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DOMENICA 12 Agosto 2018 Vangelo Giovanni 6, 41-51
Vangelo di Giovanni
12/08/2018
DOMENICA 12 AGOSTO 2018
RICERCA PER IL PANE E PER TUTTI
E INSIEME CURA DELL’ANIMA
Vangelo di Giovanni 6, 41-51
Quegli Ebrei che parlavano con Gesù si misero a protestare perché aveva detto: 'Io sono il pane venuto dal cielo'; e osservavano: - Costui è Gesù, non è vero? È il figlio di Giuseppe. Conosciamo bene suo padre e sua madre. Come mai ora dice: Io sono venuto dal cielo? Gesù rispose:- Smettetela di protestare tra di voi. Nessuno può avvicinarsi a me con fede, se non lo attira il Padre che mi ha mandato. E io lo risusciterò nell'ultimo giorno. I profeti hanno scritto queste parole: Tutti saranno istruiti da Dio; ebbene, chiunque ascolta Dio Padre ed è istruito da lui si avvicina a me con fede. Nessuno però ha visto il Padre se non il Figlio che viene dal Padre. Egli ha visto il Padre. Ve lo assicuro: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane che dà la vita. I vostri antenati, nel deserto, mangiarono la manna e poi morirono ugualmente; Invece, il pane venuto dal cielo è diverso: chi ne mangia non morirà.
Io sono il pane, quello vivo, venuto dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà per sempre. Il pane che io gli darò è il mio corpo, dato perché il mondo abbia la vita.
Continua l'approfondimento di Gesù con le persone che, dopo la straordinaria condivisone di pane e di pesci lo hanno cercato in modo strumentale, interessati alla ripetizione dell'evento, cioè a sfamarsi di nuovo gratuitamente (Vangelo di Giovanni 6, 41-51).
La questione del pane è decisiva per la vita; nel pane si riassumono tutte le necessità di cui l’essere umano ha esigenze per vivere con dignità: il cibo, l’acqua. La salute. L’istruzione, la terra, la casa, il lavoro, in una parola le condizioni per una vita buona e degna.
Non si può certo rivolgersi a persone, a comunità, a interi popoli privati, derubati da queste necessità indispensabili proponendo loro discorsi e pensieri astratti e magari il riferimento consolatorio alla fede, se, nello stesso momento non si opera concretamente per conquistare il necessario per vivere con dignità.
Quando Gesù di Nazaret dice di “essere il pane venuto dal cielo” indica che lui agisce attivamente perché le persone possano sfamarsi (come nel segno della condivisone dei pani e e dei pesci) e comunica alle persone una visione vera della realtà e la forza spirituale interiore per impegnarsi a modificarla realizzando giustizia, uguaglianza, diritti umani uguali per tutti, primo quello della vita.
Il pane che lui dà “è il suo corpo dato perché il mondo abbia la vita”. Si attua così la congiunzione stretta e inseparabile fra il pane che si mastica e il pane che diventa nutrimento dell'anima, del senso profondo della vita non determinato da situazioni e condizioni contingenti, bensì alimentato continuamente come necessaria forza interiore, come direzione, come sostegno.
Si possono riconoscere queste dimensioni nelle esperienze della nostra vita.
Tutti noi abbiamo incontrato persone-pensiamo prima di tutto ai nostri genitori-che sono riuscite a darci il pane da mangiare, i vestiti con cui coprirci, il sostegno economico per gli studi e contemporaneamente gli insegnamenti etici e religiosi come orientamento e contenuto del senso della nostra vita.
E come hanno reagito? Proprio come dice di sé Gesù: donando il loro corpo e il loro sangue, cioè la loro vita perché noi potessimo vivere con dignità e significato.
Più volete ci siamo sorpresi per la forza interiore e la profondità della vita di alcune persone e ci siamo chiesti da dove può arrivare tale qualità interiore che porta a coerenza e credibilità riscontrabili. E abbiamo pensato a doni speciali frutti certo della disponibilità e dell’impegno personali e nello stesso tempo illuminati e sorretti dalla forza dello spirito.
In un mondo segnato da materialismo e apparenza si dovrebbe dedicarci con disponibilità e impegno ben più costanti alla cura dell’anima, delle dimensioni profonde e permanenti che rendono molto più sensibili all’attenzione per il pane per tutti. Nella giustizia e nell'uguaglianza.
FOGLIO DELLA DOMENICA 12 AGOSTO 2018.pdf
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