Dona ora!
Chi siamo
Mission
Storia
Organizzazione
Ufficio di presidenza
Consiglio direttivo
Gruppi di lavoro
Statuto
Bilancio sociale
Trasparenza
Cosa facciamo
Accoglienza
Biblioteca
Cultura
Convegno di Settembre
Altri eventi
Lettera di Natale
Notiziario
Diritti
Rete DASI FVG
Giustizia
Carcere
Cooperazione internazionale
Fondatore
Biografia
Galleria
Riflessioni
Pubblicazioni
Agenda eventi
Come aiutarci
Diventa socio
Volontariato
Servizio Civile
Donazioni
Contributi
Cibo e vestiario
5 per mille
Lasciti testamentari
Contatti
Contattaci
Dove siamo
Iscrizione newsletter
Sala Petris
Dati tecnici e regolamento
Prenotazione
Parrocchia
Orari Messe
Eventi parrocchiali
Foglio della domenica
Siti amici
Cerca nel sito…
Contiene
Inizia per
E' uguale a
Visualizza
10 records
25 records
100 records
Tutto
Dona ora!
DOMENICA 14 Agosto 2016 Vangelo Luca 12, 49-53
Vangelo di Luca
14/08/2016
DOMENICA 14 AGOSTO 2016
Costruire la pace vera
Vangelo di Luca 12, 49-53
Io sono venuto ad accendere un fuoco sulla terra e vorrei davvero che fosse già acceso. Ho un battesimo da ricevere, ed è grande la mia angoscia fino a quando non l'avrò ricevuto. Pensate che io sia venuto a portare pace nel mondo? No, ve lo assicuro, non la pace ma la divisione. D'ora in poi, se in famiglia ci sono cinque persone, si divideranno fino a mettersi tre contro gli altri due e due contro gli altri tre. Il padre contro il figlio e il figlio contro il padre, la madre contro la figlia e la figlia contro la madre, la suocera contro la nuora e la nuora contro la suocera.
La questione della pace non è una fra le altre, bensì quella decisiva, dirimente tutte le altre. Che senso ha parlare di cultura se non favorire la pace? E quale etica se non orienta nella stessa sintonia e direzione? E quale economia se non quella della giustizia indispensabile per la pace? E quale politica se non pone come priorità la costruzione della pace? E che senso avrebbero tutte le fedi religiose se non si coinvolgono costantemente nell’educazione e nell’impegno per la giustizia, la pace, la salvaguardia dell’ambiente vitale?
Ma perché la pace, l’aspirazione più condivisa e diffusa di fatto poi è smentita, colpita, ferita, distrutta? Perché l’essere umano così facilmente passa la fragile soglia fra non violenza e violenza e diventa protagonista di azioni violente fino all’uccisione dell’altro, che fino a poco prima aveva deprecato e giudicato inaccettabili e disumane? Pare proprio che la risposta debba essere una educazione permanente alla sensibilità e all’impegno e che riguardi tante dimensioni fra le quali prioritarie quella culturale e spirituale. Questo orientamento e questa pratica sono indispensabili anche nei confronti dei diversi terrorismi, insieme a strategie di investigazione di prevenzione, di contrasto.
Il Vangelo di questa domenica (Luca 12, 49-53) sollecita a schierarsi, a prendere posizione. Gesù di Nazaret si sente continuamente sollecitato da una missione coinvolge la profondità del suo essere e di cui avverte l’urgenza della realizzazione.
“Io sono venuto ad accendere il fuoco sulla terra e vorrei davvero che fosse già acceso. Ho un battesimo da ricevere, ed è grande la mia angoscia fino a quando non l’avrò ricevuto”. Il fuoco è segno di vita, di ardore, ma anche del giudizio ultimo di Dio che di fatto diventa luce e verifica sulle scelte di ogni giorno. Il battesimo indica l’immersione nelle acque segno di morte e insieme di vita. Quindi due espressioni simboliche con cui Gesù attribuisce un significato religioso e profetico alla sua morte violenta. E poi in un modo che appare paradossale introduce lo spirito della contraddizione fino alla divisione per costruire la pace vera.
“Pensate che io sia venuto a portare pace nel mondo? No, ve lo assicuro, non la pace, ma la divisione”. Lui è il fondamento della pace e ne è incessantemente maestro, ma non di una pace di apparente tranquillità che copre ingiustizie, menzogne, divisioni, lacerazioni, malesseri; non della pace come aggiustamento inconsistente: la pace di Gesù parte dalla considerazione veritiera della realtà personale, familiare, sociale, politica, religiosa; scoperchia le situazioni inaccettabili, chiede denuncia, prospettiva, sensibilità, dedizione e impegno. Nella situazione storica attuale da situazioni di pace apparente con frequenza tragica emergono violenze sorprendenti e omicide. In realtà, la pace già prima non c’era perché si alimentava e covava la violenza, la negazione dell’altro fino a progettare la sua eliminazione. La costruzione autentica della pace chiede a noi tutti verità, giustizia, dedizione e amore.
DA DOMENICA 3 LUGLIO A DOMENICA 28 AGOSTO
CELEBREREMO
UN’UNICA EUCARESTIA ALLE ORE 9.30
FOGLIO DOMENICA 14 AGOSTO 2016.pdf
Vedi anche