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Evento
Riflessioni al Vangelo del 3 maggio
di Pierluigi e dei giovani e catechisti della comunità
Zugliano, domenica 3 maggio 2020
Covid-19
Vangelo di Giovanni
VITA IN PARROCCHIA
Riflessionial Vangelo del 3 maggio
di Pierluigi e dei giovani ecatechisti della comunità
3 maggio 2020
Domenica senza l'Eucarestia, quasi una consuetudine, in cui ciritroviamo insieme a condividere letture, pensieri, che ci possanoaiutare a superare questo lungo periodo.
DOMENICA 3 MAGGIO 2020
Le guide vere e credibili
Vangelo di Giovanni 10,1-10
Gesù disse: 'Io vi assicuro che se uno entra nel recinto dellepecore senza passare dalla porta, ma si arrampica da qualche altraparte, è un ladro e un bandito. Invece, chi entra dalla porta è ilpastore. A lui il guardiano apre, e le pecore ascoltano la sua voce;egli le chiama per nome e le porta fuori. E dopo averle spinte fuoritutte, cammina davanti a loro. E le sue pecore lo seguono, perchéconoscono la sua voce. Un estraneo, invece, non lo seguono, anzifuggono da lui, perché non conoscono la voce degli estranei'. Gesùdisse questa parabola, ma quelli che ascoltavano non capirono ciò cheegli voleva dire. Gesù riprese a parlare. Disse: 'Io sono la porta perle pecore. Ve l'assicuro. Tutti quelli che sono venuti prima di me sonoladri e banditi; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta:chi entra attraverso me sarà salvo. Potrà entrare e uscire e trovarecibo. Il ladro viene soltanto per rubare, uccidere o distruggere. Ioinvece sono venuto perché abbiano la vita, una vita vera e completa..
Pierluigi:
Anche il Vangelo di questa domenica (Giovanni 10,1-10) si pone inprofonda sintonia con la situazione dolorosa che stiamo vivendo e conil desiderio della ripresa come del resto avviene nei diversi contestistorici a cui il Vangelo parla.
Gesù di Nazaret liberato dalle sovrastrutture ideologico-sacrali opeggio dalle strumentalizzazioni con scopi di potere religioso epolitico può esprimere la sua proposta di vita a tutte le persone,partendo proprio dalla sua laicità.
Osservando il potere, la violenza, la corruzione di quanti pretendevanodi essere guide spirituali e politiche del popolo, Gesù afferma:“Quelli che sono venuti prima di me sono ladri e banditi…Il ladro vienesoltanto per rubare, uccidere e distruggere…”.
A proposito si può ricordare il contenuto impressionante dellatrasmissione televisiva Report su Rai 3 del 20 aprile in riferimentoalla ultra destra economica, politica e religiosa di Usa ed Europa coni protagonisti della destra politica e religiosa italiana, in contrastocon papa Francesco ritenuto il nemico principale.
In alternativa Gesù propone la sua persona, le sue parole e i suoiatteggiamenti come qualità e caratteristiche del pastore buono; entradalla porta dell’ovile, chiama le pecore per nome, cammina davanti aloro e le porta a mangiare in pascoli erbosi, a dissetarsi con acquapulita.
Le pecore lo seguono perché conoscono la voce, dato che vivono insieme,condividono le situazioni, anche quelle di pericolo di fronte allequali il pastore non fugge, come fa un mercenario, ma rimane,disponibile a proteggere la vita delle pecore, fino a dare la propriavita.
Dentro e oltre all’immagine Gesù condivide la vita della gente, mossoda continua compassione, cioè vibrazione dell’anima per le lorosituazioni.
Sta in mezzo, accoglie, ascolta, incoraggia, guarisce, perdona,insegna, infonde continua fiducia, si accorge ed evidenzial’oppressione e l’umiliazione che subiscono dal potere, primo quelloreligioso.
Essere e imparare ad essere con profondità di riferimento sempre, inuna situazione particolare come quella che stiamo vivendo.
