L'inizio del Vangelo di Giovanni (1,1-18) esprime una riflessione di teologia profondamente coinvolta nella storia. Basti considerare questa affermazione: " Nessuno ha mai visto Dio: il Figlio unico di Dio, quello che è sempre vicino al Padre, ce l'ha fatto conoscere". È Gesù di Nazareth che ci ha rivelato Dio con la sua totale umanità, con il suo essere, sentire, parlare, agire pienamente inserito nella storia. È un orientamento decisivo nella ricerca delle risposte alle tante e incessanti domande su Dio. Dove è Dio? Chi è? È nel Bambino nato nella stalla degli animali; è profugo in Egitto con la madre Maria e il padre Giuseppe; vive nel villaggio di Nazareth, lavora con Giuseppe come falegname, cresce in umanità, spiritualità e disponibilità. E poi dove ancora? È nel Profeta in mezzo alla gente e dice parole mai ascoltate di giustizia, uguaglianza, nonviolenza, pace, fratellanza; invita alla concreta prossimità, al superamento dell’inimicizia, alla ricerca del perdono. Mette sempre al primo posto le persone con un attenzione particolare ai bambini trascurati, alle donne disprezzate, agli ammalati abbandonati, agli scomunicati dalla religione del tempio e della sinagoga, alla gente del popolo disprezzata dalle classi dirigenti. Vive un amore totale con dedizione, passione e compassione; il suo animo freme sempre per la sua straordinaria sensibilità verso le persone. Si esprime con parole forti e sferzanti nei confronti di chi è ipocrita e nasconde con la pratica religiosa le ingiustizie e le menzogne; chi opprime e umilia. Presenta un Dio alternativo al Dio del tempio e i responsabili di quella religione con i politici locali e i rappresentanti dell'impero decidono di eliminarlo perché sovversivo e inaccettabile. Dov'è ancora Dio? È in questo Gesù processato in modo farsesco, torturato in modo impressionante, costretto sulla via del Calvario, inchiodato al supplizio della croce. Il grande teologo Jϋrgen Moltmann ha scritto una riflessione molto profonda sul Dio Crocifisso, sul rapporto tra il dolore di Dio e degli esseri umani. E dove è ancora Dio? È quel Gesù Vivente oltre la morte che cammina con i due discepoli da Gerusalemme a Emmaus: la sua presenza le sue parole lo spezzare il pane con loro lo fanno riconoscere. È ancora fra noi e ci accompagna. All'inizio del testo si parla di Lui, che è la Parola e implica compresenza, comunicazione, creazione. Si attribuiscono a lui vita e luce. Si descrive la sua venuta nel mondo: " Egli era nel mondo, il mondo è stato fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha riconosciuto. È venuto al mondo ma i suoi non l'hanno accolto". A chi si apre ed è disponibile comunica una nuova vita. Anche oggi il Dio umanissimo di Gesù è accolto è rifiutato, inserito nella religione istituzionale nascondendo la sua forza profetica e rivoluzionaria. Chi si lascia coinvolgere da lui e cerca di seguirlo avverte soprattutto questa disponibilità nei confronti degli altri. Non può tacere e restare inoperoso di fronte alle ingiustizie e alla violazione della dignità delle persone e dei diritti umani di ciascuna di esse. Gesù propone, con rispetto e libertà, chiede coerenza e credibilità.
DOMENICA 2 GENNAIO 2022.pdf
AVVISI Martedì 28: ore 8 Celebrazione Eucarestia in chiesa. Giovedì 30: ore 8 Celebrazione Eucarestia in chiesa. Venerdì 31: ore 18 Celebrazione Eucarestia in Sala Petris- Te Deum Sabato 1 gennaio 2022 Giornata Mondiale della Pace: Celebrazione Eucarestia ore 8 e 10.30 in Sala Petris Domenica 2 gennaio: Celebrazione Eucarestia ore 8 e 10.30 in Sala Petris AL CENTRO BALDUCCI Mercoledì 29 dicembre ore 11: Conferenza stampa della Rete DASI FVG