SENZA PERDERE LA TREBISONDA

Viaggi particolari in tre Continenti

Centro Balducci - Giovedì 14 giugno ore 20.30
SENZAPERDERE LA TREBISONDA
Viaggi particolari in tre Continenti
di Annalisa Vucusa e Tullio Ceconi
Centro Balducci - Giovedì 14 giugno ore 20.30

I proventi della vendita del libro saranno devoluti all’Associazione PENTALUX – Onlus “MaurizioChittaro”che opera con progetti di cooperazione allo sviluppo nell’Africasubshariana (Campi profughi Saharawi – Burkina Faso – Costa d’Avorio)

Introduzione Pierluigi Di Piazza
Interverranno gliautori


Si tratta di un testo che mettein evidenza esperienze di viaggio realizzate in paesi particolari, masoprattutto fatte con gli occhi di chi va per il mondo alla ricerca diluoghi e incontri mai disdegnando il desiderio e il piacere dellasorpresa e la prova di fronte a cui ti mettono gli inconvenienti. Gliautori sono Annalisa Vucusa e Tullio Ceconi compagni di viaggio e nellavita che hanno ripercorso le strade dei tre continenti da loro visitatiin questi ultimi anni.

Si tratta di una selezione di esperienze vissute tra le popolazioni piùdiverse in mezzo alle quali soltanto il “viaggiatore” ha l’occasione ela disponibilità di fermarsi per carpirne i modi (possibilmente piùautentici) di vivere, quasi a volerne cogliere i tratti meno scontati emeno influenzati dal pregiudizio sociale e culturale.

Il libro è diviso in tre parti la prima delle quali è affrontata daAnnalisa Vucusa che rievoca e cerca di far rivivere nel lettore gliincontri significativi e coinvolgenti avuti in Vietnam, Cambogia, Laos,Thainlandia, Birmania (Myamar), Burkina Faso, Campi profughi del popoloSaharawi, Iran e Perù.

L’attenzione è rivolta alle condizioni di vita della gente ed inparticolare alle fatiche delle donne.

I viaggi in Burkina Faso e tra i Saharawi sono legati all’esperienza divolontariato svolta in quei paesi nel campo medico oftalmologico conl’Associazione PENTALUX. Il viaggio in Perù è legato al “turismoresponsabile” organizzato dall’Associazione Yanapanakusun di Cusco cheaiuta a recuperare le bambine, che fanno le “serve” nelle case deiricchi, attraverso la rivendicazione dei loro diritti
fondamentali.

La seconda parte è scritta da Tullio Ceconi che descrive con dovizia diparticolari culturali e storici il lungo, faticoso, ma esaltanteviaggio fatto a Samarcanda e ritorno ( 16.000 km) attraverso 13 Stati,13 confini, esperienze uniche, che solo un viaggio in camper permettedi gustare. Samarcanda rappresenta un luogo mitico e lontano che primadi visitare fisicamente l’autore aveva sognato a lungo.

Samarcanda rappresenta in qualche modo la metafora e il senso delviaggiare, dove non tutto é programmabile e dove la realtà non è sempredissociabile dalla fantasia.

La terza parte s’intitola “Il mio mare” ed è un tributo d’amore versoil mare d’Istria e di Dalmazia in cui l’autrice Annalisa Vucusa vuoleritrovare le sue radici. L’autrice si configura il mare come l’apprododopo i tanti viaggi fatti su terra. Oltre al mare e alla miriade diisole dell’alto Adriatico, il racconto descrive la suggestione deiripetuti spostamenti fatti con la barca e la scoperta di angoliinconsueti visti dal mare.

Il libro contiene un DVD interattivoi cui sono contenute un migliaio di immagini dei luoghi descritti edaccompagnate da musiche etniche. Inoltre gli autori hanno ritenuto diestrema importanza realizzare un CD-Audiolibro destinato a persone non vedenti, anziane, in viaggioo più semplicemente amanti del racconto.





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