RIFUGIATI: E’ UN GENOCIDIO!

di Alex Zanotelli

Dall’inizio dell’anno i morti sono 2.500
RIFUGIATI:E’ UN GENOCIDIO!
di Alex Zanotelli
Il link del sito del ildialogo.org

In questi ultimi 5 giorni sono morti nel Mediterraneo quasi 800rifugiati, in prevalenza donne e bambini. Dobbiamo solo vergognarci! Sechiamiamo mostri quelli dell’ISIS, dobbiamo riconoscerci mostri per untale “omicidio di massa”, come lo definisce l’OIM. Sono quasi tuttedonne e bambini in fuga da spaventose situazioni di guerra.Il MedioOriente è in fiamme, così come la Libia e tante nazioni dell’Africasaheliana dal Sud Sudan al Centrafrica. Milioni sono in fuga, tantitentano la via del Mediterraneo, che ormai si è trasformato in uncimitero. E’ uno stillicidio quotidiano a cui assistiamo quasiimpassibili.
Come missionari non possiamo stare in silenzio davanti a questogenocidio che avviene alle nostre porte.
Dall’inizio dell’anno i morti sono 2.500, solo 2.220 da giugno. Loscorso anno (con la tragedia del 3 ottobre, dove hanno perso la vita361 persone) hanno trovato la morte oltre 600 persone . Nel 2012, hannoperso la vita altre 500 persone. In questi tre anni sono 3.600 levittime accertate. E’ un’ecatombe!
Mai avevamo visto un numero così elevato di rifugiati. L’AltoCommissario per i rifugiati ha annunciato che il 2013 è stato l’annorecord con 51 milioni di rifugiati, cifre che ci ricordano i dati dellaII Guerra Mondiale. L’ONU ci ricorda che l’86% dei rifugiati trovaasilo nei paesi del sud del mondo. L’opulenta Fortezza Europa stainvece facendo di tutto per respingere questi ‘naufraghi dellosviluppo’. E lo facciamo con il Fortex, con la polizia di frontiera,con le barriere di Ceuta e Melilla, con il muro tra Grecia e Turchia,con il Trattato di Dublino, con le leggi razziste sia nazionali cheeuropee. Ed ora con il Frontex Plus! Questa nuova operazione potrebbesostituire ‘Mare Nostrum’, che ha salvato migliaia di vite, quasi tuttein acque internazionali. Purtroppo Frontex Plus è un’operazione dicontrollo delle frontiere, dentro i confini di Shengen.
Ma i disperati non si arrendono: sono mossi dalla disperazione. Nullali può fermare. Ad approfittarsene sono le organizzazioni criminali,che soprattutto in Libia ( un paese in sfacelo totale, anche per colpanostra!), fanno lauti guadagni.
Come missionari facciamo nostre le parole del vescovo di Casablanca(Marocco), Santiago Agrelo, inorridito per l’uccisione di 15 immigratiche hanno tentato di scavalcare il muro di Ceuta il 6 febbraio scorso.
”E’ inaccettabile che la vita di un essere umano abbia meno valore diuna presunta sicurezza e impermeabilità delle frontiere di uno Stato.E’ inaccettabile che una decisione politica vada riempiendo di tombe ilcammino che i poveri percorrono con la forza di una speranza. E’inaccettabile che merci e capitali godano di più diritti dei poveri perentrare in un Paese. E’ inacettabile che si rivendichino frontiereimpermeabili per i pacifici della terra e si tollerino frontierepermeabili al denaro, alla corruzione, al turismo sessuale, alla trattadelle persone, al commercio delle armi.”
Proprio per questo, come missionari, vogliamo lanciare un appello atutte le istituzioni perché trovino una soluzione a questa tragedia.
All’ONU, perché crei canali di ingresso legale nei vari paesi diaccoglienza tramite traghetti e voli charter, che sostituiscano lecarrette del mare.
Alla UE, perché apra corridoi umanitari; realizzi programmi direinsediamento, ammissione umanitaria e di facilitazione deiricongiungimenti famigliari; smantelli il Fortex, vera e propriamacchina da guerra contro i migranti; abolisca il Regolamento diDublino che impone ai migranti di fare richiesta di protezioneinternazionale al primo stato membro in cui fanno ingresso.
Al Governo italiano, perché prema su Bruxelles per il mutuoriconoscimento delle domande d’asilo, per un monitoraggio comune ed unequo smistamento;“cambi subito la Bossi –Fini”, come ha chiestol’arcivescovo di Agrigento, F. Montenegro; chiuda i CIE; voti ildisegno di legge sullo Ius Soli per i figli di immigrati nati inItalia; continui l’operazione Mare Nostrum che ha salvato migliaia dimigranti in acque internazionali.
Alla CEI, perché parli, con più coraggio, in difesa dei profughi e deirifugiati, e perchè apra le canoniche e i conventi vuoti ai rifugiati.
E’ la nostra passione di missionari, che hanno toccato con mano lesofferenze di tanti fratelli e sorelle, a spingerci a gridare, con PapaFrancesco, che la ‘carne di migranti è la carne di Cristo’.
Alex Zanotelli

Napoli ,16 settembre 2014

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