Ho visto i primi ominidi 160.000anni fa e da 10.000 anni avevo stabilito con voi una convivenzastabile, anche se sempre con qualche conflitto.
Questo periodo è stato chiamato Olocene.
Dopo varie ere geologiche si era giunti a un equilibrio stabile conl’interazione tra foreste, savane, barriere coralline, praterie, pesci,mammiferi, batteri, qualità dell’aria, ghiacci, temperature,disponibilità di acqua dolce e di suoli produttivi.
In tutti questi secoli avevo raggiunto una buona resilienza, che mipermetteva di assorbire tutti gli eccessi della vostra attività eriequilibrare la rete della vita del tutto connessa, che unisce tuttigli ecosistemi.
In sole due generazioni le vostre attività umane hanno oltrepassato lamia capacità di sostenere il vostro mondo in modo stabile; ogni anno mivedo anticipare il giorno delle mie possibilità di recupero.
Anch’io ho confini planetari che devo rispettare, pena fenomenicatastrofici e processi irreversibili. Già per i cambiamenti climatici,la perdita della biodiversità, il cambio d’uso dei suoli el’inquinamento da azoto e fosforo i processi sono oltre il limite. Chene sarà di me con voi tutti, quando saranno sciolti i ghiacciai e lecalotte polari?
Vedo che i vostri contrasti vertono principalmente sui conflittisociali e politici e si concentrano sulla crescita economica efinanziaria, con il risultato ingiusto e permanente di una minoranzaricchissima e una stragrande maggioranza di persone povera, spessomisera.
Non vi suona ironico, oltre che tragico, che l’industria principale deiricchi per garantirsi il predominio e i privilegi sia l’industria dellearmi, strumenti per dare morte e non per aiutare a vivere?
Come reagireste se venisse usata violenza a una mamma incinta della suacreatura? Perché non pensate che a me è legato anche l’utero dellemamme con le loro creature? Perché accettate che nelle mie viscerevengano stipate, custodite e vegliate le bombe atomiche capaci solo diimmani distruzioni e di morte per tutti?
Ma la vita vostra e di tutti gli esseri, dipende dall’accumulo dipotere e di ricchezze o non piuttosto dall’aria pulita respirabile,dall’acqua sicura e potabile, dal cibo sano e sufficiente per tutti?Perché vi fate la guerra mentre io, che sono la vostra casa, stobruciando?
Voi continuate a preoccuparvi delle vostre opere, coprendo dicemento  e asfalto distese di suolo prezioso; le vostre cittàdilagano ovunque, riempite di veicoli ogni angolo del pianeta.Continuate ad abbattere alberi nei luoghi densamente abitati,distruggete intere foreste pluviali, beni comuni insostituibili eoccupate i suoli non per il cibo, ma con monocolture agricoleindustriali solo per ottenere vantaggi economici. Per lo stesso motivoavete ridotto in schiavitù gran parte dei vostri fratelli animali;milioni di bovini, ovini, suini, galline, oche… imprigionati dallanascita alla morte in tristissimi lager.
Da dove viene questo disprezzo per la vita e questa volontà di morte?
Vi prego mettetevi davanti ai vostri figli e ai vostri nipoti; quandoguardate con responsabilità al loro futuro non potete che pensare allaloro possibilità di vita, non ai vostri interessi. E con la vitaoffrire tutta la bellezza, la varietà, l’incontro, il godimento, lostupore e la contemplazione di meraviglie naturali ancora noncontaminate, l’impegno alla ricostruzione degli ecosistemi naturali neiterritori dove vivete!
Molti di voi si dicono credenti in Dio, ma quale? quello astrattofrutto dell’immaginazione di ciascuno, proiettato lontano in un cieloche non esiste, o quello che si fa carne nella realtà di ogni persona,che è materia vivente e che anima con il suo Spirito tutta la vita inuna creazione continua? Per voi non può esistere un Dio senza le suecreature. Potrebbero una mamma o un papà sentirsi estranei alla vita diun figlio?
Accogliete la profondità e la sorpresa di questa realtà, che vi rendetutti partecipi di una storia nuova nel vostro piccolo quotidiano enelle vostre scelte politiche per una comune e diversa alleanza tra mee voi e tra di voi!
Comprendete ora perché c’è una grande urgenza, sapendo che l’unicovostro linguaggio che riesco a capire è il vostro comportamento non idiscorsi, né le prediche.
Non sono una cosa, sono vostra madre per la vita sempre nuova in tuttele sue espressioni. Ascoltate vi prego il mio grido!
d. Albino Bizzotto

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