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Evento
Nuova Cooperazione Organizzata
Un'esperienza di resistenza alla camorra
Udine, venerdì 8 maggio ore 18.30
NuovaCooperazione Organizzata
Un'esperienza di resistenza allacamorra
presso la "Comunità Nove", all'interno del Parco di Sant'Osvaldo
Via Pozzuolo 330, Udine
venerdì 8 maggio 2015 ore 18.30
Dai beni confiscati alla camorra nasce una Rete di Economia Sociale chepersegue l'interesse generale della comunità, la promozione umana e delterritorio e l'integrazione sociale.
Interventi di
Simmaco Perillo
, presidentedella cooperativa sociale "Al di là dei sogni" e consigliere delconsorzio di cooperative sociali Nuova Cooperazione Organizzata
Paola Perretta
, socia dellacooperativa "Al di là dei Sogni", addetta al controllo qualità eprogettazione
In provincia di Caserta, il Consorzio di cooperative sociali “N.C.O.” (Nuova Cooperazione Organizzata) contribuisce ad una crescita civile delterritorio, sostenuta dalla cultura dell’inclusione e della legalità,attraverso la creazione di attività di economia sociale sostenibile checreano lavoro dignitoso per le persone in difficoltà. Le attività dellaN.C.O. sono finalizzate al coinvolgimento della collettività per ilcambiamento socio culturale del territorio e per rendere sempre di piùi beni confiscati e/o comuni simboli e risorse di comunità libere dallacamorra. Inoltre tutte le attività vengono realizzate con l’obiettivodi fornire prodotti e servizi di qualità e nel rispetto dell’ecosistema.
ULTERIORI APPROFONDIMENTI
La cooperativa “Al dilà dei sogni” onlus
La cooperativa si costituisce nel 2004 come cooperativa mista: di tipo“A” e “B”; cioè sia di “servizi alla persona” che hanno come finalitàlo sviluppo del benessere psico-fisico della persona (A) e sia diservizi che hanno come finalità prevalente l’inserimento formativo elavorativo delle fasce svantaggiate (B). (...)A partire dal 2008, conla gestione del bene confiscato “Alberto Varone”, presso Maianodi Sessa Aurunca (CE), grazie alle attività della fattoria didattica,della agricoltura sociale e del turismo responsabile e sostenibile, isoggetti appartenenti a “fasce deboli” possono trovare la dignità dinuovi percorsi di vita; sono soggetti provenienti da situazioni didisagio (salute mentale, ex dipendenze, ospedali psichiatricigiudiziari, area-riabilitazione) che con i Budget di salute, attraversoi cosiddetti progetti terapeutici riabilitativi individualizzati, iP.T.R.I., in coogestione con le Asl, vengono inseriti in un graduale macostante percorso di autonomia per la fuoriuscita dal percorsoassistenzialistico del Sistema Sanitario Nazionale e paralleloinserimento, ove possibile, nell’ambito formativo/lavorativo e nelmondo del lavoro. La sfida è di promuovere, attraverso questoinserimento, una filiera produttiva ed etica che parte dalle attivitàsociali e da quei luoghi che una volta erano simboli di violenza e disopraffazione e che oggi, invece, sono rinati a nuova vita grazie allacollaborazione con le istituzioni e con tutte le realtà sociali delterritorio.
LA RETE E IPROGETTI: N.C.O.
Di qui l’idea in rete di “Facciamo un pacco alla camorra”,un’intuizione che prende corpo nel 2010 e che si trasforma inun’iniziativa pilota per far conoscere e vendere i prodotti coltivatisui terreni confiscati e/o beni comuni e su cui lavorano soggettiprovenienti da situazioni di disagio o di prodotti di imprese che hannodenunciato il racket. Da qui, nel settembre 2012, si costituisce ilConsorzio di cooperative sociali “N.C.O.” come “ Nuova CooperazioneOrganizzata”, che si pone come modello di sviluppo un welfareinnovativo che, attraverso una prospettiva multidimensionale efortemente pragmatica, volge all’esplorazione di nuove forme etiche diintegrazione tra profit e non profit, tra pubblico e privato,coinvolgendo i cittadini in cammini di riappropriazione del territorio,proprio partendo dai beni confiscati e dai beni comuni e proprioattraverso percorsi di “cura” e di “welfare”. Non più “N.C.O.” distorica memoria cutoliana e intesa come nuova camorra organizzata, ma“N.C.O.” come nuova cucina, nuovo commercio, nuova comunità, nuovacooperazione, organizzata. E’ il tentativo di creare, di fatto, undistretto di economia “sociale”, contaminando in positivo pezzi dieconomia, valorizzando e “capitalizzando” le risorse naturali delnostro territorio, in primis la terra e i territori, ridando loro unarappresentazione e un’attribuzione di valore.
NCO – Nuovo CommercioOrganizzato
è un marchio ad ombrello che promuove unafiliera produttiva etica e mira all'educazione ,all'integrazionelavorativa e al recupero sociale di persone momentaneamente indifficoltà come minori, tossicodipendenti, sofferenti psichiciattraverso attività di agricoltura sociale. Il Nuovo CommercioOrganizzato trasforma quei luoghi una volta simboli di violenza e disopraffazione a luoghi simbolo di riscatto e Legalità grazie allacollaborazione tra le istituzioni e tutte le realtà sociali delterritorio. Le attività agricole privilegiano le specie vegetali legateal territorio, sostenendo così la qualità del prodotto sulla quantità,cercando di recuperare gli antichi sapori che con le produzioni massivee le piante ibride stanno man mano scomparendo.
Vedi anche