Riabilitare i «decimati», i disertori, i disobbedienti di guerra

L'appello alle istituzioni

Dopo la lettera a Papa Francesco
Riabilitarei «decimati», i disertori, i disobbedienti di guerra
L'appello alle istituzioni
La pagina dell'appello http://danielebarbieri.wordpress.com/2014/09/15/un-appello-per-riabilitare-i-decimati-i-disertori-i-disobbedienti-di-guerra/

BREVEPREMESSA

In una lettera del 12 settembre 2014 firmata da Albino Bizzotto deiBeati costruttori di pace con altri 10 preti ed indirizzata a papaFrancesco, in occasione della sua visita a Redipuglia, il 13 settembre2014, si afferma: «Migliaia e migliaia di soldati sono stati processatie uccisi perché si sono rifiutati di ubbidire a ordini control’umanità. Sono stati bollati come vigliacchi e disertori, per noi sonoprofetici testimoni di umanità e di pace, meritano di essereesplicitamente ricordati nella celebrazione della memoria». PapaFrancesco, pur pronunciando un forte discorso contro la guerra(«Trovandomi qui,in questo luogo, trovo da dire soltanto una cosa: laguerra è una follia. La guerra distrugge l’essere umano») non haraccolto l’invito. Noi crediamo che i fucilati per “codardia” o“disobbedienza” durante il grande massacro del 1914-18 vadanoriabilitati storicamente e giuridicamente in tutti i Paesi. Per questoabbiamo redatto una lettera che pubblichiamo qui per raccogliereadesioni. Quest’azione va considerata all’interno di un più grandeimpegno quotidiano contro gli armamenti e contro tutte le guerre.

PER LA RIABILITAZIONE STORICA EGIURIDICA DEI SOLDATI ITALIANI FUCILATI PER DISOBBEDIENZA O DECIMATINEL PERIODO 1915-18

Signor presidente del Consiglio, Matteo Renzi

Signora ministra della Difesa, Roberta Pinotti

e per conoscenza, signor presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano

Il centenario della Prima Guerra Mondiale deve essere l’occasione perfare i conti con un capitolo doloroso e rimosso dalla memorianazionale, quello di mille e più soldati italiani – il numero esattonon è conosciuto – fucilati e comunque uccisi dal piombo di altrisoldati italiani perché ritenuti colpevoli di codardia, diserzione odisobbedienza. Fra di loro ci sono anche i decimati, estratti a sorteda reparti ritenuti “vigliacchi” e passati per le armi «per darel’esempio».

L’ Italia detiene il record pesante di essere al primo posto. In unesercito di 4 milioni e 200 mila soldati al fronte ne “giustiziò” circa1000. L’esercito francese che iniziò la guerra nel 1914, un anno prima,ebbe 6 milioni di soldati e 700 fucilati. Nell’esercito inglese furono350 e in quello tedesco una cinquantina.

La Gran Bretagna ha adottato nel 2006 un provvedimento sulla grazia deisoldati dell’ Impero Britannico durante la guerra 14-18. In Franciadopo un discorso di Jospin del 1998 se ne sta discutendo e avanzandoverso una soluzione politico-giuridica che potrebbe essere presa abreve.

Pur tenendo conto delle differenze politiche, culturali e giuridichetra i vari Paesi attendiamo dal Parlamento italiano una decisione chefaccia giustizia di quell’immensa ingiustizia.

Cioè di esseri umani che furono “giustiziati” perché sostanzialmente:

Si rifiutarono di battersi e di morire per niente.
Vollero mettere fine ai massacri
Rifiutarono di uccidere altri esseri umani con differenti uniformi
Fraternizzarono oltre le trincee,

La riabilitazione deve essere collettiva:

Perché è impossibile differenziare i casi dei fucilati. Molti documentisono andati persi e gli archivi nel kaos.
Perché i soldati spesso sono stati fucilati collettivamente da plotonid’ esecuzione alla presenza di truppe radunate per l’occasione
Perché quelle esecuzioni dovevano terrorizzare la coscienza collettivadei soldati.
La riabilitazione di questi cittadini italiani fucilati ingiustamenterichiede probabilmente un’apposita legge.

Possiamo contare sulla vostra sensibilità e disponibilità?

Grazie per l’attenzione,

Daniele Barbieri, giornalista
David Lifodi, giornalista
Francesco Cecchini, scrittore

INVIARE ADESIONI A: <francesco_cecchini2000@yahoo.com>




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