Dona ora!
Chi siamo
Mission
Storia
Organizzazione
Ufficio di presidenza
Consiglio direttivo
Gruppi di lavoro
Statuto
Bilancio sociale
Trasparenza
Cosa facciamo
Accoglienza
Biblioteca
Cultura
Convegno di Settembre
Altri eventi
Lettera di Natale
Notiziario
Diritti
Rete DASI FVG
Giustizia
Carcere
Cooperazione internazionale
Fondatore
Biografia
Galleria
Riflessioni
Pubblicazioni
Agenda eventi
Come aiutarci
Diventa socio
Volontariato
Servizio Civile
Donazioni
Contributi
Cibo e vestiario
5 per mille
Lasciti testamentari
Contatti
Contattaci
Dove siamo
Iscrizione newsletter
Sala Petris
Dati tecnici e regolamento
Prenotazione
Parrocchia
Orari Messe
Eventi parrocchiali
Foglio della domenica
Siti amici
Cerca nel sito…
Contiene
Inizia per
E' uguale a
Visualizza
10 records
25 records
100 records
Tutto
Dona ora!
DOMENICA 16 Giugno 2019 Vangelo Giovanni 16,12-15
Vangelo di Giovanni
16/06/2019
DOMENICA 16 GIUGNO 2019
In ricerca di Dio
Vangelo di Giovanni 16,12-15
'Ho ancora molte cose da dirvi, ma ora sarebbe troppo per voi; quando però verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà verso tutta la verità. Non vi dirà cose sue, ma quelle che avrà udito, e vi parlerà delle cose che verranno. Nelle sue parole si manifesterà la mia gloria, perché riprenderà quel che io ho insegnato, e ve lo farà capire meglio. Tutto quel che ha il Padre è mio. Per questo ho detto: lo Spirito riprenderà quel che io ho insegnato, e ve lo farà capire meglio.
Riflettere su Dio è sempre arduo e diventa pericoloso quando si pretende di rinchiuderlo nelle nostre idee, nei nostri concetti: da una parte infatti c’è il Mistero di Dio percepito, ma sempre nascosto, insondabile nella sua pienezza; dall’altra ci siamo noi situati in un determinato periodo della storia, dentro ad una cultura, a pensieri e comunicazioni che, detto con il dovuto rispetto, sono contingenti, limitati, mutevoli.
La riflessione su Dio Padre, Figlio, Spirito Santo, Dio Trinità aumenta gli aspetti problematici.
Non è sufficiente infatti affermare questa verità della fede se è staccata dalla vita e dalla storia, se si pretende di chiuderla nel gesto del segno di croce troppe volte abitudinario, superficiale e strumentale o in un canto liturgico.
Il Concilio di Nicea nel 325 ha affermato l’unità della natura e la medesima sostanza, nella presenza di tre persone uguali e distinte: Padre, figlio e Spirito Santo.
La comprensione del Mistero è sempre in divenire, come nel Vangelo di questa domenica (Giovanni 16, 12-15) si può leggere: “Quando verrà lui, lo Spirito della verità vi guiderà verso tutta la verità”.
Si tratta di quella verità che rende liberi noi stessi di fronte a noi stessi, nelle relazioni con gli altri, con tutti gli esseri viventi, nel rapporto con Dio; che riguarda la speranza del nostro essere e divenire.
Possiamo incontrare Dio in questo percorso.
Dio nel suo Mistero, nella sapienza che è presente nell’universo, nella sua Paternità che il Verbo facendosi uomo ci ha rivelato nella storia; lui Figlio e fratello dell’umanità pienamente coinvolto, fuorché nel male, ci ha reso possibile incontrare un Dio umanissimo, pieno di amore e compassione verso l’umanità, in particolare delle persone povere, fragili, scartate, emarginate.
All’interrogativo che continuamente emerge dalla storia: “Chi è Dio, dov’è Dio?” si può rispondere, come ci indica il Vangelo di Giovanni: “Dio è amore, per cui essere coinvolti, seguirlo significa per noi la disponibilità ad amare e quindi essere concretamente disponibili nell’impegno per la giustizia, i diritti umani uguali per tutti, l’accoglienza delle persone liberandosi dall’avversione e dall’inimicizia.
Lo spirito Santo è Colui che ci anima, ci rincuora, ci comunica coraggio, forza, profezia, intraprendenza.
Si avverte come sia sempre indispensabile distinguere Dio: Padre, Figlio, Spirito Santo, dal Dio dell’ideologia, del potere nelle sue diverse espressioni, della religione con esso alleata.
Un giorno don Andrea Gallo ad un interlocutore che gli chiedeva di dirgli “qualcosa” sul Mistero della Trinità, rispose che era per lui importante che Dio fosse antifascista. Parrebbe solo una delle sue battute dissacranti, ma a bene pensare contiene un’indicazione profonda. Dio è libertà, giustizia, uguaglianza, mai più essere accostato alla negazione della libertà, all’oppressione, al sopruso, al disprezzo dei diversi e dei deboli, alle discriminazioni, al razzismo.
FOGLIO DELLA DOMENICA 16 GIUGNO 2019.pdf
Vedi anche