Questo Natale vede milioni di migranti in fuga da fame e da guerre,chebussano alla porta dell’Europa, ma non c’è posto per loro, restano fuori. Proprio come in quel primoNatale, quando per quei due poveri migranti, ‘non c’era posto nellalocanda’: Gesù nasce fuori.Così oggi i migranti, la ‘carne di Cristo’ come ama chiamarli PapaFrancesco, restano fuori.
Per tenerli fuori, l’Europa‘cristiana’ ha fatto prima un patto con Erdogan perché bloccasse inTurchia milioni di rifugiati siriani, regalando a quel despota seimiliardi di euro. Poi sempre per tenerli fuori, la UE ha convinto l’Italia abloccare la rotta dei migranti africani, in fuga da guerre e fame. Percui il governo italiano ha siglato un accordo con uno dei leaderlibici, El Serraj (controlla solo Tripoli!) per bloccare i migranti inLibia e così restano fuori. Ilrisultato: un milione di migranti nell’inferno libico, rinchiusi inlager, violentati, torturati e stuprati. Le terrificanti immagini dellaCNN mostrano come in quei lager, vengono persino allestite aste diprofughi-schiavi.
“E’ disumana lapolitica dell’Unione Europeadi assistere le autorità libiche nell’intercettare i migranti nelMediterraneo e riconsegnarli nelle terrificanti prigioni - cosìl’Alto Commissario ONU per i diritti umani, Zeid Raad Al Hussein. Lasofferenza dei migranti detenuti in Libia è un oltraggio alla coscienzadell’umanità.
Ancora più dura Amnesty International : "I governi europei, in particolarel’Italia, sono complici delle torture e degli abusi sui migrantidetenuti dalle autorità libiche.”
Infine il Tribunale permanente dei popoli, riunitosi a Palermo pochigiorni fa, ha emesso una storica sentenza : Italia e UE sono corresponsabili degliabusi sui migranti!
E’ altrettanto disumana la politica della UE, quando chiede all’ONUdievacuare i migranti bloccati nell’inferno libico. A parte i pochirifugiati (somali e eritrei) che verranno riconosciuti dall’ONU, doveandranno tutti gli altri? Saranno rispediti nel disastro dei loropaesi, da dove sono fuggiti?
E’ disumana la politicadell’Europa verso l’Africa quando proclama: "Aiutiamoli a casa loro". Nelvertice di Abidjan (Costa d’Avorio), i leader della UE hanno promessoai leader dell’Unione Africana(UA) un Piano Marshall per l’Africa.Quanto sia ipocrita questa politica la si evince dal viaggio in Africadi Macron e di Gentiloni proprio alla vigilia del summit di Abidjan.Gentiloni da parte sua ha visitato quattro paesi: Tunisia, Angola,Ghana e Costa d’Avorio, tutte nazioni dove l’ENI ha enormi interessi dipetrolio e di gas. E’ una politica la nostra che non aiuta le comunitàafricane a rimettersi in piedi, ma aiuta noi a continuare asaccheggiare il continente africano. Il vero slogan della nostrapolitica estera è :”Aiutiamoci a casa loro!” La maledizione dell’Africaè la sua ricchezza!
E’ disumana la politicadellaUe di esternalizzare le frontiere per bloccare le rotte africane. Lanuova frontiera per bloccare i migranti ora diventa quella saheliana:Niger, Ciad e Mali.
E’disumana questa politicaperchè finanziata utilizzando i soldi del Fondo per l’Africa e dellaCooperazione italiana che dovrebbero invece essere usati per migliorarele condizioni di vita delle popolazioni. Ben 50 milioni di euro di queifondi finiranno nelle casse del Niger per la militarizzazione dei suoiconfini. Come se questo non bastasse, l’Italia, d’accordo con Francia eGermania, schiererà in Niger una missione militare che nel 2018 conterà470 soldati “per la sorveglianza e il controllo del territorio delNiger.” L’Italia ha già una presenza militare in Mali. Ne avremmopresto una anche in Ciad?
E’ questa la politica disumanache la UE e il nostro governo stanno perseguendo in questo continentecrocifisso.
Papa Francesco con grande coraggio ha bollato tali politiche disumane in tanti suoiinterventi coraggiosi. Un coraggio che non trovo nelle chiese europeené in quella italiana.Troppo silenzio anche da parte degli ordinireligiosi che operano in Africa. E’ necessario soprattutto che noimissionari condanniamo questa politica criminale del nostro governo edella UE. Potrebbe essere questo il più bel regalo di Natale per tantinostri fratelli e sorelle in cerca di vita e di speranza.