La scelta radicale di Franz Jägerstätter lo porta all’arresto nello stesso carcere in cui sarà rinchiuso Dietrich Bonhoeffer, il celebre teologo con il quale sono notevoli le affinità di pensiero e di riflessione sulla matrice del nazismo, nonostante Franz fosse un semplice contadino. Decapitato il 9 agosto 1943 a Tegel, Franz Jägerstätter lascia la moglie Franziska e le tre figlie, che hanno dovuto attendere molti anni prima che la figura del marito e del padre venisse riscattata dall’oblio e dalla reticenza come ‘traditore’.
La storia di Franz è davvero paradigmatica, come racconta Francesco Comina : “Nello scrivere questo libro ho chiuso gli occhi. Poi ho cominciato a scrivere calandomi nel personaggio. Franz mi si è parato dinanzi più vivo che mai, più attuale che mai. Le sue parole non dicono solo l’assurdità della guerra e la maledizione di un potere meschino e idolatrico. Parlano di verità, di dignità, di autonomia, di rispetto, di solidarietà e di amore. Senza remore. Senza difese. Franz ha radicalizzato l’autenticità del messaggio di fede: la forza nonviolenta di una coscienza permeata dei valori più nobili, quelli che provengono da una lettura non mediata delle Scritture. Come è sempre stato nella storia cristiana della profezia”.
Il libro verrà presentato venerdì 17 dicembre dalle ore 20.30 presso la Sala Petris del Centro Balducci.
Per poter partecipare alla presentazione del libro, è obbligatorio essere in possesso del Green Pass e di prenotarsi attraverso il seguente Link