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Maternità ineguali per legge
Dal blog di Augusta De Piero
8 marzo 2015
DIRITTI
IMMIGRAZIONE
8marzo 2015 - Maternità ineguali per legge
Dal blog di AugustaDe Piero
Chissà se si può dire! ma visto che la legge italiana impone maternitàineguali, proviamoci.
2009 pacchetto sicurezza (della paura).
Il punto di partenza è sempre lo stesso: la richiesta del permesso disoggiorno da esibire per registrare la nascita dei figli
“Il timore, quindi, di essereidentificati come irregolari può spingere i nuclei familiari ove sianopresenti donne in gravidanza sprovviste di permesso di soggiorno a nonrivolgersi a strutture pubbliche per il parto, con la conseguentemancata iscrizione al registro anagrafico comunale del neonato, inviolazione del diritto all’identità (art. 7 CRC), nonché dell’art. 9CRC contro gli allontanamenti arbitrari dei figli dai propri genitori.
Pur non esistendo dati certisull’entità del fenomeno, le ultime stime evidenziano la presenza di544 mila migranti privi di permesso di soggiorno. Questo può farsupporre che vi sia un numero significativo di gestanti in situazioneirregolare”.
Ce lo dice - nel suo rapporto del 2011 e nei successivi – il gruppoConvention on the Rights of the Child (CRC) un insieme di 87 soggettidel Terzo Settore, coordinati da Save the Children Italia, che hannodato vita ad un sistema di monitoraggio permanente, indipendente econdiviso sull’attuazione della CRC in Italia.
Anche l’ONU si preoccupa
Il settimo rapporto CRC (2013-2014) comunica anche lareazione del Comitato ONU alla situazione italiana.
Il Comitato, evidentemente preoccupato per le restrizioni legali epratiche al diritto dei minorenni di origine straniera di essereregistrati alla nascita, raccomanda “
unariforma legislativa che garantisca il diritto alla registrazione pertutti i minorenni nati in Italia, indipendentemente dalla situazioneamministrativa dei genitori
”.
L’accoglienza di tale indicazione sarebbe anche garanzia di uguaglianzae tutela per le partorienti oggi discriminate nonostante le leggi cheassicurano la tutela della maternità.
8 marzo – giornata universale delladonna ma non troppo
Riesce difficile da accettare, ma è così.
C’è chi partorisce di nascosto, fuori dalle strutture sanitarie, senzache vi sia una significativa pronuncia di preoccupazione espressa anchedalle associazioni finalizzate a promuovere i diritti delle donne
Di recente, in un suo convegno nazionale, il Gruppo di Lavoro delBambino Immigrato (Società Italiana di Pediatria - Sezione RegionaleFVG, convegno patrocinato anche dalla Società Italiana di Medicinadelle Migrazioni) ha voluto esporre un poster che descrive lasituazione del bambino che nasce ‘inesistente’ a causa della situazioneburocratica dei suoi genitori.
Due parrocchie di Udine, venute in possesso di quel poster, lo hannoesposto nelle bacheche all’ingresso delle loro chiese.
Curiosamente questo è accaduto l’8 marzo. Che sia un buon segno? Cheserva di stimolo per l’approvazione della proposta di legge cherimedierebbe alla ferita di civiltà che subiamo da quasi sei anni?
In allegato il poster in pdf della situazione legislativa sul dirittoalla registrazione all'anagrafe
Ogni bambino ha diritto al certificatodi nascita
di Augusta De Piero e Chiara Gallo
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