Il libro raccoglie i commenti ai Vangeli della domenica che dalla fine del 2007 al 2009 sono stati ospitati da “Il Messaggero Veneto”. Se ne fa carico con convinzione l’Associazione-Centro di Accoglienza e Promozione Culturale “Ernesto Balducci” di Zugliano.Il Vangelo è Parola, è rivelazione di Dio, è Gesù di Nazaret; è profezia sull’essere umano e sulla storia: svela, propone, denuncia, verifica, conforta, sostiene. Resta annuncio teorico, se la profezia non è coinvolta profondamente nelle storie delle persone e dell’umanità intera. Se la Parola comunica continuamente l’ulteriorità rispetto ai momenti storici, nello stesso tempo è pienamente coinvolta nella storia perché prima e soprattutto è annuncio di liberazione, di umanità, di giustizia, di pace, di accoglienza, di fraternità; perché provoca l’esigenza dell’impegno e della coerenza per attuarle.La Parola che noi osiamo commentare sono le parole, le relazioni, i gesti di Gesù di Nazaret; è lui la Parola. Una presenza, la sua, dirompente e illuminante; radicale, esigente e consolante. La nuova umanità che lui propone e inizia risponde alle esigenze profonde delle donne e degli uomini di buona volontà; essere coinvolti dal suo Vangelo significa diventare umani e contribuire a rendere molto più umano questo mondo.Troppo spesso il Vangelo è annacquato, limitato, trascurato, tradito perfino nella Chiesa e nelle chiese, proprio a motivo della sua radicalità e dell’esigenza di fedeltà e coerenza che richiede. Altre volte nella storia è stato, e lo è anche oggi, usato e strumentalizzato per attuare poi il contrario del suo insegnamento: basti pensare al riferimento alle radici, all’identità, alla cultura cristiana.I commenti ai Vangeli raccolti in questo libro sono un umile, convinto, coinvolto tentativo di attualizzarne il messaggio nelle vicende dellenostre storie, della storia dell’umanità. Il titolo che ho scelto per questa raccolta non è dunque casuale. E’ l’espressione commossa che spesso emerge anche nelle riflessioni dell’Eucarestia della domenica: “Questo straordinario Gesù di Nazaret”; straordinario per la sua umanità, la sua vicinanza, la sua compassione, la sua fiducia, il suo incoraggiamento; per la sua radicalità, la sua libertà, il suo coraggio; per la sua fedeltà e coerenza; per le sue sofferenze, i suoi dubbi, il suo affidamento; per la sua morte come vittima e la sua vita oltre la morte come testimonianza delle possibilità inesauribili e permanenti della vita; per il suo lasciar trasparire sul suo volto di umanissimo uomo, il volto dell’umanissimo Dio. Appunto, questo straordinario Gesù di Nazaret.Ringrazio per le riflessioni introduttive Cristina Simonelli e Andrés Tamayo.Ringrazio le persone che con la loro disponibilità si sono impegnate per questa pubblicazione.Nella speranza che possa essere utile.Pierluigi Di Piazza
Angelo FailuttiPresidente del Centro Balducci
Gianpaolo Carbonetto giornalista de “Il Messaggero Veneto”
Cristina Simonelliteologa
don Mario Vattafondatore della comunità di San Martino al Campo, Trieste
don Pierluigi Di Piazzaautore dei testi
Giuliana Musso attrice