Genitori e nonni nelle case con i bambini e i ragazzi, insegnanticollegati con i loro alunni; medici e infermieri coinvolti pienamentecon gli ammalati; volontari di varie associazioni e istituzioni;responsabili delle Istituzioni e degli Enti locali, papa, vescovi epreti.
Per tanti c’è stato e c’è un coinvolgimento in piena sintonia con ilpastore del Vangelo.
Tanti medici, infermieri, preti, religiosi e religiose sono morti;numeri che fanno impressione e inducono a riflessione.
Presenza, coinvolgimento, disponibilità e dedizione, attenzione aglialtri sono le caratteristiche di pastori, dinne e uomini, credibili.
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Guarda anche il videomessaggio di Pierluigi
MARIKA
dalla lettura del Vangelo di oggi ho capito che Gesù è il nostroPastore, noi siamo il suo gregge, il recinto è il regno di Dio equelli, invece, che si arrampicano da altre parti per entrare nelrecinto, sono ladri e banditi cioè quelli che pensano di raggiungere ilparadiso senza seguire la sua parola.
Per entrare nel regno dei cieli dobbiamo seguire sempre gliinsegnamenti che Gesù ci ha lasciato: amare gli altri, aiutare chi è indifficoltà, stare in pace con tutti.
Lui ci starà sempre vicino ed è l'unico di cui ci possiamo fidare e acui ci possiamo rivolgere nei momenti difficili come questo per trovareconforto e speranza.
ELENA
Gesù si identifica con la porta: Egli è la nostra porta, la porta dellavita. Egli ha accesso ai nostri cuori e attraverso di Lui entriamo incontatto con noi stessi, con la parte migliore di noi, quella in cui ciriconosciamo nel segreto, al di là anche delle azioni che compiamo eche non sempre ci riescono bene...
Quando da giovane donna adulta ho preso coscienza di questo, quando horealizzato che il mio unico vero maestro non poteva essere che Lui,Gesù, ho provato una grande felicità e ricordo che ho organizzato unacena a casa mia con una coppia di amici, per condividere questacertezza. Quando meditavo su Gesù, sentivo cos'era l'uomo, l'essereumano come Dio lo vuole, e faceva uscire anche da me gli aspetti piùbelli, la speranza, il desiderio di pace, di giustizia, di amore dadare e da ricevere.
Per me oggi è una sfida, perché a volte mi impigrisco e non nutroabbastanza la mia anima; quando rifletto meno su Gesù, rifletto menoanche su me stessa ed è come se smarrissi un pò la mia identità, la miainteriorità.
E mi sento più banale.
Quando ero giovane e leggevo il Vangelo, mi venivano le lacrime; oranon più, ma mi fa stare "a bocca aperta", col fiato sospeso, sempresorpresa della profondità degli scritti.
COSTANZA
Si conclude l'ennesima settimana. L'ennesimo giorno di una serie digiorni passati a casa che sembra non finire più. Non è forse da fare undramma anche perché la cosa più importante è la salute ma vivere cosìle giornate, buttando via il tempo non è vivere. È anche vero chealmeno noi che seguiamo la scuola abbiamo da studiare e quindi abbiamocome passare il tempo ma vi sembra una cosa sostenibile passare legiornate interamente sui libri?
C'è bisogno anche di svago, di fare qualcosa di diverso dal studiare,fare i lavori di casa e stare sul divano o distesi nel letto.
Anche se periodo negativo possiamo anche prenderlo come periodo"positivo" per meditare su noi stessi, sulla nostra vita e tanti altriaspetti che ci coinvolgono soggettivamente ma direi che due mesi sonobastati e avanzati.
Noi vogliamo uscire!
GIUSEPPE
Mi permetto di rispondere a Costanza, ipotizzando che il suo sfogo siaquello di tutti i suoi coetanei come della maggior parte di tutti noi.
E' vero non è possibile poter vivere in queste condizioni, è arrivatoil momento di essere più liberi, lo vogliamo anche noi adulti, mapensando al tempo perso che hai sottolineato, ai due mesi di cui parlimi sono venuti in mente svariati esempi che possono considerarsi metrodi misura del tempo.
