Quale legge naturale?

Incontro con il teologo Carlo Molari

Zugliano - Centro Balducci Martedì 11 ottobre 2011

Nel 1979 compariva in Francia illibretto di Jean-François Lyotard dedicato a La condizione postmoderna.Si trattava di un rapporto sul sapere contemporaneo che dichiaravafinite le “grandi narrazioni” che avevano orientato la modernità.Nasceva così il postmodernismo che si è poi articolato in più filonitra cui spicca il “pensiero debole” che ha avuto nel filosofo torineseGianni Vattimo uno dei suoi più originali esponenti ed interpreti. Ilpostmoderno, sul piano filosofico, dà un notevole peso all’idea diinterpretazione dei fatti, mentre sembra depotenziare il pensieroscientifico come strumento di ricerca della verità.
In ambito filosofico Maurizio Ferraris e altri, sulla base di unachiara ispirazione e connotazione neo-illuministica, hanno orapolemicamente proposto un “new realism” che dovrebbe riportare i fatticoncreti al centro della realtà, permettendoci così di recuperaresicurezze, certezze empiriche e “verità” che nel frattempo abbiamoperso.
La sfida è indubbiamente ardua e gli esiti appaiono alquanto incerti.D’altra parte anche la Chiesa cattolica e lo stesso Papa, hannofrequentemente espresso critiche nei confronti del postmodernismo e delpensiero debole, poiché aprirebbero la strada ad un relativismo etico ea una dissoluzione di valori. Perciò la Chiesa ha sempre con coerenzaaffermato le sue verità, appoggiandosi in diversi casi al richiamo aleggi naturali, soprattutto quando si è espressa in campo etico e, piùin generale, su temi della vita: si pensi, ad esempio, al fine vita,all’interruzione di gravidanza, alla procreazione responsabile, ecc.
Eppure, il concetto di leggi di natura non è così semplice e immediato.In ambito scientifico il suo rigoroso utilizzo in fisica risale aGalileo Galilei e poi a Isaac Newton. Tuttavia, progredendo nella scaladi complessità della natura, fino all’uomo, il suo contenuto e i suoicontorni si fanno più sfumati e il suo impiego più difficile. Adesempio, il grande biologo Ernst Mayr ha sempre sostenuto che inbiologia sono molto più importanti i concetti delle leggi di naturache, salvo casi isolati, sono più difficili da formulare in questoambito. Se poi si vogliono descrivere gli aspetti comportamentalidell’uomo, la sfida diviene ancora più problematica.
E allora, possiamo appellarci a leggi di natura per orientare le nostrescelte in campo sociale ed etico?


Martedì11 ottobre 2011 ore 20.30
Nel Centro Balducci di Zugliano
Sala “mons. Luigi Petris”

Saluti

Pierluigi Di Piazza
responsabile del Centro Balducci

Flavio Pressacco
presidente dell’Associazione don G. Pressacco

Introduzioneal tema

Angelo Vianello
Associazione culturale “don Gilberto Pressacco”

Quale legge naturale?
Carlo Molari
teologo

Dialogo tra i partecipanti e il relatore

Momento conviviale



CarloMolari. Ha insegnato teologia nella Pontificia UniversitàLateranense (1955-1968), nell’Università Urbaniana di Propaganda Fide(1962-1978) e nell’Istituto di Scienze Religiose dell’UniversitàGregoriana (1966-1976).
Per un sessennio è stato membro del Comitato di consultazione dellasezione dogma della rivista internazionale Concilium.
I suoi interessi sono rivolti soprattutto alla ricerca di modelliteologici che rispondano alle necessità spirituali delle persone dioggi, all’incidenza della svolta linguistica della cultura sullaformulazione della dottrina della fede e ai rapporti tra teologia escienza. Ha scritto, tra l’altro: Teologia e Diritto Canonico in SanTommaso d’Aquino, Laterano, Roma 1962; La fede e il suo linguaggio,Cittadella, Assisi 1972; Darwinismo e teologia cattolica,
Borla, Roma 1984; Un passo al giorno, Cittadella, Assisi 1985; Per unprogetto di vita, Borla, Roma 1985; La fede professata. Catechismodella Chiesa cattolica e modelli teologici, Paoline, Milano 1996; Lavita del credente.
Meditazioni spirituali per l’uomo d’oggi, Elle Di Ci-Leumann Torino1996; Percorsi comunitari di fede, Borla, Roma 2000; Credentilaicamente nel mondo, Cittadella, Assisi 2006; Per una spiritualitàadulta, Cittadella, Assisi 2008.



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