Il Centro Balducci sente il dovere morale di proporre una occasione di riflessione per vivere insieme a tante persone la memoria del martirio del vescovo Romero nel 30° anniversario della sua uccisione (24 marzo 1980) e con lui di tutte le donne, gli uomini e le comunità martiri del Pianeta di ogni popolo, cultura, fede religiosa,comunque appartenenti al medesimo impegno e alla comune dedizione di contribuire ad un mondo più umano. Il martirio rivela l’iniquità del potere violento che opprime e uccide e, nello stesso momento, la disponibilità di chi per fedeltà e coerenza, in modo cosciente, non senza timore e tremore va incontro alla morte violenta.Ci sono appunto questi martiri consapevoli e ci sono tante altre persone che, pur percependo la condizione di oppressione e violenza, sono state vittime inconsapevoli: sono anch’esse ugualmente da considerare martiri, crocifissi della storia.Vivere la memoria dei martiri è ricevere luce, forza e incoraggiamento per le scelte, per il cammino, per decisioni di giustizia; diventa esemplarità da riproporre nella nostra vita quotidiana; indica la realtà di una Chiesa da rinnovare profondamente perché non si trasformi in un luogo di occasionali ritualità, ma sia aperta e accogliente e cammini con i poveri.Il vescovo Romero è stato e continua a riproporsi come tale: un uomo e un vescovo che si è lasciato guidare nel cammino della liberazione e della vita, che ha scelto Dio e i poveri in modo progressivo, ma poi chiaro, fedele, perseverante, guidato dalla libertà, dal coraggio, dall’amore incondizionato.Romero ha indicato la strada del Vangelo e l’immagine della Chiesa di Gesù con il suo cammino coinvolto con i poveri. In lui, p. Ignacio Ellacuría, i suoi cinque confratelli, Julia Elba e Celina hanno trovato la luce e la forza per il loro martirio. P. Ignacio Ellacuría ha affermato in modo profondo e commovente: “Con Mons. Romero, Dio è passato in Salvador”.Vivere la loro memoria comporta l’attenzione alla memoria di altri vescovi; come il vescovo martire Christophe Munzihirwa in Congo; di tanti preti, religiose, di tanti maestri e maestre, sindacalisti, leaders di comunità e di tanti altri, per condividere, denunciare, prospettare; vivere esperienze significative in modo sensibile, aperto, profondo, coinvolto.Comunicheranno il loro importante contributo persone che vengono dal Salvador e hanno conosciuto il vescovo martire; altri amici dalla Colombia e dall’Africa; alcuni familiari dei gesuiti martiri a San Salvador verranno dalla Spagna a testimoniare come oggi vivono la memoria dei loro fratelli; e dalla Sicilia, un magistrato dell’antimafia ci dirà cosa significa oggi nell’arduo impegno quotidiano vivere la memoria di chi è stato vittima.Vivere la memoria dei martiri per un futuro umano, per una Chiesa evangelica.
Introduzione
Pierluigi Di Piazza,responsabile del Centro Balducci
Interventi
(*) è prevista la traduzione simultanea
ore 13.00 - CELEBRAZIONE DELL’EUCARISTICA
ore 14.00 - Momento Conviviale