Ho pensato ai miei genitori, di quando da bambini hanno vissuto laseconda guerra mondiale, a mia madre, nonostante l'abbia vissuta cheaveva pochissimi anni, ben ricorda ancora oggi il lungo periodo vissutosenza suo padre partito in guerra, e l'attesa per il suo ritorno;parliamo di ben 4 anni...
Mi vengono in mente i bambini e i tuoi coetanei della Siria, checontano ben 9 anni di guerra.
Mi vengono in mente le vittime di stragi che da decenni attendono laverità; mi vengono in mente i genitori di Giulio Regeni che attendonoda anni giustizia.
E che dire dei giorni, le ore, i minuti contati da coloro che oggiattendono l'accreditamento in banca dei sostegni in arrivo dalloStato...
Oppure mi vengono in mente, anche se relativamente con minore ansia, ipochi ma interminabili minuti che spesso i genitori hanno vissutopreoccupati in attesa del rientro dei propri figli a casa e ora invecenon vedono l'ora che escano di casa!!!
Non voglio assolutamente sminuire il tuo stato d'animo ma penso chequesta possa essere l'occasione per farci riflettere su quanto sianoimportanti tutti i nostri momenti e quanto sarà importante, quandotorneremo ad essere liberi, che i prossimi siano vissuti nel miglioredei modi...e di tempo per riflettere purtroppo ne abbiamo.
Il tuo pensiero non è palesemente rivolto a colui che rivolgiamo inquesto contesto le nostre preghiere, sono certo che l'ascolterà epreghiamo che ci possa far tornare ad essere liberi non solo dalcorona-virus.
NICOLETTA
L’altra sera mi sono messa seduta al computer e mi sono collegata aFacebook, e sfogliando i vari messaggi, mi sono soffermata su questatestimonianza di generosità, dignità e umanità: “In fila alla cassa,il display segna 26,80€, la faccia stranita: -Ah scusi ho dimenticatoil bancomat, ho solo 25€ tolgo qualcosa-. Nel piccolo carrello non cisono patatine o cibi inutili, vedo pane, pasta, latte, pomodori, cartaigienica. L'imbarazzo per chi è distante appena un metro è palpabile,il volto di una mamma poco più che 50enne è corrucciato, deve sceglierecosa sottrarre ai propri figli.
È così che assisto al più bel film italiano, reale più che neorealista,poco dietro un altro signore in fila: -Scusi, le è caduto qualcosa-. Lasignora è sorpresa, a terra c'è una banconota da 10 euro, sa bene chenon le appartiene.
Lo sguardo amorevole dell'uomo la convince, è troppo per lei dire che èsua. Non ha vestiti firmati ma non indossa stracci, non ha il trucco mala sua faccia trasuda sacrifici. Il signore si piega, raccoglie labanconota e le dice: -Probabilmente è successo quando ha aperto ilborsello-. Ora sembra una bambina, è felice, soprattutto della suaonestà. Paga e uscendo sorride all'uomo che è davanti a me. Lo guardaper l'ultima volta e dice: -Grazie-. Assisto e sono felice anch'io, ho capito la lezione. Quell'uomo avrebbe potuto dire:-Non si preoccupi faccio io-.
Invece ha scelto di preservare la dignità, sua e della signora.”
Questa storia mi ha fatto riflettere sul modo di comportarci in certecircostanze, il come si potrebbe reagire di fronte ad una situazione,che potrebbe capitare a chiunque di noi e come, molte volte, sireagisce infastidendoci della situazione che si è creata.
In questo contesto mi voglio rivolgere a tutti gli operatori sanitari,tutti i volontari e gli operatori che si prestano ad aiutare tutte lepersone bisognose, specialmente in questo momento di emergenzasanitaria e ringrazio il Signore perchè sia sempre vicino e guidi inostri cammini.
BUONA DOMENICA A TUTTI.
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