In continuità con il recente Convegno "Perché un mondo migliore sia possibile"
Immagini e parole per denunciare l'assurdità della guerra e comunicare la vicinanza alle vittime.
Dieci anni di presenza e di concreta prossimità: dolore, coinvolgimento, rabbia; dedizione operosa per la riabilitazione fisica, per la ripresa psicologica, sociale e lavorativa; per una vita dignitosa...
Iraq, Afghanistan, Sierra Leone, Cambogia: volti, nomi, storie incontrate.
Dovunque si ascolta il gemito e sale il grido:
"Basta con le ingiustizie, le violenze, le guerre; lavoriamo tutti insieme per la giustizia e la pace"