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DOMENICA 27 LUGLIO 2014 Vangelo di Matteo 13, 44-46
Vangelo di Matteo
27/07/2014
DOMENICA 27 LUGLIO 2014
I TESORI E LE PERLE DELLA VITA
Vangelo di Matteo 13, 44-46
Il regno di Dio è simile a un tesoro nascosto in un campo. Un uomo lo trova, lo nasconde di nuovo, poi, pieno di gioia corre a vendere tutto quello che ha e compera quel campo. Il regno di Dio è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose. Quando ha trovato una perla di grande valore, va a vendere tutto quello che ha e compera quella perla.
Quali sono le dimensioni e i vissuti della nostra vita più importanti, più decisivi, quelli per cui vale veramente la pena di essere presenti, di essere disponibili, di osare progetti e dedizioni che prima di viverli sembrerebbero impossibili?
Quali possono essere considerati “i tesori” e “le perle” della nostra vita per riferire i termini del Vangelo di questa domenica (Matteo 13, 44-46)?
Le risposte, probabilmente condivise da tante persone, pare proprio si esprimano con parole pregnanti e particolarmente dense di significato: l’amore profondo, l’amicizia sincera, la dedizione gratuita, il senso e la pratica della giustizia, dell’accoglienza, della fratellanza, la sensibilità e l’impegno per la pace come equilibrio con se stessi, con gli altri, con tutti gli esseri viventi; la fede, la speranza.
Queste dimensioni, aspirazioni, dedizioni ed esperienze caratterizzano il Regno di Dio che costantemente orienta ad un orizzonte più alto e più ampio nel quale le realizzazioni storiche, pure necessarie ed importanti, sono comunque parziali, imperfette e incompiute rispetto ad una pienezza verso cui tendere.
Il Vangelo con due parabole ci istruisce sul coinvolgimento profondo di tutto il nostro essere rispetto alle dimensioni e alle esperienze considerate fondamentali. La prima ci racconta di un bracciante agricolo che nell’arare un campo casualmente si imbatte in un tesoro nascosto sotto terra. Il campo non è di sua proprietà e quindi per entrare in possesso del tesoro deve comprarlo. E così per non perdere quella possibilità eccezionale rischia tutti i suoi beni.
La seconda parabola ci racconta di un ricco trafficante di perle preziose: da conoscitore esperto ha addocchiato nel bazar una perla di particolare bellezza e valore e decide di vendere tutto per poterla comprare.
Quali sono le sensibilità, il coinvolgimento, l’atteggiamento di questi due protagonisti? Si, potrebbe dire, in successione: la percezione del valore del tesoro e della perla; il coinvolgimento per poterli avere con quella convinzione interiore che porta contentezza; la determinazione ad agire con il rischio che ne è parte.
Probabilmente se si vuole riassumere la pregnanza delle dimensioni e dei vissuti più importanti si è portati a parlare dell’amore, dell’amore vero e buono, perché purtroppo anche l’amore può essere equivocato e inquinato.
L’amore è il coinvolgimento più profondo con il Dio di Gesù di Nazaret e con le persone; è l’amore il tesoro e la perla preziosa, la forza per vicinanze e dedizioni straordinarie, fino a dare la vita, l’amore a chi condivide la vita più da vicino, l’amore al prossimo, l’amore alla Madre Terra e a tutti i viventi. É l’amore che porta alla giustizia, all’accoglienza, alla verità, alla pace, alla fratellanza.
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