MIGRANTI VECCHI E NUOVI

31° convegno - 2^ giornata - pomeriggio

Centro Balducci, venerdì 29 settembre, ore 17.15
La storia italiana è sempre stata una storia di migrazione.Nell’Ottocento e nel Novecento milioni di italiani hanno lasciato ilproprio Paese, diretti verso un futuro migliore. Durante le precedentiondate migratorie all’interno dell’Europa la maggior parte della forzalavoro non qualificata si è spostata dall’Italia verso Paesi comeGermania, Francia, Svizzera ecc. L’ultima ondata migratoria, aumentatadopo il 2008 con la crisi economica, è invece caratterizzata da unagrande quantità di persone altamente qualificate. Insomma, migrantivecchi e nuovi che si affacciano al confine orientale da sempre oggettodi perduranti e sanguinosi conflitti politici e militari, ancor’oggi alcentro di non meno laceranti contese simboliche, a causa del croceviaidentitario, culturale e nazionalistico che questo confine haattraversato in tutti i suoi spostamenti, dalla crisi dell’Imperoaustroungarico al secondo Dopoguerra. Con l’entrata della Slovenianell’UE e la conseguente apertura della frontiera con l’Italia, l’areadell’Alto Adriatico ha maturato le condizioni per una nuovaintegrazione all’interno della vasta comunità di scambi che la nuovaformazione sovranazionale rappresenta.

La giornalista Anna Piuzziintroduce e modera il dialogo tra due esperti:

Angelo Floramo, saggista,docente di Lingua e Letteratura italiana e Storia negli Istitutisecondari di secondo grado

Andrea Zannini, professoreordinario in Storia moderna dell’Università degli Studi di Udine

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22/09/2023

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